Sette

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Andy si addormentò quasi subito dopo essere arrivato nell'altra casa di Rye. Questa era più grande e lussuosa della precedente: sembrava un palazzo.
Brook aveva detto ad Andy di andare nella sua stanza, la terza porta del secondo piano. C'era un enorme letto a baldacchino; l'intera stanza era blu e davvero accogliente. Decisamente meglio di quella che aveva nell'altra casa.
Andy non riusciva a non pensare al ragazzo dagli occhi color nocciola, a quello che gli sarebbe potuto accadere.
Scivolò sotto alle coperte e si appisolò poco dopo.

Fu svegliato un paio d'ore dopo da un fracasso proveniente dal corridoio. Si sedette e si stropicciò gli occhi. Era Rye? Chi altro poteva essere!
Si alzò e aprì la porta. "Rye?" sussurrò quando vide una sagoma scura a pochi metri da lui.
"Perchè non stai dormendo?" chiese il moro avvicinandoglisi. Andy tirò un sospiro di sollievo quando lo vide in faccia: non aveva nemmeno un livido. Non sapeva cosa glielo stesse facendo fare, però alzò la mano e, timidamente, spostò alcuni ciuffi di capelli dagli occhi di Rye.
"Ero preoccupato per te..." sussurrò. Rye prese la mano di Andy e la spostò dalla sua faccia.

"Oh. Perfetto, io sto bene, quindi puoi tornare a dormire ora." disse e si incamminò, facendo correre Andy dietro di lui.
"Posso venire nella tua stanza? Ho paura." disse il biondo mordendosi nervosamente il labbro inferiore.
La luna splendeva, illuminando leggermente la notte; Rye non riusciva a pensare a nient'altro se non a quanto fosse bello il viso di Andy. "Perchè avresti paura?" ridacchiò amaramente.
Quando, però, gli occhi di Andy si riempirono di lacrime, alzò i suoi al cielo e disse: "Okay allora, ma solo una notte."

La stanza di Rye era sull'altro lato del corridoio. Era grande e con un letto matrimoniale.
Il moro si tolse la maglietta ed Andy non riusciva a smettere di fissarlo. Non avrebbe dovuto guardarlo così.
I ricordi degli ultimi due mesi affiorarono nella sua mente. Tutto quello che era successo quando lui era indifeso* e che non avrebbe dovuto lasciar succedere. Il suo respirò si destabilizzò, non riusciva a concentrarsi e tutto si fece sfocato quando le lacrime uscirono dai suoi occhi.

Rye si voltò per vedere Andy: era seduto sul letto con le ginocchia al petto, mentre piangeva. Il suo piccolo corpicino stava tremando davvero tanto e Rye si sedette di fronte a lui. "Cosa succede?" gli domandò senza ottenere una risposta. Andy apriva la bocca, ma non usciva alcun suono. Rye spalancò gli occhi. "Stai avendo un attacco di panico? Non so cosa fare, ne hai avuto uno prima d'ora? Andy?" Il biondo non riusciva a respirare, sentiva il petto così stretto; le lacrime scendevano imperterrite lungo le sue guance. Rye, allora, lo strinse in un abbraccio, facendolo piangere sulla sua spalla

"Va tutto bene. Ti prometto che nessuno ti farà del male finché sarai con me. Ti proteggerò. Sei al sicuro. Dai Andy, inspira, espira, senza fretta." Rye stava sussurrando e dopo qualche minuto Andy iniziò a calmarsi. Chiuse gli occhi, inspirò ed espirò lentamente: il suo corpo tremava ancora, ma non così tanto come prima. "Vedi? Va tutto bene." Rye sorrise e il minore si sdraiò dentro al letto, ancora vestito. "Vuoi cambiarti? Non ti guardo." sussurrò, ma Andy scosse leggermente la testa. Era esausto da ciò che era appena successo.
Gli capitava spesso da quando quella persona aveva iniziato a fargli quelle cose orribili, ma non aveva nessuno con cui parlarne.

Rye coprì il ragazzo di fianco a lui con una coperta e poi fece lo stesso per sé. "Ne parleremo domani, okay?" Andy annuì, ma non realizzò che l'altro non poteva vederlo. Erano circa le tre di notte ed era tutto scuro nella stanza. Dopo un po' Andy si addormentò e Rye lo strinse al suo petto, giusto per assicurarsi che nessuno glielo portasse via.

Forse non avrebbe funzionato comunque.

*Nell'originale era undressed e non aveva senso tradotto, quindi l'ho messo come l'ho interpretato io. Se qualcuno ne avesse colto il significato me lo dica plsss.

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Angolo autrice:
Sono blessata da questo capitolo aaaaaaaaaaaaaaa

Toy || Randy || ItalianWhere stories live. Discover now