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Era finalmente arrivato il sabato tanto atteso da tutta Hogwarts. Gli studenti, dal terzo anno in su, erano tutti in fila e mancavano le ultime persone alla quale dovevano aggiungersi.

Gazza finì di controllare gli ultimi permessi di alcuni ragazzini Corvonero e si aggiunsero alla fila. A circa metà di essa si trovava Harry con Ron, Hemione, Ginny e Cho. Erano tutti tranquilli tranne Harry, che non faceva che ripensare al giorno prima. Si sentiva un po' tradito, ma continuava a consolarsi col fatto che quell'appuntamento ai Tre Manici di Scopa era solo tra amici.

*****

Arrivati a Hogsmeade Ginny e Cho andarono per conto loro; Ron e Hermione erano indecisi se stare da soli o restare con Harry, ma alla fine con le infinite minacce da parte sua andarono, lasciandolo solo.
Harry decise di andare a Mielandia come prima cosa. Entrò nel negozio, e come ogni volta restava stupefatto dall'immensa quantità di scaffali pieni di dolci e caramelle.
Si ricordò che era fin troppo che non mangiava delle Gelatine Tuttigusti+1, quindi prese un sacchetto e lo riempì. Prese anche qualche caramella mou, una penna d'oca di zucchero caramellato e una barretta di cioccolato, alla quale ogni volta che mangiavi un pezzetto acquisiva un sapore diverso. Infine pagò e uscì.

Harry stava camminando, quando alzò lo sguardo e notò l'ufficio postale. Quel luogo era di solito molto affollato poiché la scena di centinaia di gufi, civette, barbagianni, allocchi che partono e tornano per consegnare lettere e pacchi è incredibile. Harry decise di entrarvi, ma non c'erano tantissime persone. Notò una civetta delle nevi che gli fece ricordare la povera Edvige. Quanto gli mancava. Era l'unica compagnia che aveva dai Dursley, ed era stata uccisa. Preso da un impulso chiese, a un impiegato non troppo giovane, dove potesse trovare un gufo.

-Beh ragazzo, io conosco un certo tipo qua ad Hogsmeade che vende allocchi. Se non sbaglio fuori c'è un manifesto e appena prendi un biglietto da visita ti ritrovi catapultato nel suo negozio. Se ti sbrighi forse ne è rimasto qualcuno.- disse l'uomo.

Harry lo ringraziò e corse fuori. Trovò il manifesto e si affrettò a prendere un biglietto da visita, ma prima che potesse staccarlo sentì la stessa sensazione che si prova a prendere una passaporta e si ritrovò in un piccolo negozio.
Non vi era mai entrato e notò subito numerose gabbie vuote. Solo alcune erano abitate. Si avviò verso il bancone e lì trovò un omino molto basso, reso più alto da due grossi scatoloni di biscotti gufici.
Prima che Harry potesse aprire bocca, l'uomo disse:

-Credo tu sia qui per i miei allocchi, ragazzo. Beh sei fortunato! Mi è rimasto l'ultimo! Vieni con me ti faccio vedere. È dietro quella porta.-

Harry seguì l'uomo ed entrò nella porta. Anche là dentro c'erano gabbie vuote e non. L'uomo dalla piccola statura si fermò davanti a una grande gabbia con il volatile più possente che Harry avesse mai visto e restò a bocca aperta.

-No, ragazzo. Quello davanti a me non può essere tuo. È un gufo reale che ho riservato per Rubeus Hagrid, credo tu lo conosca. Comunque... aspetta che sposto la gabbia... ecco è questo!-

Quando la gabbia fu spostata Harry vide un piccolo allocco. Era l'uccellino più adorabile che Harry avesse mai visto.

-È ancora piccolo, per questo nessuno l'ha ancora preso. Tutti li cercano già addestrati. Potresti chiedere a Hagrid se può aiutarti. Ti faccio anche uno sconto! Se non lo vendo non ho abbastanza gabbie per prendere altri gufi. Allora lo prendi?-

-Beh sì. È tanto che voglio un po' di compagnia.- disse Harry

-Bene! Perfetto! Stupendo! Allora fanno 20 galeoni. Lo prendi adesso o quando passa il buon vecchio Hagrid lo do a lui?-

Strano, ma vero DRARRYDonde viven las historias. Descúbrelo ahora