Capitolo 17

931 55 17
                                    

Elsa's pov

"Ci litighi, t'incazzi. Ma sei consapevole che senza la tua migliore amica non puoi starci"-Elsa

In pizzeria c'era una folla immensa. Davvero c'erano tutte le probabilità che questa sera non saremmo tornati a casa prima di mezzanotte, se non prima delle due di notte. Mio fratello aveva avuto la brillante idea di andare a mangiare in una delle migliori pizzerie di Napoli-di cui non ricordo nemmeno il nome-per festeggiare un'altra vittoria; ma non pensavamo che fosse una delle migliori e quella con più folla. Per sederci al nostro tavolo dovevamo aspettare il cosiddetto numero e mancava ancora una ventina di persone, se non di più. Beh, il lato positivo era che potevamo stare tutti insieme come una volta: a tavola eravamo troppo impegnati a mangiare per scambiare quattro chiacchiere tra di noi, durante gli allenamenti non riuscivo a parlare coi ragazzi e il resto della giornata ero impegnata con Lorenzo Rizzi e sua sorella ad allenarmi, questo mi sembrava l'unico momento adatto.

"E così, la nostra piccola Elsa sta facendo breccia nel cuore del CR7. Eh?"dichiarò Federico, mentre la mia faccia divenne paonazza. Sapevo che ci avevano visti tutti-beh, non proprio tutti, ad esempio Paulo e Mattia erano andati in bagno-, ma ancora non ero abituata a ricevere queste attenzioni dai miei amici, specie se riguardavano il bacio tra me e Rinaldi.

"Leonardo,non sei per niente geloso? Non sembri nemmeno tu:sei tranquillo,più tranquillo di quando tua madre scoprì che eri stato espulso durante la partita Juventus-Fiorentina."ribattè Doug Costa, mentre io alzai per la milionesima volta gli occhi al cielo.

Ci mancava solo che tutta Napoli conoscesse la relazione tra me e il CR7. Sempre se ci fosse stata una relazione tra noi due e che non spuntasse Cris da un momento all'altro con la banalissima scusa del 'è stato tutto uno sbaglio, dimentichiamoci di tutto'. In caso contrario, lo avrei sicuramente ammazzato. Se c'era una cosa che odiavo era l'inganno: detestavo essere ingannata da amici che non meritavano la mia fiducia e il mio affetto. Rinaldi sembrava del tutto sincero quando mi stregava coi suoi baci, non vorrei pensare che fosse una presa per il culo e che lui mi considerasse un solo giocattolino per divertimento.

Leonardo, d'altro canto sembrava del tutto tranquillo e si avvicinò a me posandomi una mano sulla spalla, per poi dire testuali parole:"io sono tranquillissimo. Se proverà a farla soffrire, gli darò un calcio nelle palle talmente forte da farlo diventare sterile. Lo farò pentire di essere nato uomo."concluse il tutto sorridendo angelicamente.

Ci risiamo: Leonardo e la sua gelosia. Il ritorno. Quando imparerà a fidarsi di me una volta? Probabilmente mai.

"Sei leggermente inquietante, se fossi in te Elsa scapperei immediatamente. Vieni a casa mia, non te ne pentirai." Mario mosse le sopracciglia in modo buffo, facendo scoppiare a ridere tutti, tranne mio fratello che gli scoccò un'occhiata omicida.

"Tu provaci con la mia sorellina, e ti farò diventare sterile."annunciò mio fratello, mentre Mario lo fissò con finto timore e si dileguò.

Miralem uscì dalla pizzeria e sembrava soddisfatto. Si avvicinò a noi e con voce abbastanza alta:"È IL NOSTRO TURNO! FORZA, ANDIAMO A MANGIARE CHE STO MORENDO DI FAME!"

"Vieni Leo, Vieni anche tu sorellina di Leonardo."

"Mi chiamo Elsa, porca puttana!" sbottai più incazzata. Possibile che si diverta a prendermi per il culo non chiamandomi per nome? Eppure non avevo un nome così complicato, quattro fottute lettere E-L-S-A.


Due Battiti Cardiaci In Un Cuoreजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें