The Boxer and the Dancer ❀ L.S

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"Sei pensieroso, Lou?"
"Posso farti una domanda, Karol?"
"Certo, tesoro, chiedimi tutto quello che vuoi"
"Vuoi davvero far demolire tutto? Tutti i sacrifici di una vita, tutti i sogni tuoi e di Richard? Non ci credo che sei d'accordo con i tuoi figli" Louis proprio non ce la fa a smettere di pensare a quello che sarà il destino dell'hotel. Non può credere che Karol voglia passare tutto in mano ai figli, tiene troppo a questo posto per farlo.
"Louis, io ho quasi 80 anni ed è già un miracolo che sia in salute ed autonoma, voglio prendermi una casetta in città giusta per me. Qui sono sola, è tutto troppo grande e sta andando in rovina. Sono troppo vecchia per continuare a vivere qui, in questo bellissimo ma isolato borgo"
"Sei a due passi dalla città!! Non sei isolata"
"É vero, ma non cambia il fatto che sia sola. Non voglio far demolire questo posto che è tutta la mia vita, solo che non ho scelta. I miei figli non vogliono rimettere a nuovo l'hotel e riportarlo ai suoi antichi splendori"
"Puoi venderlo!!"
"Secondo te non ci ho provato? Nessuno é disposto a comprarlo visto tutti i lavori che ci sono da fare per rimetterlo in sesto e farlo diventare di nuovo meta turistica. Ho anche abbassato il prezzo iniziale, quello che chiedevo era praticamente una cifra regalata, quasi 5 volte inferiore al suo reale valore, non mi interessano i soldi, io la casetta me la compro con poco, mi importava di mettere l'albergo in buone mani"
"Imponiti con i tuoi figli! Non possono costringerti a demolire la struttura e tutto il verde del parco!!. La proprietá è tua! É intestata a te!"
"Louis.. apprezzo tanto il tuo amore per questo posto, ma così non posso più tenerlo, comporta nient'altro che spese, zero guadagni. Solo la mia pensione non basta più" L'atmosfera della cena è decisamente cambiata. Louis trattiene a stento le lacrime e Karol é davvero tanto dispiaciuta.
"V va bene" finiscono di mangiare in silenzio e Harry osserva Louis di tanto in tanto. Il ballerino sta davvero per piangere e non parla più durante tutta la cena. I due non hanno più neanche ripreso il discorso iniziato durante la loro passeggiata. Occhi blu gli ha esplicitamente detto che vuole una relazione con lui. Il pugile non può cascarci di nuovo, non si fida e ha paura di soffrire ancora, il primo amore di Louis sarà sempre e solo la danza. Adesso dice così perché si sente solo e perché si sono rivisti dopo tanti anni, ma sa che in fondo non pensa davvero di voler costruire una vita insieme. Qualcosa però lo legherà sempre al ballerino e proverà sempre qualcosa per lui, é per questo che odia vederlo in questo stato. Mentre Karol e Louis finiscono il dolce, Harry si alza e va a pagare, poi ritorna dai due.
"Io devo andare via, mi ha chiamato mio padre, cercherò di tornare più tardi o al massimo domani mattina e ti passo a prendere. Voi fate con calma, é già tutto pagato" annuncia appena torna al tavolo.
"Harry, non preoccuparti per l'ora, puoi tornare anche più tardi e dormire qui, ti lascio le chiavi all'esterno, sotto la grande pianta nel portico.
"Grazie Karol, grazie di tutto"
"Grazie a te" saluta Karol e fa per avviarsi verso l'hotel per prendere la macchina, deve assolutamente tornare a Londra e andare a parlare con Robin.
"Harry, aspetta!" Louis lo tira per un braccio, é davvero sconvolto
"Non andare via!! Non dovevo dire quelle cose e spaventarti, so che non vuoi avere niente a che fare con me e rispetto il tuo volere, saremo amici e lo accetterò, però non andartene, resta con me, ti prego" Louis non si è davvero mai mostrato così fragile, anzi tutt'altro, ha sempre fatto presente che lui non ha bisogno di nessuno, ha la danza e va bene così. A Harry questa cosa fa davvero pensare e adesso è sempre più convinto di andare da Robin e chiedere il suo aiuto.
"Non sto andando via. Vado da Robin e torno"
"Non è vero che ti ha chiamato Robin, stai andando via perché vuoi stare lontano da me, ti ho messo in difficoltà con le cose che ho detto prima, durante la nostra passeggiata"
"Ti giuro che torno, non sto andando via da te, Louis" il tono rassicurante di Harry riesce a calmarlo e annuisce.
"Non mi hai mai detto una bugia, vero?"
"Mai, Lou"
"Davvero vai da Robin?"
"Davvero"
"Torna presto"
"Lo farò"
"Ti aspetto sveglio, voglio parlare con te e sentire tutto ciò che hai fatto in questi 5 anni, soprattutto nel tempo che hai passato ad Hong Kong" durante la passeggiata nel parco hanno parlato tanto e Harry ha detto a Louis di aver fatto gli ultimi due anni della laurea specialistica ad Hong Kong. Prima della loro rottura, 5 anni fa, Louis non era tanto interessato alle cose riguardanti Harry, pensava solo a passare l'audizione per la Juilliard.
"Va bene"
"Haz, ancora una cosa, mi sono accorto che sto facendo di nuovo l'egoista. Se non vuoi ritornare ti capisco, rimani a casa e ci vedremo quando vorrai. Sei freddo con me, lo comprendo e hai ragione, mi rispondi a monosillabi"
"Non farmi domande, adesso ho bisogno di andare da Robin".

***

"Pensi sia una stronzata, vero papà?" Harry è agitato e cammina per il ristorante piuttosto velocemente. Robin lo osserva divertito e pieno di gioia, come succede da quando Harry ha iniziato a chiamarlo papà, un paio di anni fa. É davvero fiero di ciò.
"No Haz, é un rischio ma credo sia una grande idea"
"Non ti chiederei mai una cosa del genere ma.."
"Domani mattina raggiungo te e Louis al lago, va bene? Mi fai vedere il posto e vediamo se è davvero una meraviglia come dici"
"Lo faresti davvero?"
"Certo tesoro, sono così fiero di te"
"Papá adesso non ho fatto niente, perché sei fiero di me?"
"Io sono fiero di te sempre, per l'uomo che sei e per tutti gli obiettivi che hai raggiunto".
"Ti voglio bene, papà"
"Anche io Haz" Robin stringe suo figlio fra le braccia dandogli affettuose pacche sulle spalle.
"Adesso vai da Louis, ti stará aspettando"
"Per il momento non me la sento di tornare con lui"
"Non dovrai farlo, datevi tempo di vedere dove vi porterà questo nuovo rapporto. Secondo me, dopo tutto quello che mi hai raccontato, credo sia cambiato"
"Lo è, papà, lo è davvero".