CAPITOLO 21

8K 262 23
                                    

<<Noi...Ci stavate mettendo troppo e allora ci hanno mandati qui ma...Non sapevamo voleste stare soli.>> Izzy cerca di trattenere le risate, e lo stesso fanno Jace e Clary. 

Io e Alexander ci guardiamo imbarazzati, prima di girarci verso di loro e uscire dal cubicolo. <<Sono stata attaccata da quattro demoni mentre ero sola, ci stavamo solo nascondendo.>> le rispondo. Al sentire le mie parole Alexander abbassa lo sguardo sul mio braccio ed io, confusa, faccio lo stesso: noto il profondo taglio che mi ha causato il pugnale del primo demone. <<Mio Dio, stai bene? Hai vertigini, nausea o altri sintomi da avvelenamento?>> Clary si avvicina alla mia ferita tirando fuori dalla sua tasca un botticino con un liquido verde: lascia cadere due o tre gocce sulla mia ferita. Scuoto la testa, non ho nessun sintomo, fa semplicemente un male cane.

Mi giro verso Alexander e lo vedo terribilmente confuso e anche un po' spaventato: lui si toglie la giacca, rivelando lo stesso identico taglio sullo stesso braccio. 

Resto paralizzata. Non è possibile. I nostri tre amici hanno la stessa espressione di stupore misto a preoccupazione. Alexander si limita a guardarmi: noto dal suo volto che sembra triste. Izzy ci suggerisce di tornare all'istituto per essere medicati a dovere, prima di discutere di questa faccenda. Entriamo tutti nel portale, ed io ricordo di dover pensare una sola volta al luogo in cui vorrei andare: per la prima volta, non vengo scaraventata a terra. 

Appena arriviamo tutti quanti, raggiungiamo l'infermeria: quando notano le nostre ferite identiche, le infermiere si lanciano uno sguardo di stupore, poi iniziano a curarci. Sia io che Alexander preferiamo restare in silenzio, io non saprei nemmeno da dove iniziare per discutere di tutto questo, e anche di quello che è successo nella grotta. Sempre che secondo lui sia effettivamente successo qualcosa...Mentre ci ragiono, mi chiedo anche se abbia capito che siamo in grado di leggere uno nella mente dell'altra. Faccio una smorfia di dolore quando l'infermiera applica pressione sulla mia ferita, prima di mettere i punti. 

Una volta finito, mi viene intimato di tornare in camera e mettermi a letto: stasera non ci sarà alcun allenamento. Sto rientrando nella mia stanza quando vedo Jace venire verso di me. <<Riunione straordinaria con il Conclave: solo tu ed Alec. Sembra roba seria.>> mi informa, ed io mi lascio andare ad un sospiro quasi teatrale, prima di avviarmi verso la sala per le videoconferenze. 

Entro e trovo Alexander seduto sugli scalini, proprio come pochi giorni fa: è ancora sporco di terra e ha i punti al braccio proprio come me. Quando mi vede, mi sorride ma senza dire nulla: è un sorriso un po' spento, malinconico. Mi chiedo se sia imbarazzato tanto quanto me, confuso tanto quanto me. Prima che possa aprire bocca per colmare il silenzio, il volto dell'Inquisitrice sullo schermo illumina tutta la stanza, e noi saliamo sulla piattaforma.

<<Signorina Ramones, signor Lightwood. Vi chiedo scusa per il poco preavviso, ma come credo abbiate intuito si tratta di una questione molto delicata e urgente. Vi farò delle domande riguardanti i sintomi che state riscontrando, non ci vorrà molto.>>. Al sentire le sue parole, sento una stretta di paura allo stomaco, quella paura che si ha quando non si sa cosa sta per succedere. <<D'accordo.>> diciamo.

<<Molto bene. Dovrete rispondere solo SI o NO.>> ci informa, e noi rispondiamo annuendo. 

<<Le vostre rune parabatai vi provocano un senso di bruciore se vicini ma non a contatto, e un formicolio se invece vi è un contatto?>> ci chiede. 

<<SI>> confermiamo entrambi. 

<<Le vostre rune parabatai tendono a pulsare e a cambiare colore tra il viola e il blu quando non siete insieme?>> ci pone la seconda domanda, che mi coglie un po' di sorpresa.

<<SI..>> affermiamo entrambi, guardandoci. Nessuno dei due aveva parlato all'altro di questo sintomo. 

<<Recentemente avete assunto la capacità di comunicare anche non attraverso le parole, ma semplicemente usando il pensiero?>> 

Deglutisco. <<SI>> diciamo all'unisono. 

Lo sguardo dell'Inquisitrice si corruccia. <<Nel momento in cui uno dei due si ferisce, anche se lontano dall'altro, entrambi provate lo stesso dolore e presentate una copia identica di suddetta ferita?>> 

<<SI>> confermiamo. 

Lei alza lo sguardo dal foglio che le era stato preparato. <<Bene. Ci riuniremo in privato per qualche minuto e vi richiameremo a breve.>> ci informa prima di chiudere la comunicazione. Io ed Alexander restiamo immobili anche quando il volto dell'Inquisitrice scompare dallo schermo e veniamo lasciati al buio, soli. Faccio un respiro profondo per tranquillizzarmi. 

Torniamo a sederci sugli scalini della piattaforma, restando sempre in silenzio. <<Hai paura?>> mi chiede lui dopo pochi minuti. <<Paura no, sono un po' nervosa. Tu?>> gli rigiro la domanda, curiosa. <<Lo stesso.>> dice sorridendomi. <<Grazie per avermi salvata, oggi.>> 

<<L'avrebbe fatto chiunque>> mi risponde, ma sappiamo entrambi che non è così. <<Senti...Scusami se oggi ho fatto insinuazioni per quanto riguarda te e il dottor Romanov. Non sono affari miei che tu voglia baciarlo o meno.>> me lo dice senza alzare lo sguardo dalle sue mani. Aspetto un attimo prima di rispondere. 

<<Alexander. La fata non parlava di..>> non riesco a finire la frase. Il volto dell'Inquisitrice torna ad illuminarci entrambi. Ci alziamo in piedi, tornando ai nostri posti. 


SPAZIO AUTRICE:

Eccomi tornata con un nuovo capitolo! Spero davvero con tutto il cuore che la storia vi stia piacendo, per me è molto importante! Fatemelo sapere, come sempre, VOTANDO e COMMENTANDO! 

Un bacio,

Feda <3

FALL IN LOVE WITH MY RUNES - SHADOWHUNTERSTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon