Band ©Parte 1©

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"Mi raccomando fai attenzione, non bere e non fumare" disse mia madre mentre entravo nel giardino del concerto.

"Si mamma, a dopo" dissi per poi dileguarmi dalla sua vista.

Camminai per qualche minuto osservandomi attorno osservando prima il palco e poi il giardino.

"Deve esserci proprio una pessima acustica" dissi tra me e me.

"Ma sentitela, l'esperta di musica" sentii dire da una delle mie amiche alle mie spalle.

"Ciao ragazze" dissi mentre mi voltavo e le abbracciarvo tutte tre insieme.

"Come mai mi aspettavo che avresti detto una cosa del genere?" commentò Rachele.

"Perché è la verità: lo spazio aperto e il posizionamento degli alberi impediscono che la musica si propaghi in maniera corretta" dissi indicando alcuni alberi attorno a me.

"Lucia questi alberi sono cresciuti in modo naturale perciò non hanno un posizionamento idoneo" commentò Sara.

"È proprio qui che ti sbagli: questi alberi sono stati piantati dal uomo per questo che hanno un posizionamento non idoneo; la natura crea un intreccio di ramificato fitto che crea letteralmente scatole acustiche: ho suonato la mia chitarra in certi boschi e il suono si propagava fino alla città" dissi io.

"Va bene abbiamo capito che sei un esperta di musica... Ora andiamo a bere qualcosa prima che inizi il concerto" disse Lara.

"Ragazze io non bevo alcolici" dissi mentre loro si avvicinavano al bar.

"Va bene, come sempre" disse Rachele mentre prendeva una birra assieme alle altre due.

"Io vado a prendere i posti ragazze" dissi mentre mi avvicinavo al palco osservando l'impianto.

"Così avrete dei problemi durante il concerto dovrebbe collegarli al impianto generale non a quello isolato così dovrebbe funzionare" dissi ad un uomo che stava settando un impianto.

"Cosa?" mi chiese questo.

"Lo sta settando in una maniera in cui poi le vibrazioni della musica gli faranno avere dei problemi" dissi al uomo.

"Vieni qui così mi aiuti" mi disse allora.

Senza problemi salii sul palco e gli mostrai come collegare meglio i cavi.

"Strano ho sempre usato l'altro metodo e ha sempre funzionato" disse l'uomo.

"Ma questo è un concerto da permessi speciali, se lo ricordi" dissi mentre picchiettavo sul microfono per assicurarmi che fosse ben collegato.

"Dove sono finiti quegli imbecilli: devono fare il sound check" disse l'uomo.

"Se vuole lo faccio io tanto si fa uno strumento alla volta" dissi mentre regolavo la chitarra.

"Se sai suonare accomodati pure alla batteria che iniziamo da lì" disse l'uomo allora.

Senza farmelo ripetere due volte mi misi alla batteria regolando lo sgabello alla mia altezza.

SogniWhere stories live. Discover now