La Divergente

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La Divergente:

Mi chiamo Nicole e amo la saga di Divergent come Tobias ama le torte.
Sono 60% Intrepida, 20% Candida e 20% Pacifica, ma sceglierei  gli Intrepidi.
Neanche una settimana fa, ho accettato di partecipare ai Fangirls Games.

Era l'ultima ora, stavamo per tornare a casa, mancavano meno di Tobias minuti. Io ero impegnata a disegnare una torta degli Intrepidi sul bordo del libro di inglese. 
"Prima di andare vorrei controllare che tutti voi abbiate fatto gli esercizi per oggi." disse la professoressa posando il pennarello con il quale aveva scritto i compiti alla lavagna.

Feci per prendere il mio quaderno di inglese, poi ricordai. NON AVEVO FATTO GLI ESERCIZI PORCA JEANINE.

Provai a chiedere di copiare dal mio compagno di banco. Mi girai verso di lui:

"Ehi Mark, posso copiare gli esercizi?"

Lui scosse la testa e coprì il suo quaderno con la mano.

"Ti ricordi cosa mi hai detto quando ti ho chiesto di poter copiare?"

"Veramente no."

Gli avevo gridato contro perché mi aveva rovinato la fan art di Tris distraendomi.

"Beh non sei stata gentile. Quindi trova una soluzione per conto tuo."

Intanto la prof era arrivata al mio banco.

"Nicole, dov'è il tuo quaderno?"

"È nello zaino, lo prendo subito."

Cercai di perdere più tempo possibile ma la campanella non voleva suonare.
Mi rassegnai e presi il quaderno.
Poi ebbi un colpo di genio. Anche se in seguito me ne pentii.

"IL MIO QUADERNO È DIVERGENTE E NON PUÒ ESSERE CONTROLLATO!"

Lanciai il mio quaderno dalla finestra, sotto gli occhi spalancati della prof.
Aprì la bocca per rimproverarmi...
Drinnnn!
La campanella suonò in quell'istante. Ma perché non tre secondi prima?

Presi lo zaino e corsi verso la porta insieme a tutti i miei compagni, che ridevano come pazzi.
Arrivai fino al portone prima di accorgermi che la professoressa non mi stava seguendo.

Feci il giro dell'edificio fino a trovare il mio quaderno. Tutti i fogli erano sparsi intorno.
Sospirai e li raccolsi tutti, per poi tornare nel cortile. Lì mi aspettava mia sorella maggiore Stephanie. Suonò il clacson per far notare la sua presenza.

Aprii la portiera posteriore e mi infilai in macchina.
"Allora, come è andata a scuola?"
Disse guardandomi dallo specchietto retrovisore.
"Tutto normale, a parte il fatto di aver lanciato un quaderno dalla finestra."
Stephanie rimase alcuni secondi in silenzio, poi, cercando di trattenere le risate, chiese: "Racconta tutto."

Appena l'ebbi fatto lei scoppiò a ridere.
"Fantastico, semplicemente fantastico."
Sorrisi. Mi confidavo sempre con mia sorella e lei trovava il modo di tirarmi su. In fondo era l'unica famiglia che mi rimaneva da quando i miei genitori se ne erano andati.

Arrivate nel nostro appartamento Stephanie andò a cucinare il pranzo, mentre io accessi la tivù guardando un programma a caso.

Ad un tratto suonarono alla porta.
Chi poteva essere?

"Stephanie, hanno suonato alla porta!"
Gridai a mia sorella.
"Vai ad aprire, sto arrivando!"
Mi alzai spegnendo la tivù.

Aprii la porta. C'erano tre tipi vestiti di bianco. Uno mi ricordava Marcus. Questo mi bastò per essere sospettosa.
"Chi siete?"
"Dobbiamo parlare con te e tua sorella." Disse Marcus.

"Stephanie ci sono dei tizi che vogliono parlare con noi."
Mia sorella comparve alle mie spalle.
"Siete venuti allora." disse in un  tono gelido e distaccato che non le apparteneva.

"Stephanie, chi sono loro?"
Mia sorella cercò di farmi un sorriso incoraggiante, ma tremava.

"Devono parlarti di una cosa. Sediamoci. "
I tre si sedettero sul divano, io e Stephanie sul tavolino di fronte.

"Ti va di partecipare a un reality show, The Fangirls Games, per dimostrare che Divergent è il fandom migliore?" chiese Marcus.

"Un reality show?"

"Proprio così. Ti porteremo in una casa con altre fangirls. "

"Dovrei lasciare Stephanie." Dissi guardando mia sorella, ancora tremante.

"Vai a quello show. Ti divertirai. Io starò bene, tranquilla."

"Se lo dici tu... verrò a questo show."

"Benissimo. Devi solamente firmare questo contratto."

Un altro tizio mi porse un mucchio di fogli e una penna.
Firmai, cercando di leggere almeno parte del contratto. Ma non riuscii a dare un senso alle parole scritte.

"Verremo a prenderti domani, non devi preparare valigie." Disse Marcus quando restituii i fogli. "Arriverderci."

I tre uscirono lasciando me e mia sorella da sole.
Ad un tratto il telefono incominciò a squillare e Stephanie si alzò per rispondere. La sentii dire:

"No, non ero a conoscenza del fatto che mia sorella avesse lanciato un quaderno dalla finestra."

The Fangirls GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora