11. "Non so, ma sento che accade, e mi tormento."

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Nel corso dei suoi sette anni ad Hogwarts, Rose Weasley non era mai mancata all'appuntamento quotidiano con il tavolo di Grifondoro in Sala Grande per fare qualche compito o semplicemente leggere un libro.
Solo al quarto anno mancò l'appuntamento – causa una febbre lancinante che l'aveva costretta a letto – e si era sentita talmente in colpa che il giorno dopo era rimasta sveglia a recuperare le lezioni perse fino a tarda notte.
Colpa dei geni Granger, sicuramente.
Di solito era anche accompagnata da qualcuno dei suoi centomila cugini sparsi per le quattro Case – chi perché voleva copiare da lei, chi perché davvero ne approfittava per studiare – ma quel particolare giorno Rose era seduta da sola a cercare di buttare giù qualche riga sulla pozione Obtempera, con l'obiettivo di ritrovarsi per le mani un Oltre Ogni Previsione.
Del resto era sempre stata estremamente brillante in Pozioni – con grande orgoglio di sua madre e molto meno di suo padre – e non avrebbe certo rinunciato alla sua media impeccabile.

Se solo avesse alzato lo sguardo dalla sua pergamena, avrebbe certamente notato una figura familiare alzarsi dal tavolo di Serpeverde e raggiungerla, o forse più banalmente il famoso Leonard Peakes seduto qualche posto più alla sua destra, ma la Grifondoro era più che concentrata su quella frase che stava rileggendo ripetutamente da cinque minuti e niente l'avrebbe fatta desistere dal suo piano di studio. O forse no.

« Rosie, Rosie... finalmente ti becco da sola, mia cara cugina preferita!» Disse con tono amichevole Albus Severus Potter, costringendo inevitabilmente la ragazza ad alzare gli occhi dai libri.
« Oh, Albus, lo dici a tutti non è così?» Rispose tranquillamente Rose, consapevole che oramai avrebbe potuto chiudere il libro che aveva davanti e dire addio alla sua materia preferita.
« Certamente. Ma non dirlo a tuo fratello, è davvero convinto di essere lui il preferito!» La Grifondoro si lasciò sfuggire dalle labbra uno sbuffo divertito, mentre il ragazzo si accomodò bellamente nella seduta di fronte alla sua.
« Allora, Rosellina... mi dicono che anche tu sei finalmente cascata per il fascino dei Serpeverde!» Avrebbe dovuto sapere che se suo cugino Albus l'aveva interrotta in modo così plateale era perché ne voleva trarre una qualche sorta di guadagno.
E il gossip per Albus Severus Potter era il premio più succulento di tutti.

« No, ti prego, anche tu no. Dovresti sapere meglio di chiunque altro che quelle su Malfoy sono tutte bugie!» Si affrettò a dire la ragazza, mettendo le mani avanti prima che la mente estremamente maliziosa del ragazzo potesse partire per la tangente.

Chiaramente Albus sapeva che quelle erano tutte bugie.
D'altra parte era stato lui l'unico testimone del primo incontro tra Rose e Scorpius, quando – in partenza per il loro primo anno ad Hogwarts – Rose si era rifiutata di stare nello stesso scompartimento del treno dove stava il ragazzino biondo che sarebbe di lì a poco finito a Serpeverde.
Eppure, nonostante fosse a conoscenza che qualsiasi notizia in quella scuola faceva gossip, Albus non si era potuto trattenere dall'andare a sentire la versione della diretta interessata.

Specialmente se Scorpius Malfoy, seduto prima al tavolo di Serpeverde affianco a lui, non provava nemmeno a nascondere di stare bellamente fissando sua cugina fare i compiti – ma questo non l'avrebbe di certo detto a Rose.
Il giovane Potter aveva in un primo momento pensato che il tutto avesse assunto una piega alquanto inquietante – e se Scorpius avesse avuto in programma di ucciderla? – ma poi, quando realizzò che vi erano numerosi testimoni oculari che avevano davvero visto i due assieme ad Hogsmeade, non riuscì a fermare il suo cervello dall'immaginare gli scenari più svariati.
Ed eccolo che si era ritrovato davanti a sua cugina, pronto a spremerle fino all'ultima informazione.

« Oh, andiamo! Pensavi davvero di uscire con il bel Malfoy senza che io non lo venissi a sapere? Sinceramente sono anche abbastanza deluso che non sia stata tu a dirmelo per prima!» Albus scosse la testa con decisione, quasi a voler palesare la sua tanto decantata delusione.
« Se te l'avessi detto mi avresti solo presa in giro!» Si difese prontamente la ragazza.
« Ah, vero.» Le poté solo dare ragione il Serpeverde.
Come avrebbe fatto d'altronde a non rinfacciarlo a sua cugina Rose? Proprio lei, che per anni era andata a urlare a tutto il Mondo Magico quanto odiava Scorpius Malfoy?

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