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Due giorni dopo si trovava sul pullman diretto all'università di Yoongi.

Con Jimin.

Avrebbe mai potuto mancare con un'occasione del genere? Non solo avrebbe potuto ammirare Jungkook mentre si rende ridicolo, ma avrebbe avuto anche le mani del suo ragazzo addosso.

Così aveva fatto due più due.

E anche una scenata assurda davanti al più giovane, costringendolo a portarlo con sé.

Con Jungkook su quell'autobus, oltre a Jimin, c'era anche il suo tipico broncio.

Un'alta percentuale evidenziava come Jimin avrebbe potuto metterlo in ridicolo davanti a Taehyung, durante la giornata.

Perché quello là pareva tanto angelo, pezzo di pane, come diamine vorreste descriverlo voi, ma non era assolutamente così.

Per lo meno, non con Jungkook.

Insomma, tra Hoseok e Jimin non sapeva quale dei due fosse peggio, in quel campo.

Ad ogni modo la tratta era ormai quasi giunta al termine.

« Giuro su quel personaggio fantasy, nonché Dio, che oggi ti farò scopare. » asserì Park Jimin, mentre osservava la strada, preso da un'improvviso momento di serietà.

Davvero, aveva un'espressione corrucciata e stava emanando un'aura di saggezza ーesagerando forse un po' con la descrizione ーstrabiliante.

«Ma che? Non credo-» non poté concludere la frase perché gli arrivò una mano ben piazzata in pieno viso.

«Silenzio.»

E così fu per un interminabile e stravagante minuto.

«So cosa sto dicendo.» concluse Jimin, scendendo subito dopo dall'autobus arrivato a destinazione.

Jungkook scrollò le spalle, come a dirsi di smetterla persino di provare a comprendere di cosa stesse parlando quello là e si rese conto di essere finalmente nei paraggi della sua preda: Kim Taehyung.

Tra l'altro, poteva definirlo "preda"? Probabilmente lo avrebbe sbranato lui, infastidito dalla sua goffaggine.

Gli si accese una lampadina in qualche oscuro angolo non utilizzato del cervello: doveva essere sicuro di sé.

Sì, doveva essere un pezzo grosso, un figo, d'élite, manzo di prim'ordine.

Non la simulazione di un trent'enne vergine.

Dandosi due schiaffetti incoraggianti ー solo lui sapeva per quale motivo l'auto-masochismo lo aiutasse ー continuò a seguire il passo svelto del biondino.

«Ah, se becchiamo Yoongi già con Kim Taehyung è jackpot. Lo sai vero? Sarebbe un trenta percento di fatica in meno per te nel tentare una qualsiasi scusa per abbordarlo.»

«Dici..? Non saprei. Quante possibilità ci sono che siano insieme, comunque? Di sicuro non-» altra interruzione, altra mano in faccia.

Jimin si voltò verso di lui con un sorrisino e gli occhi assottigliati.

«Io direi infinitesimali.» rispose, indicando poco più avanti dove, proprio come da lui previsto, vi erano Yoongi e Kim Taehyung intenti a dialogare.

«Andiamo, su. Diretti dal tuo jackpot.» e corse verso Yoongi, lasciando Jungkook indietro.

Sul serio? È diventato un sensitivo?, si domandò mentre si apprestava a raggiungerli, un po' nervoso.

Naturalmente quando arrivò non poté salutare i suoi amici, intenti ad aspirarsi le labbra a vicenda e, per forza di cose, fu costretto ー ahimè a dialogare con Taehyung.

✧ disfunction erectile;taekookWhere stories live. Discover now