"Ti Rivendico Come Mio"

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-V…Voldemort, -disse il biondo, raccogliendo quel poco di coraggio utile a pronunciare quel nome.

-Che ti ha fato quel bastardo Draco? – prese ad urlare il moro, facendo scoppiare qualche lampadina nella stanza.

-Non arrabbiarti…. Harry ti prego io non volevo, te lo giuro. –disse disperato Draco, piangendo. 
Harry notò come il corpo del ragazzo stava iniziando a tremare.

– Draco dobbiamo chiamare Blaise. – disse Harry riprendendo lucidità.
L’Auror con molta fatica riuscì a staccarsi dal ragazzo, il quale si era arpionato ai suoi pantaloni.

-Dove vai? Non lasciarmi ti prego. –disse preoccupato Draco, vedendo il suo uomo allontanarsi.

– Tranquillo piccolo, non ti lascio, vado a chiamare Blaise. –Disse il moro aprendo il camino con un movimento del polso.

Dopo vari minuti Blaise apparve dal camino preoccupato.

–Harry! Harry che succede? – 

-Blaise siamo in salotto vieni – disse ad alta voce Harry.

-Oddio Ragazzi, ma che è successo – disse il medimago, vedendo Draco rannicchiato in un angolo tremante e Harry che cercava in tutti i modi di calmarlo.

-Blaise aiutami credo abbia avuto una crisi, ci stavamo baciando, quando ha iniziato a sparare frasi sconnesse, riducendosi in questo stato. – disse Harry, mostrandogli Draco.

-Per prima cosa portiamolo in camera e poi vediamo sul da farsi. –disse il moro, aiutando l’Auror a sorreggere il biondo.
Con la smaterializzazione congiunta arrivarono in camera in un battito di ciglia.
Posizionato Draco sul letto Blaise iniziò a mormorare incantesimi di rutine sul corpo del biondo.
Harry lo guardava preoccupato.

-Potter ascoltami bene, hai un pensatoio a portata di mano? – chiese Blaise, ridestando l’Auror dai suoi pensieri.

– Si Blaise – rispose Harry, facendo apparire il suo pensatoio personale.

-Bene ora dobbiamo prelevare il ricordo di Draco, di quella notte. Dalla sua memoria- disse serio Blaise notando l’Auror confuso.

– Quale ricordo dobbiamo prelevare? - chiese innocentemente Harry .
A quelle parole Draco spalancò gli occhi volgendoli all’amico, intimandogli con una muta richiesta, di non andare oltre, naturalmente senza successo.

-Quello di quando il signore oscuro ha tentato di violarlo. – disse preoccupato Blaise non prestando attenzione a Draco.

-Lui ha fatto cosa??????? –prese ad urlare Harry.

-Non lo sapevi … Tu sai Chi ha tentato invano di violentare Draco sette anni fa, senza successo, ma questo lo ha turbato molto – spiegò il moro.

-Ma allora perché mi ha chiesto di prenderlo? – domandò Harry confuso.

–Idiota! Dray si è innamorato di te e probabilmente si sentiva sporco per come era stato toccato in precedenza da Voldemort. –disse adirato Blaise.

-Capisco. Allora muoviamoci a prendere quel ricordo. –Disse Harry, avvicinando la bacchetta alla tempia di Draco.
-Amore ascolta, concentrati sul pensiero di quella notte, così che sia io che Blaise possiamo vederlo ed aiutarti. – sussurrò Harry, baciando la fronte del suo ragazzo, il quale dopo un cenno affermativo si concentrò fino a che Harry con la bacchetta non riuscì ad estrarre un sottile filo argentato.

Lo lasciarono defluire nel pensatoio, immergendosi successivamente:

“Harry e Blaise immersero la testa nel pensatoio venendo risucchiati.

Reagisci piccolo mio. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora