CAPITOLO 25

122 9 2
                                    


BOB

Questa volta mi sente!

Scendo le scale di corsa e solo adesso mi accorgo di essere a piedi nudi. Un volta fuori, una lieve brezza mi colpisce in pieno volto, svegliandomi completamente.

Walt mi vede e i suoi occhi parlano chiaro: è avvilito!

Ciò può voler dire solo una cosa...

Mi viene incontro per spiegarmi:

- Hey amico! Ascolta... non è colpa mia giuro!

- Ti avevo chiesto una cazzo di notte Walt!

- Si, lo so! Ti chiedo scusa per questo, ma...


Mi sto innervosendo e il mio amico cerca di scusarsi gesticolando.

- ... eravamo al pub, abbiamo bevuto un po' e quando ho chiesto ad Andrew se potevo restare da lui per questa notte Ethan ha sentito e ha iniziato a sfottermi. Non potevo starmene zitto e mi sono lasciato scappare il fatto che avevi casa libera. Lo so che mi avevi chiesto più libertà in casa per questa notte...


Sottolinea queste ultime parole, mimando delle virgolette con le mani.

- In men che non si dica ci siamo ritrovati qui, senza possibilità di convincerli a cambiare idea. Sai perfettamente che non è facile farli ragionare in questo stato...


Sposto lo sguardo da lui verso la piscina, dove nel frattempo Niel si è già tuffato. Mi accorgo che Nikki è in un angolo seduta da sola e questo vuol dire che ha discusso con Ethan e credo anche si sapere il motivo, sicuramente avrà cercato di convincerlo a non venire qui in questo modo senza avvisarmi.

Mi avvicino al bordo della piscina e finalmente quei tre si accorgono di me.

- Oh, oh... sembra arrabbiato...


Vivian cerca di nascondere con una mano il sorriso che le scappa non appena mi vede, lasciando l'altra mano libera per indicarmi.

Ethan si gira buttando gli occhi al cielo.

- Che c'è Davis? Hai casa libera e non inviti i tuoi amici a stare in questa meraviglia?


Si allarga in acqua abbassando la testa, continuando a restare a galla.

-Pessima mossa Ethan...

- Oh andiamo! Non fare il burbero. Era tanto che il tuo vecchio non ti lasciava casa libera.


Anche se non le sto guardando, so perfettamente che le mie nocche stanno diventando bianche, ma non posso dare libero sfogo alla mia rabbia perché sono più che sicuro che Marcie, oltre quei vetri oscurati delle finestre, sta guardando tutta questa scena.

- Esci da quella maledetta piscina! Dobbiamo parlare... subito...

- Ok, ok...


Solleva le braccia a mo' di resa e inizia a nuotare verso il bordo per uscire dall'acqua.

Una volta fuori, mi si piazza davanti, ma sa perfettamente che la sua altezza non mi fa minimamente paura. Cerco di domare ogni mio istinto sperando che le mie parole lo convincano a girare alla larga e andar via, ma qualcuno poggia una mano sulla mia spalla e subito i muscoli del mio corpo si rilassano senza alcuna mia volontà.

Albachiara 2Where stories live. Discover now