CAPITOLO 18

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Sono passati giorni.

Giorni belli, giorni brutti, giorni difficili, giorni in cui non volevo vedere nessuno, giorni in cui invece avevo bisogno di un abbraccio,anche di uno sconosciuto, ma lo volevo quell'abbraccio.

Uno solo.

Ma niente..

 Mi sono sentita spesso fuori luogo, mi sono sentita spesso sola. O forse quasi sola. A volte mi dimentico che dentro di me ho una vita, una vita che ogni giorno sente le mie paure, le mie preoccupazioni, la mia tristezza, la mia allegria, il mio vuoto..

Da quando sono uscita dall'ospedale vivo tutti i giorni con la costante paura di incontrare Mark.

Ormai è la mia ossessione.

<<Serena non puoi continuare a rimanere chiusa in cucina.>> Meryl alza gli occhi al cielo.

<<Lo so.. ma forse è meglio se vado a casa..>>

<<Ma smettila!>>

<<Non voglio vedere Carter e manco Lucky!>>

La mia amica alza un sopracciglio e incrocia le braccia. <<Così però mi fai arrabbiare. Dov'è la Serena forte? La Serena di prima? Non ti riconosco più.>>

La guardo. <<Perchè mi hai invitata?>>

<<Perchè voglio farti distrarre da tutti i tuoi pensieri, so che e un periodo no, ma piano piano  lo stai affrontando benissimo. Ti stai riprendendo da quel bruttissimo giorno.>>

Sospiro, e finalmente decido di uscire dalla cucina. <<Ragazzi, vado acasa.>>

Meryl mi guarda malissimo. <<Non sei seria vero?>>

<<Scusa, sono molto stanca.>>

Lucky mi guarda senza dire niente.

Saluto i miei amici, senza guardare negli occhi Carter e do un bacio veloce sulla guancia a mio fratello.

Esco di casa, ma appena chiudo la porta alle mia spalle, la sento riaprirsi. <<Per quanto vuoi ancora trascurarmi?>>

Mi volto. <<Carter, ti prego.>>

<<Pensi di risolvere le cose così?>>

<<Non penso di risolvere niente.>> Dico solo. Ma guardarlo mi riempie di emozione.

E'di una bellezza incredibile, non penso di averlo mai guardato in questo modo.

Ed è stupendo.

<<Sai..>>Mi avvicino a lui. <<Mi manchi.>>

<<Non sai quanto manchi tu a me..>>

<<Eppure siamo così distanti.>> Sussurro. <<Tanto distanti.>>

<<Non lo so Serena ma.. c'è qualcosa che ci lega, e non è solo l'amore che provo per te. Sento che c'è qualcosa che ci lega.>>

Mi tocco la pancia. <<Forse è questo che ci lega.>>

<<Non lo so, anche se lo spero tantissimo.>> Carter sospira. <<Solo che sta a te.>>

<<Vado a casa, sono stanca. Tu rientri?>>

<<Direi di sì.>>

 Che poi, sono poche le cose che fanno veramente bene in questa vita.

L'amore sicuramente non rientra in ciò.

Dalla vita bisogna aspettarsi schiaffi, carezze, sgambetti, discese,salite..

Dalla vita bisogna aspettarsi qualunque cosa, e chiunque persona arrivi nella tua vita.

Bisogna aspettarsi la felicità, l'amore, l'odio..

Vorrei che per una volta la vita mi abbracciasse. Vorrei che mi sporgesse la mano e mi aiutasse.

<<Non ti è arrivata la lettera dall'ospedale?>>

Scuoto la testa.

<<Okay, allora buonanotte Serena.>>

<<Buonanotte Carter.>>

E dopo che lui entra, inizio a camminare nel buio.. ma dopo un po' mi fermo.

Apro la borsa e tiro fuori la lettera, poi mi volto per guardare la casa di Meryl, ormai lontana, e mi siedo a terra.

Avrò mai il coraggio di scoprire chi è il padre di mio figlio?



SONO TORNATA!


A STORM INSIDE ME 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora