Capitolo 22

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2 ANNI DOPO

ERMAL'S POV
-GAIA VIENI QUI!- urla Marco mentre insegue sua figlia.
L'ha chiamata Gaia. Un bel nome.

Stiamo in un parco con Marco, Anna, Giulia e Fabrizio.
-PAPÀ, VOGLIO UN PALLONCINO!- urla Gaia a Marco.
-Tesoro, ma ne abbiamo tanti a casa...- dice Anna cercando di calmare Gaia.
-NO! VOGLIO UN PALLONCINO!-

Quella bambina è proprio una peperina.
-ZIO ERMAL! VOGLIO UN PALLONCINO!- mi dice Gaia.
-Tesoro, forse è meglio non prenderlo, no?-
-Già, anche perché poi ci giocheresti tu tutto il tempo- dice Marco ridendo.
-Gnegnegne- dico incrociando le braccia.
-Che permaloso- dice Ilaria ridendo.
-Io permaloso? Ringrazia che tieni in braccio Niccolò, altrimenti saresti finita male- dico guardando il nostro bellissimo bambino.

-Io l'avrei chiamato Fabrizio- dice Fabrizio prendendogli la mano.
-Ma poi si sarebbe fatto casino- dice Giulia.
-Ah...giusto...-
-Ma voi un bambino, no?- dice Marco.
-Ehm...forse...nun 'o sappiamo!-
-Non abbiamo mai parlato di bambini, veramente...- dice Giulia imbarazzata.
-Ah...scusate...- dice Marco -GAIA FERMA! NON SI RUBANO I PALLONCINI!- urla portando via Gaia che comincia a scalciare.
-PAPÀ, PALLONCINO!-
-GAIA, HO DETTO DI NO!-
-AHÒ, MO LO COMPRO IO STO PALLONCINO- urla Fabrizio.
-FABRIZIO, MA COSA FAI!?- urlo io.
-CRETINI, AVETE FATTO SVEGLIARE NICCOLÒ!- urla Ilaria.

Niccolò si gira intorno e poi guarda Ilaria.

-Mamma...che significa cretini?-
-Niente, tesoro- dice accarezzandogli i ricci.
Ha ripreso proprio da me.
-Gente, noi annamo- dice Fabrizio
-Di già?- chiede Ilaria.
-Abbiamo da fare- dice Giulia.
-Ah, capisco...allora ci vediamo- dico.
Ci salutano e vanno.

FABRIZIO'S POV
Vedo Giulia pensierosa.
-Che c'hai?- le chiedo.
-Niente...- dice lei a testa bassa.
-Giù...-
-Sto bene...-
-Giulia, 'o so che qualcosa te turba- le dico mettendomi davanti a lei.
-Fabrizio, sto bene. Veramente- dice passandomi davanti.
-Giulia, sei pessima come attrice-
-Ah, davvero?- dice lei girandosi.
-Dai, che c'hai?- le chiedo avvicinandomi.
-Ecco...possiamo parlarne a casa?-
Annuisco e andiamo in macchina.
Non ho idea di quello che mi vuole dire.

Appena arriviamo a casa le faccio segno di sedersi sul divano.

GIULIA'S POV
Mi siedo sul divano e Fabrizio mi si mette affianco.
-Allora?-
-Ecco...hai presente prima...quando divevano del bambino...-
Lui annuisce.
-Ecco...stavo pensando che...voglio un bambino-
Lui mi guarda per un po' e poi mi abbraccia.
-Piccolè, perché nun l'hai detto prima?- mi chiede mettendomi una mano sulla guancia.
-Io...io non sapevo come dirtelo...poi prima è uscito l'argomento del bambino e allora...-
Lo mi zittisce baciandomi per realizzare il mio desiderio.



ERMAL'S POV
Siamo tornati a casa anche noi. Stavolta gli altri sono venuti in vacanza a Milano. Si sono presi una casa anche qua. Siamo persone organizzate, noi.

-Papà- mi chiama Niccolò.
-Dimmi, piccolo- dico abbassandomi alla sua altezza.
-Posso farti una domanda?-
-Dimmi-
-Dov'è il nonno?-

Rimango zitto a quella domanda. Non era mai uscito l'argomento di mio padre. Niccolò è un bambino fin troppo sveglio e avrà notato questo particolare.

-Allora?- mi chiede lui.
-Ecco...è una storia da grandi...-
-Ma io sono grande!-
Comincio a ridere e lo prendo in braccio.
-Vedi...tu sai che papà, non viveva in Italia, giusto?-
-Sì, me lo ha detto nonna-
-Ecco...però non sai perché siamo venuti qui, giusto?-

Lui fa "no" con la testa.

-Ecco...nonno faceva delle cose brutte...ci faceva la bua...ora tu pensa...se un tuo amichetto ti desse sempre "fastidio" tu ti stancheresti, no?-
-S-sì...-
-Beh, noi ci siamo stancati e allora io, nonna, zio Rinald e zia Sabina siamo venuti qui. Ecco perché non hai mai visto il nonno...- dico cominciando a tremare.
-Lo posso vedere?-
-I-io...non credo...- dico cominciando a tremare di più.

-Papà? Papà, stai bene?- mi chiede Niccolò.
Io non rispondo, ma continuo a tremare.

-P-papà...-
-Tesoro, andiamo a letto?- dice Ilaria prendendo Niccolò. Evidentemente ha ascoltato tutta la conversazione.

Le do Niccolò in braccii e mi siedo su una sedia ancora tremante.

Dopo 15 minuti arriva Ilaria.

-Ho sentito tutto...- dice mettendomi una mano sulla spalla.
-Non posso farglielo incontrare...- dico a testa bassa.
-Tranquillo, è un bambino inteligente. Capirà...-
-Lo spero...comunque...hai sentito Fabrizio e Giulia?-
-No...nessuno dei due risponde al telefono-
-Bah, saranno impegnati. Comunque dovremmo organizzare una cena solo noi quattro, che ne dici?-
-Già...ma Niccolò?-
-Lo affidiamo a Marco- dico ridendo.
-Ah, perfetto- dice lei ricambiando la risata.
-Facciamo domani?-
-Sì, domani. Fabrizio e Giulia ci richiameranno dopo- dice Ilaria.
-Perfetto-

Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioWhere stories live. Discover now