CAPITOLO 4

10.2K 346 7
                                    

"Sei stata pazzesca!" Mi dice Izzy dandomi una pacca sulla spalla.
"Quello? Non era niente di che, me l'ha insegnato mia madre." Dico, sorridendole. "Voglio farmi una doccia e poi andare a dormire. Quel portale mi ha distrutta."
"Dormire? Non credo proprio. È la tua prima sera a New York! Andiamo al Pandemonium." dice lei, strizzandomi l'occhio.
"Al demone cosa?" Domando. Non sembra un posto carino.
"Il Pandemonium! Il club dei mondani, è qui vicino. Ti piacerà." Ribatte lei, prima di spingermi nella mia stanza.

Impiego qualche secondo a realizzare di non essere più nella mia camera, anzi, nel mio buco di Madrid. Questa stanza è gigantesca, sembra una suite.
Di fianco alla porta c'è un armadio a muro diviso in due parti: in una ci sono i miei vestiti per allenarmi o non farmi notare dai mondani, nell'altro ci sono quelli per le missioni.
Di fronte all'armadio c'è il gigantesco letto king size a baldacchino appena rifatto e con le coperte di un rosso scuro, quasi rosso sangue. Le tende sono dello stesso colore, e le adoro.
Il resto della stanza è occupato da una scrivania in legno antico con due angeli intagliati sui lati e un divano a tre posti con a fianco un tavolino e una poltrona in tinta.
Mi sento una regina.
Entro nel bagno privato e chiudo la porta, poi mi volto per guardarmi allo specchio. Non ho nessun tipo di trucco in viso, e la mia pelle ha sofferto il viaggio nel portale. I miei vestiti si sono appiccicati alla pelle per via del sudore che mi imperla ancora il collo dal combattimento. Mi svesto ed entro nella doccia. Lascio che l'acqua mi scorra su tutto il corpo, poi giro la testa per guardare il punto in cui si trovava la mia runa parabatai.
Non c'è alcun segno di botta e non è nemmeno rosso; non riesco a capire cosa mi sia successo.
Appena ho finito, esco dal bagno e mi ritrovo Isabelle davanti con in mano un beauty-case e di fianco un carrello pieno di vestitini. Sussulto.
"Cosa...ehm...cosa ci fai qui?" Le chiedo.
"Sono venuta a truccarti! Cosa hai intenzione di metterti?" Mi domanda, girandomi intorno.
"Beh pensavo di mettermi i miei jeans ne..." non mi lascia nemmeno finire la frase. "Assolutamente no. Hai un bel corpo, sei formosa, mettiti in mostra. Metti questo." Poi mi lancia un tubino bordeaux che arriva più o meno a metà coscia.
"Stai scherzando." Dico scoppiando a ridere.
"Io non scherzo mai." Ribatte lei, seria. Decido di non andare oltre e di accettare di indossare l'abito. Dopo averlo indossato mi guardo allo specchio: non sto per niente male. L'abito è senza spalline, e in questo modo si vedono tutte le rune che ho sul petto.
Izzy mi fa sedere alla scrivania e inizia a truccarmi il viso con maestria. Mi arriccia anche i capelli.
"Finito! Mancano solamente le scarpe... Vediamo... Ecco! Prova queste!" Dice passandomi un paio di scarpe con un tacco vertiginoso.
"No. Assolutamente no. Preferisco morire uccisa da un demone, che per aver battuto la testa camminando su quei cosi. Metterò queste." Dico mostrandole un paio di Adidas Stan Smith con il bordo nero.
"Oh, mio Dio. Anche tu, no. Le mette sempre Alec. Sono orrende, Jas."
"Ai mondani piacciono. E non mi farai cambiare idea. Andiamo." Dico, tirandola per un braccio mentre lei mi fa il broncio.

FALL IN LOVE WITH MY RUNES - SHADOWHUNTERSWhere stories live. Discover now