𝟒𝟑. 𝐅𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞.

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Una scatolina e una lettera, cosa potranno mai contenere?
Facendo attenzione a non strappare la busta, apro la lettera e incomincio a leggere.
Hey mia piccola mocciosa, non avrei mai potuto immaginare di scrivere una lettera, soprattutto indirizzata ad una ragazza.
Non mi dilungherò in monologhi perchè non è da me. Non è da Travis.
Fino a prima che tu arrivassi ero contornato da persone che conoscevo ma in realtà ero solo. Dopo la morte di mia sorella ero una furia con tutti e questo ha portato ad allontanare parecchie persone. Mia madre mi ha convinto a rialzarmi e ad andare avanti,a cercare di sorvavvivere. Arrivando qui e passando del tempo con te,cercando di conoscerti, il desiderio di sopravvivere era sparso ed era nato quello di vivere.
Tu mi fai vivere. I tuoi sorrisi, le tue risate e le tue facce buffe. Ho capito che non potevo fare a meno di te ed è per questo che non dovevo starti vicino,è per questo che per quelle due schifosissime settimane non ti ho parlato. Ho pensato fosse meglio lasciarti e non crearti altri casini. Perché so che sei più incasinata di me, ma io ti voglio con tutto me stesso.
Il tuo troglodita.
Travis.

Come una furia mi dirigo verso la sua stanza e apro di scatto la porta. Lui si gira e mi guarda sorridente ma mentre avanzo verso lui, il suo sorriso svanisce. In un nano secondo scaravento la sua faccia verso destra e sento il palmo della mia mano bruciare.
"Questo è per quelle due fottute settimane" sibilo mente lui ritorna a guardarmi.
"E questo è per farti chiarire le idee" mi tuffo sulle sue labbra baciandole con foga mentre lui mi spinge contro la porta, chiudendola.
"Mi piace chiarire le cose con te. Oh si,molto" ridacchio sulle sue labbra.
"Tu sei molto sexy con questi occhiali, invece" gli dico all'orecchio mentre posa le due mani ai lati della mia testa, per incastrarmi. Gli lecco l'orecchio e ringhia contro il mio collo. Mi schiaccia contro la porta mente e il mio respiro diventa sempre più affannato e poi mi fa allacciare le gambe attorno al suo bacino.
"Provocami ancora Ariel, provaci" si spinge contro di me mente io sento un calore espandersi all'altezza del ventre. Mi aggrappo a lui mentre continua la tortura sul mio collo e mi spingo più vicino a lui.
"O cazzo, mi piaci da morire" ringhia mentre sento la sua eccitazione premere su di me.
"Ti ho già detto che mi piace chiarire le cose con te?"
"Si" ridacchio ma mi stoppo appena la sua mano avanza dalla mia pancia al bordo del reggiseno.
"Ora non ridi più eh?" mugulo mentre continua ad alzarmi la maglietta e io mi aggrappo a lui. Fa ritornare le sue labbra sulle mie con urgenza e mi adagia sul letto. Decido di invertire le posizioni.
"Mi piace particolarmente ciò" indica me sopra lui e io arrossisco all'istante mettendomi le mani sulla faccia, nascondendomi. Mi bacia togliendomi le mani dalla faccia,sorridendomi. Si distende con me sopra, schiacciandomi verso lui, come se mi desiderasse come non abbia mai desiderato nessuno. E questo a me piace.

"Portafortuna che eri incazzata con me" le mani di Travis vagano sui miei lunghi capelli mentre io sono stesa vicino a lui.
"Hai aperto il regalo?" nego con la testa e lui si alza subito,facendo finire la mia testa sul materasso. Sparisce dietro la porta per alcuni secondi fino a che non ritorna con in mano quella scatolina.
Me la porge con un gesto da cucciolo e io mi alzo per afferarla.
Facendo con cautela, la apro e rimango paralizzata a ciò che ho davanti agli occhi, mettendo una mano davanti alla bocca.
"Non ti piacciono? Li puoi-puoi cambiarli" lascio la scatolina sul letto e lo abbraccio forte, affondando la testa nell'incavo del suo collo.
"Sei fantastico" gli lascio un bacio sulla guancia.
"Il fulmine è per Harry Potter, sai, visto che lo adori tanto, poi la stella è perchè ci siamo conosciuti così" arrossisce mentre si sistema i capelli tutti arruffati.
"Fai te?" viene verso me e mi mette il bracciale con i due ciondoli.
"Fratellone!" sentiamo gli urli di Nora e Sebastian. Li raggiungiamo in salotto e vediamo che stanno litigando per vedere un cartone, al che, ridiamo.

Diversi giorni dopo

"Sono esausta!" mi butto a capofitto sul letto. Travis chiude la porta.
"Io sono molto felice invece" gira la chiave nella toppa e viene verso di me. Sale sopra di me e mi guarda, e Dio sa solo quanto io adori i suoi occhi.
"Avevo dei programmi così belli per noi due" dice in modo sensuale all'orecchio.
"Peccato che ci siano i tuoi di sotto e specifico che sono insieme a Nora e Seba" rido tirandolo indietro. Lo allontano dal mio collo prima che mi torturi con i suoi baci.
"Mh...io non ho detto niente del genere. Ho una ragazza che coglie tutti i doppi sensi possibili" sorride avvicinandosi al mio collo. Lo lascio fare, solo qualche bacio, mi dico.
La mia gamba destra di allaccia perfettamente al fianco di Travis mentre le sue mani vagano sotto la mia maglietta. Inaspettatamente gemo per lo scontro dei nostri bacini e lui mi rittisce con un bacio. Ansima anche lui mentre gli tiro i capelli e ci baciamo, più che dolcemente, io direi selvaggiamente.
"Okay...meglio fermarci eh" riprendiamo fiato da ciò che è appena accaduto e lo invito a stendersi.
"Io avevo intenzione di guardare un film insieme al mio stupido fidanzato"
"Hey, mi sono offeso. Ora dovresti consolarmi con un bacino proprio qui" indica le sue labbra con fare bambinesco. Rido e gli do un bacio sulla guancia per poi andare in bagno a mettermi il mio amato pigiama e ritornare dal mio fidanzato. È strano dirlo ma finalmente sono felice con lui. Non mi serve granché ques'etichetta, mi basta essere con chi mi fa sorridere veramente.
Vedo che Travis è sparito ma dopo poco lo vedo entrare con il pigiama più strano della storia.Renne sui pantaloni e Babbo Natale sulla maglietta a maniche corte.
Appoggio la mia testa nell'incavo del collo di Travis e così mi addormento. Senza pensieri. Felice. Ma soprattutto con la persona che voglio al fianco ancora per molto.

Oh cavolo,non ancora!
"Cazzo, ma a me capitano tutte così?Trecento chili di muscoli!" sposto il suo braccio dalla mia vita ma mi imprigiona a lui avvolgendo la sua gamba si attorciglia attorno alla mia destra.
"Eh vabbe! Che cazzo!" sul suo viso compare un sorrisetto.E da ciò capisco che era già sveglio da un po'.
"Già, il mio cazzo" apre le sue pozze azzurro e io divento paonazza.
"Ma che modi!" mi giro dall'altra parte e mi copro con il lenzuolo.
"Dai, vieni fuori piccola Ariel" si solletica i fianchi e scalcio mente lui ride.
"Ti prego, ho fame, non farmi consumare tutti gli zuccheri ingeriti ieri"
"Va bene, allora andiamo giù a rifornirci e poi consumiamoli insieme" lo guardo stranita e quando capisce che ho colto il doppio senso, scoppiamo entrambe a ridere.

Indelebile come un tatuaggioWhere stories live. Discover now