09

243 19 1
                                    

Il momento di silenzio fra Oswald ed Edward si interruppe nel sentire la voce bassa e sensuale che al che, i due si voltarono verso la persona in questione: era Ivy.

-Ivy, quante volte ti ho detto di bussare prima di entrare e di non fare più quelli stupidi scherzi! Perdonala Oswald-

-Wow, alla fine sei riuscito a prenderti il tuo caro pinguino-

-Io non sono un pinguino! E poi, che ci fa questa donna qui? Abita qui con te?- Oswald si mostrò lievemente geloso alla vista di Ivy che divertita rispose con una risatina

-Calmo Oswald, siamo solo amici anzi, siamo soci in affari..come mai qui? Successo qualcosa?-

-Sono qui per una semplice visita- Ivy si sedette delicatamente sulla soffice poltrona di Ed guardando quest'ultimo con un'occhiata come per un messaggio

-Oh emh.. Oswald, ti dispiacerebbe lasciarci soli un momento? Non ci metteremo molto-

-Va bene..- Oswald abbandonò malamente il soggiorno zoppicando fuori  ma non si diresse nella sua stanza ma ben sì rimase ad origliare la loro conversazione cercando di essere il più discreto possibile.
------------------
Due bicchieri di birra venivano svuotati, in un pub chiuso e buio solamente illuminato lievemente dalla luce lunare che penetrava dalle finestre: ed erano quelli di Barbara e Tabitha.

-Stiamo facendo la cosa giusta? Collaborare con quel Jerome e mandare a ferro e fuoco la città quando in realtà cerchiamo di conquistarla?- chiese Tabitha continuando a sorseggiare il suo bicchiere

-Tabitha, ultimamente fai troppe domande e non sei d'accordo sulla maggior parte delle nostre scelte..-

-Delle tue scelte.- Tabitha corresse le parole di Barbara con un tono avvelenato -Quando mai abbiamo scelto qualcosa, io e Selina? Ti sei alleata con Valeska senza nemmeno chiederci la nostra opinione e hai attaccato Nygma come una bambina dispettosa mentre lui non aveva ancora attaccato!-

-Ho riconosciuto i miei sbagli, adesso non farne un dramma..mi dispiace-

-Solo quando ti pare, ti dispiace.-

-Cos'è? Un rinfaccio?-

-Tu che dici?-

-Perchè non torni dal tuo Butch invece di fare la bambina isterica che lancia frecciatine-

-Si, vado proprio da lui...e comunque Selina è da Bruce Wayne- Tabitha si allontanò dal bancone del pub voltando le spalle a Barbara ma ad un certo punto si fermò in mezzo alla stanza, rivoltandosi verso la bionda -Sai Barbara, ti preferivo prima...quando ancora non ti eri montata la testa.-

Barbara non rispose alle parole di Tabitha ma la lasciò andare via con un grande dispiacere addosso ma allo stesso tempo una grande rabbia.
-------------------
-Si, l'ho saputo.-

-E questa volta che hai intenzione di fare?- Ivy si tolse i tacchi a spillo nero lucido massaggiandosi i piedi doloranti

-Per ora nulla..domani prossimo sarà Natale e non voglio che ci sia  sangue o altro, e poi domani sera c'è il ballo di Natale della Wayne Enterprises e voglio fare bella figura-

-Oh certo, non sia mai che Edward Nygma abbia una cattiva reputazione soprattutto nell'orgoglio-

-Mi stai prendendo in giro?-

-Tu che dici? Comunque, ho chiamato anche uomo di ghiaccio e Firefly nel caso avessi bisogno di aiuto con il tuo piano-

-Seria?! Ma è stupendo!-

-E in più hai anche Zsazs-

-Lui è il mio miglior sicario, lo ammetto-

-E anche il tuo piccolo pennuto-

-..anche..-

-Come se la cava con le armi?-

-Sinceramente non lo so, non penso che sappia usare una pistola- Ed si soffermò davanti al camino osservando il fuoco ardente muoversi con sensualità senza nemmeno accorgersi della presenza minuta di Oswald che nel mentre ascoltava tutto senza nessuna eccezione -Personalmente non penso sia una persona con le palle, è così ingenuo e così gentile e anche così fragile. Non si sa difendere molto, praticamente è quasi inutile-

A quelle parole, Oswald sentì il suo cuore spezzarsi in due perché fu la prima volta che sentì farsi dire quelle parole..si sentiva quasi un peso per Nygma, voleva andarsene via da lì e non vederlo mai più ma poi resistette all'impulso:

-Allora se è così inutile come dici, perché hai insistito così tanto per fartelo amico o quello che è?-

-Perchè volevo un punto di riferimento..un aiuto..un amico fidato ma infondo l'ho trovato.. Oswald è il mio grande amico-

-Pf ma andiamo, ma se lo hai rapito e costretto a stare in questa casa contro la sua volontà-

-Sarà, ma a lui piace molto stare qui con me-

-Sei praticamente perso.-

Oswald abbozzò un sorriso leggero, felice e sereno delle parole carine dette da Ed su di lui; sapeva che non gli avrebbe mai fatto del male sia fisicamente che mentalmente perché nel suo modo gli voleva bene e così zoppicò verso la sua stanza da letto.

L'uomo dai capelli corvini entrò nella sua camera e vi chiuse la porta alle sue spalle, buttandosi poi sul letto distrutto molto trasandato. Cobblepot rimase ad osservare il soffitto del suo baldacchino, color legno d'abete con un sorriso da ebete stampato sulle labbra mentre nella sua testa pensava a tante e tante cose che quasi lo facevano andare in follia ma non le mostrava mai...gli rimase quel solito e rigido chiodo fisso: Edward Nygma.

Da quando lo aveva visto quel giorno alla centrale, ne rimase affascinato ma adesso ne era completamente sicuro, stava cominciando a provare qualche sentimento diverso da un'amicizia nei suoi confronti; e con quei pensieri, Oswald si addormentò serenamente sul suo letto.
----------------------
Erano passate alcune ore dalla conversazione fra Ivy ed Edward, erano le 23 passate e l'unica cosa che regnava nella villa era il silenzio. Nygma era intento a leggere un giornale sulla sua adorata poltrona quando gli venne l'impulso di andare a trovare Oswald, ovunque lui si trovasse e così, abbandonando il giornale su un tavolino si alzò dirigendosi verso la stanza di Cobblepot.

Bussò lievemente sulla porta per poche volte, ma non ricevette risposta..solo altro silenzio, che gli rimase un po' sospetto e senza pensarci due volte, entrò nella stanza. Le luci erano spente, apparte una piccola lampada sul comò, il castano si avvicinò lentamente al letto di cui riuscì fin da subito a trovare la figura minuta del corvino che giaceva addormentato fra le candide coperte di flanella; si sedette sul bordo del letto e rimase ad osservare l'amico dormire mentre il solo respiro caldo e soffice di quest'ultimo lo accompagnava... Edward rimase per un bel lasso di tempo a fissare quel piccolo volto marmoreo fino a che, con una mano non la passò sul suo pallido viso spostando alcuni ciuffi neri caduti sugli occhi di Oswald:

-Buonanotte..piccolo pinguino..- il maggiore fissò ancora una volta quel viso così angelico come se fosse l'ultima volta che lo avrebbe fatto finché non si alzò e spense la lampada sul comodino alla destra del minore; si allontanò lentamente dalla stanza chiudendo il più silenziosamente la porta facendo finalmente riposare il suo migliore e fidato amico.
-----------

Gangster don't cry.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon