L'inizio dello show

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Febbraio 2012...

Dean non riusciva a credere di essere tornato in quel maledetto edificio.

Dopo tutto quello che era successo, non avrebbe mai più voluto avere a che fare con quella organizzazione.

Però aveva firmato il contratto, come altre undici coppie, i suoi amici e i loro mariti e mogli.

Secondo il contratto, tutti avevano avuto un figlio nel 2002. Sei coppie avevano avuto una bambina, tra cui Dean e Zack insieme alle loro mogli.

La maggior parte delle coppie era felice perché avrebbero ottenuto dei soldi e le proprie figlie sarebbero diventate famose, ma Dean sapeva cosa aveva progettato il suo migliore amico. E l'aveva perfino aiutato, prima di capire le sue vere intenzioni: ottenere fama e soldi alle spese degli altri.

Era tornato solamente per rovinare i suoi piani. Si era creato un piccolo gruppo, composto da lui, sua moglie, Zack, John e Megan. Aveva detto a tutti i genitori delle partecipanti quello che stava per succedere, ma molti erano indecisi se prendere parte a quella ribellione. Altre due o tre persone avevano intenzione di unirsi.

Quando Dean arrivò nell'ufficio del suo amico, trovò una sorpresa completamente inaspettata: Zack era lì.

Zack sapeva che lui sarebbe andato a chiedere di riprendere il lavoro e avevano stabilito che bastava una persona all'interno dell'organizzazione per attuare il piano.

I suoi migliori amici dei tempi del college erano entrambi appoggiati all'enorme scrivania che si trovava nel bel mezzo della stanza, come se lo stessero aspettando. E infatti era così.

"Buongiorno." Disse Dean, cercando di sembrare calmo.

I due ricambiarono il saluto e l'uomo disse: "Pensavo che non avresti mai più messo piede qui dentro."

"Neanche io, eppure eccomi qua. Come stanno i gemelli, Zack?" disse Dean.

Zack fece spallucce: "Stanno bene, grazie. Le tue figlie?"

"Tutto a posto. Hanno accettato Stephanie all'università a cui aveva fatto domanda." rispose Dean.

"Che bella notizia!" disse Zack sorridendo forzatamente.

Il terzo simulò un colpo di tosse per attirare l'attenzione degli altri due e chiese:

"Come mai sei qui, Dean?"

"Ho rivalutato la tua proposta." Rispose lui.

"Hai impiegato molto tempo. Fortunatamente, c'è sempre posto per i miei due migliori amici." Ribatté sfoggiando il suo sorriso falso che sembrava genuino. Girò dietro la scrivania e aprì il computer. "Finalmente lavoreremo di nuovo tutti e tre insieme. Dean, dobbiamo aggiornarti sul progetto. Visto che Zack è tornato a fare parte dell'organizzazione da qualche anno, saprà spiegarti bene quello che è successo mentre informo gli altri collaboratori del tuo rientro."

Sul viso di Dean apparve un'espressione scioccata.

Zack si spostò dalla scrivania e rimase in piedi: "Quando siamo andati via, sono arrivate molte altre persone dai vari universi paralleli. Alcuni hanno deciso di collaborare con noi, altri sono stati rispediti indietro e per altri... non è finita bene. Riguardo al successo dei libri scritti dai nostri Scrittori Speciali, Harry Potter è un buon candidato, sempre che non passi di moda. Il film di Hunger Games è uscito da poco, speriamo che abbia successo dato che molti collaboratori vengono da Panem. Quasi certamente includeremo Percy Jackson."

"Capito. Abbiamo accesso a tutti gli universi, adesso?"

"Non proprio. Alcune squadre di spedizione non sono più tornate da certi posti e non vogliamo perdere troppe persone."

"I personaggi protagonisti sarebbero disposti a collaborare?"

"No, ma lo faranno in ogni caso."

La proposta di strappare quelle povere persone ai loro mondi era inaccettabile per qualunque persona con un briciolo di coscienza. Per questo avevano intenzione di ribellarsi. Oltre al fatto che avevano intenzione di usare le loro figlie e i genitori non potevano sapere se sarebbero state d'accordo.

"Bene." Disse Dean. "Felice di essere tornato, ma avrei delle commissioni da sbrigare. Tornerò stasera."

"Va bene." Disse l'uomo da dietro il computer.

"Ci vediamo." Lo salutò Zack.

Pochi minuti dopo che Dean era uscito, l'uomo spense il computer e disse:

"Avevi ragione. Stanno veramente preparando una ribellione."

Zack si girò verso l'amico: "Cosa hai intenzione di fare?"

"Mi sembra abbastanza semplice... dobbiamo estirpare il problema alla radice."

Zack lo guardò confuso: "Che cosa intendi?"

"Dobbiamo fare fuori Dean."

Zack spalancò gli occhi, scioccato: "Non ti sembra eccessivo?"

"Affatto. Darà pure l'esempio a tutti gli altri. Dovremo occuparci anche della moglie, quella donna è troppo vendicativa. Per quanto riguarda Megan, lei sa che non le conviene mettersi contro di noi da sola. Poi John è sempre stato un codardo, quindi non dobbiamo preoccuparci. Chi altri voleva partecipare?"

"I genitori della giocatrice di SC."

"Meglio mandare qualche agente che possa controllarli, per stare sul sicuro. Magari qualche recluta potrebbe fare amicizia con la figlia per osservare meglio la famiglia... sì, è una buona idea."

Zack provò a dissuaderlo dai suoi terribili piani, ma noi sappiamo già che fu tutto inutile.




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