17.🌹

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Una settimana è passata, finalmente. È stata una tortura. A New York, rinchiusa in casa come una detenuta.

Per di più ha chiesto a Michael di fare solo la mattina questa settimana per tenermi d'occhio il pomeriggio, quando non ero a scuola.

Recupererà le ore perse.

Quando me l'ha detto non volevo crederci. Mi ha dato l'impressione che non si fida più di me e questo mi fa male. Lo sa che ho sempre accettato le punizioni, anche se non ero d'accordo.

Il nostro rapporto si sta inclinando, ho paura di quello che potrebbe succederci.

Ci è capitato di litigare prima, ma dopo un paio d'ore eravamo come prima. Lei è la persona più importante della mia vita. E l'idea di perderla mi attanaglia le viscere.

Ho finalmente recuperato il mio cellulare, ovviamente pieno di notifiche e messaggi dei vari gruppi Whatsapp ricevuti durante questa settimana.

Adesso sono a scuola e sto cercando di seguire la lezione di italiano, ma sono veramente sovrappensiero.

Oltre alla questione di mia zia ci si mette anche il fatto che non riesco a non pensare alle labbra di Kyle. Quei baci che ci siamo scambiati, ormai settimane fa, sono sempre nella mia mente e non vogliono andarsene. 

Quei baci mi hanno fatto tremare le gambe, non so dire con certezza se perché era la prima volta che baciavo qualcuno, o perché ho baciato proprio lui, o per come mi ha baciata. Mi è sembrato di stare in un film, anche se eravamo nel bagno della palestra della scuola.

Non so se provo qualcosa per il ragazzo tatuato che ora sta seduto accanto a me e sta prendendo appunti. Non sono neanche riuscita a parlarne con le altre e con mia zia, beh, sapete la situazione.

"Signorina Rossi, mi sta ascoltando?" sento dire ad un certo punto. Alzo lo sguardo verso la professoressa, colta in flagrante. 

"No, mi scusi Miss Marino" ammetto nella mia lingua madre, arrossendo. Questo è l'unico momento in cui posso liberamente parlare la mia lingua, oltre alcune volte quando sono con Kyle o con Diane. 

"Capisco che è la sua lingua quindi alcune cose potrebbero risultare noiose, ma la prego di prestare attenzione" mi incita, poi riprende il suo discorso su un autore di cui non ricordo il nome.

"Ti presto gli appunti, dopo?" mi chiede Kyle sottovoce.

"Ti adoro" rispondo facendolo ridacchiare. Meglio se sto attenta.

La lezione finisce in fretta, così come la giornata scolastica e, una volta uscita fuori dall'edificio, con il casco in mano, mi dirigo verso Kyle che sta salendo sulla moto.

Mi avvicino, ma vedo che viene raggiunto da Harper, stavolta senza Cindy. Non sento ciò che dicono, ma ad un certo punto vedo lei appoggiare una mano sul petto tonico del mio amico.

Una morsa allo stomaco. Che cosa sto provando? È gelosia? Non sono mai stata gelosa di qualcosa, figuriamoci di qualcuno.

No, io non sono gelosa.

Le mie gambe scattano senza il mio consenso e raggiungo velocemente i due.

"Hey" sorrido a Kyle, ignorando Harper.

"Hey baby" mi saluta di rimando sporgendosi verso di me e dandomi un bacio sulla guancia, un po' troppo vicino alle labbra, a mio parere.

Sento di nuovo una strana sensazione allo stomaco, ma questa volta è piacevole.

"Andiamo?" chiedo mettendo il casco e salgo sulla moto.

"Kyle, allora, ci sarai stasera?" squittisce la ragazza di fronte a noi e io alzo gli occhi al cielo. Non poteva continuare a stare zitta?

Come inchiostro sulla pelleWhere stories live. Discover now