Amore Infernale

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Constantia per la prima volta non aveva ucciso la persona con cui aveva fatto sesso. Il ragazzo, Liam, era nel letto. Stava dormendo, mentre lei si stava guardando allo specchio. Si stava abbottonando la camicia che Liam le aveva dato. Si sciolse i capelli e poi entrò nel bagno. Aprì lo scaffale sotto il lavandino e tirò fuori la piastra. Era ancora nella sua confezione. Era stata portata dalla terra da Satana come regalo per il suo fidanzamento con Constantia. La tirò fuori dalla confezione e cominciò ad arricciarsi le punte. Amava i boccoli, a differenza della sua doppelganger che li teneva sempre lisci. Quando ebbe finito, si mise dei jeans e il giubbotto ed uscì dalla casa. Aveva ucciso tutti quelli che potevano pulirle la casa e doveva cercarne altri, perchè il ragazzo le serviva per nutrirsi e poi era un giocattolo divertente. Cominciò a camminare per il bosco. Era tutto bruciato e si sentivano delle orrende lamentele provenire da ovunque. Sapeva che il paradiso era noioso perchè lì c'era solo musica classica e gente brava che non faceva mai un cazzo dalla mattina alla sera. Trovò un bel po' di donne durante le ore trascorse nel bosco e le portò in casa. Le soggiogò tutte per poter bere dal loro polso quando lei desiderasse e poi ordinò a tutte loro di pulire per terra. Passò pochissimo tempo e la casa risplendeva. I tappeti macchiati di sangue erano stati bruciati e la casa era stata riverniciata. Una delle donne andò da lei.

-Cos'altro possiamo fare per lei?-

-Nulla, in cantina ci sono delle piccole camere con dei letti, potete dormire lì...-

-Grazie, signora, grazie. Lei è un angelo per noi.-

-Cosa hai detto?-

-Lei è un angelo?-

-Un angelo?-

-Sì...-

Constantia iniziò a ridere a crepapelle. Alzò lo sguardo verso l'altro e poi lo riabbassò. I suoi occhi erano diventati neri e le vene sotto gli occhi erano nere e gonfie. La cameriera le toccò il viso.

-Sta bene?-

-Sì, ma ora mi sentirò meglio.-

La morse e le prosciugò tutto il sangue, poi la lanciò per terra e le tagliò ogni singolo pezzo del corpo. Quando ebbe finitò, la lanciò nel tritura spiriti e la lasciò lì. Prese i tacchi e ruppe lo spillo, poi cominciò a correre facendi finta di cercare aiuto. Arrivò di corsa una delle cameriere a soccorerla. Constantia fece una faccia triste, come se fosse appena tornata da un funerale ma allo stesso tempo impaurita. Si gettò nelle braccia della cameriera.

-Ommioddio, ommioddio...-

-Cosa è successo?-

-Una figura diabolica ha aggredito Ylenia!! Stava uccidendo anche me!!-

-Dov'è lei?-

-L'ha messa nel tritura spiriti...-

-Ommioddio, sono davvero dispiaciuta, padrona..-

Constantia prese lo spillo dalla tasca dietro ai jeans e lo mise nell'occhio della cameriera. Godeva all'inizio, ma poi si rese conto che continuava ad uccidere e sporcare la casa, quindi tolse lo spillo e le prosciugò il sangue, poi la gettò insieme a Ylenia e accese il frulla spirito. Vedeva tutto il sangue schizzare ovunque e la cosa le piaceva. I suoi occhi non riuscivano a smettere di luccicare. Il sangue era la cosa più bella che esistesse. Uscì dalla stanza e chiuse la porta dietro di sè, poi andò in camera da letto. Non sapeva che uno dei ragazzi che aveva ucciso era tornato come licantropo invisibile e che la stava seguendo per ucciderla. Rientrò nella stanza e chiuse la porta a chiave, poi si sedette accanto a Liam. Era sveglio e sembrava la stesse aspettando. Le toccò il viso e cominciò ad accarezzarla. Constantia non riusciva più a sentire il bisogno di sgozzare qualcuno. Mise la mano sopra quella di Liam e poi lo baciò. Rimise la testa sul cuscino e si addormentò. Il licantropo riprese le sembianze da demone ed entrò nella stanza. Si toccò il polso. Il suo corpo si trasformò in fiamme. Constantia avvertì subito il calore e scese dal letto. Tutta la stanza stava bruciando e quel calore stava scottando anche la pelle fragile da vampiro di Constantia. Anche Liam si svegliò. Aveva gli occhi di un verde smeraldo luccicante. Non ci voleva un genio per capire che un demone superiore aveva posseduto il corpo di Liam. Vide il ragazzo che amava mettere la mano sul suo amico e bruciare. Una lunga scia di polvere nera uscì dalla bocca del ragazzo. Si fermò sopra la testa di Constantia e poi le entrò nel cuore, uccidendo il vero spirito di Constantia. Il corpo cadde per terra. Passarono alcune ore prima che il demone attivasse il nuovo corpo. Corse in cucina e mi mise un coltello nel petto, per scacciare completamente Constantia. Si risvegliò, senza più voglia di sangue. Aveva perso tutti i suoi poteri. Si guardò intorno. Vedeva uno sfondo nero ovunque. Sarebbe rimasta lì per sempre, se il suo corpo non fosse stato liberato entro qualche giorno. Il demone, appena svegliato, prese il coltello dal petto e si tagliò il palmo. Improvvisamente il corpo di Constantia si disintegrò. Al suo posto si formò un corpo famigliare a tutti.

Dark BloodWhere stories live. Discover now