Capitolo 30

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Elsa's pov

"Ti odierei se mi dicessi 'ti amo' e non è vero. Ti amerei se solo fossi un pò più sincero."
-Elsa

Eravamo bloccati nel traffico, dannazione. Ero certa che da lì no ne saremmo usciti più. Tutta colpa mia e del mio stupido ritardo, e anche dell'esibizione stratosferica di Leonardo sotto la doccia, altrimenti a quest'ora saremmo già sul campo. Bruno sembrava davvero arrabbiato, mentre Marchetti non proferiva parola con nessuno ed era impegnato a leggere i giornali: notizie sportive che riguardassero la nostra squadra o altre.

Invece i ragazzi sembravano davvero stanchi, non fisicamente ma psicologicamente, non sembravano entusiasti di questa partita; tranne Paulo e mio fratello che cercavano in tutti i modi di sollevare loro il morale facendo battutine alquanto stupide o cantando vecchi ritornelli.
Peccato che nemmeno io fossi dell'umore giusto per divertirmi con loro, il litigio con Rita continuava a lasciarmi un magone d'angoscia nella mia mente.

Avevo sbagliato, ma non poteva farmene una colpa, tutti sbagliamo, ma questa sciocchezza si poteva ancora risolvere se solo non mi avesse annunciato dell'arrivo di un bebè, il che aveva definitivamente spezzato la nostra amicizia. La colpa era un pò di entrambe: mia perché non mi ero fatta viva per un mese a causa dei numerosi casini in cui mi ero cacciata e sua perché era troppo cocciuta per ascoltarmi. Questo lato del suo carattere era sempre stato un problema per la nostra amicizia, non ascoltava mai i miei consigli-raramente mi dava ragione- e se si cacciava in qualche guaio, tendeva a sbrigarsela da sola.

Fatto sta che entrambe avevamo caratteri davvero difficili per riuscire a fare pace e tornare amiche come prima: io ero quella che cercava di ricucire lo strappo, mentre Rita lo lasciava così com'ero, ormai non c'era soluzione.
Leonardo sapeva come mi sentissi, eppure non poteva comprendere a pieno un'amicizia rotta, sarà perché lui non avrà mai avuto questi problemi. I ragazzi rispetto a noi ragazze sono leggermente più diversi, non spettegolano, non usano gli amici, per loro le prese in giro sono divertenti mentre per una ragazza è una tragedia, e soprattutto ligitano per poi far pace facilmente, mentre per una ragazza possono passare anni e anni.

"Sapete qual è il colmo per un sindaco?"chiese tutto a un tratto Leonardo, mentre io alzai gli occhi al cielo appresso a Ronaldo, l'unico che rideva come un matto era Paulo.

"Avere una moglie con il culo fuori dal comune!"esclamò la Joya, per poi scoppiare a ridere come un tricheco asmatico insieme a Leonardo; il resto dei ragazzi continuavano a protestare con il mister per convincerlo a fare ai due ragazzi 10 giri di campo per l'allenamento di domani.

"Smettetela di stressarmi! Siamo già in ritardo a causa del traffico, e adesso vi ci mettete pure voi...PUTTANAH MAIALAH!"sbottò l'allenatore della Juve, già arrabbiato di suo per l'imminente ritardo causato del traffico, non avrebbero nemmeno avuto il tempo per riscaldarsi, sarebbero entrati direttamente in campo.

Un braccio accarezzò la mia schiena, mi voltai e notai il volto sorridente del CR7, lo baciai subito, mentre notai in lui una certa titubanza. Da un paio di giorni lo vedevo un pò distaccato, freddo, sembrava davvero preoccupato. Eppure non avevo avuto il tempo di domandargli cosa avesse, ero presa dagli sbalzi d'umore di Lorenzo e dal litigio con Rita. Ma adesso che eravamo bloccati nel traffico e avevamo un pò di tempo per noi due, ne avrei approfittato subito per cogliere la palla in balzo.

"Cos'hai?"chiesi tutto a un tratto, mentre il suo sguardo si fece più interrogativo.

"Che intendi?"chiese, provando a fare il finto tonto; ma dalla sua faccia intuii che aveva già capito qualcosa, eppure non voleva parlarne. Beh, l'avrei costretto in ogni caso a parlare.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora