12~Sei l'unico che voglio con me, quando non voglio nessuno

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•Eren•
Se qualcuno fosse entrato nel salotto di casa mia in quel momento avrebbe sicuramente pensato di essere in Australia, dove altro poteva trovarsi un koala?
Ebbene, Armin in quel momento era il piccolo mammifero grigio e Jean il suo stelo di bambù personale.
Il biondo gli era subito saltato al collo con le lacrime agli occhi e aveva accettato quell'anello minuscolo e insignificante dalle mani tremanti dall'eccitazione del compagno.
Quel piccolo turchese immerso nel pallore accattivante dell'argento era pieno d'amore, sogni, speranze...
Si faceva guardare di proposito, era chiaro.
Guardandolo non potevi non chiederti quando ne sarebbe arrivato un altro più bello, magari d'oro, e sarebbe stato visto da tutti al dito dello sposo avvolto in abiti bianchi.
Tutti iniziammo ad applaudire e Connie lanciò qualche fischio di approvazione stringendo a sé Sasha che aveva ripreso ad osservare insistentemente i biscotti rimasti.
Ero felice per loro, meritavano di stare bene.

-Eren- Levi mi tirò leggermente la manica del maglione e mi fece segno di seguirlo in corridoio.
-Eren, non credo di aver capito bene cosa sta succedendo...voi umani come lo chiamate questo?- chiese inclinando la testa di lato.
Sorrisi e gli mostrai il pacchetto nella mia mano.
-Questo si chiama fidanzamento ed è il primo passo in una relazione- gli presi una mano e l'ologramma della pelle fece spazio alla superficie bianca che ricopriva tutti gli androidi.
-Io non posso connettermi a te in questo modo, ma posso stringerti le mani, intrecciare le mie dita con le tue, baciarne il dorso e non lasciarti mai andare perché so per certo di essere diventato completamente dipendente da te-
Poggiai la fronte sulla sua e incrociai il suo sguardo traboccante di emozioni diverse e contrastanti.

-Ti amo, Eren- sorrise e mi regalò un bacio bellissimo.
-Anch'io ti amo, Levi, ed è per questo che ti ho preso un regalo- mi staccai alzando la scatolina tra di noi.
Potevo sentire il ticchettio veloce della pompa metallica del corvino che premeva contro il suo petto.
Aprii il pacchetto rivelando un piccolo anello in argento decorato con piccole incisioni e uno zaffiro pallido al centro.
-Eren- la voce ridotta a un sussurro.
-Amarti per tutta la vita sarà la mia più grande gioia, Levi-
Lui mi porse la mano e subito gli feci indossare il gioiello.
Quando affondò il viso nell'incavo del mio collo potei sentire qualche lacrima bagnarmi la spalla e lo strinsi più forte, come se da lui dipendesse la mia intera vita.

Può una vita essere affidata completamente ad un'unica persona?
Chissà...in questo mondo dove regna la tecnologia, gli androidi si ribellano e anche le prostitute si vedono portare via il lavoro...chissà se mettere il proprio cuore nelle mani di qualcun'altro è la scelta giusta...

-Levi, torniamo di là- dissi indicando il salotto.
Lui annuì e si asciugò le guance per poi afferrarmi una mano e raggiungere gli altri.

~•~

Quella notte, dopo che tutti se ne furono andati, io e il corvino decidemmo di fare l'amore.
Eravamo una vera coppia ormai e quale migliore modo per celebrare il nostro rapporto?
Sentivo il suo corpo freddo, ma in qualche modo bollente sul mio e le sue mani delicate dispensavano dolci carezze.

Sarei mai potuto tornare ad una vita senza di lui?
No, sarei morto.

Avrei mai potuto smettere di desiderarlo?
No, sarei impazzito.

Avrei mai potuto lasciarlo andare via?
No, lo avrei seguito.

Perché lo amavo ed eravamo destinati ad essere uniti come magneti.




•~•~•~•~•
Hey hey hey🍕,
quanta poesia in questo capitolo!
Vi è piaciuto?
Bene, vi informo che dal prossimo in poi inizieremo a seguire la trama di DBH che è già di per sé lunghissima.
Ringrazio chi sta seguendo questa storia di cui sono molto orgogliosa.😊
FOTO:

😏😏😏😏😏😏😏😏😏😏

Baci❤

Fiamma

Feeling alive- {Ereri/Riren}Where stories live. Discover now