Ecco un nuovo giorno che avresti passato a pedinare quel ragazzo. Ragazzo che se ne fregava della gente e di quello che pensava, ragazzo che non ci pensava due volte per mandare a qual paese qualcuno, e che non aveva problemi a fare a botte. Quel ragazzo di cui, dopo due mesi che gli stavi dietro su richiesta di tuo padre, ti stavi lentamente innamorando. Quel suo modo ribelle di dava una certa forza, ed è quello che cercavi da anni. La forza per lottare contro il volere di tuo padre, un'uomo egoista come lui non dovrebbe esistere a parer tuo. Tutto di lui di dava sui nervi, e la sua sete di potere lo avrebbe portato sicuramente in fondo ad un burrone (è stata la sete di potere a farlo cadere dal burrone, o l'hai buttato tu?)
Mentre pensavi alla 'splendida' giornata che ti aspettava senti bussare alla porta. Ti alzi dal letto, dove eri seduta, e vai ad aprire la porta. Lì fuori non trovi nessuno, giri la testa da una parte all'altra per controllare il corridoio, ma era vuoto. Credendo che fosse uno scherzo, di cattivo gusto per giunta, decidi di chiudere la porta, ma per terra vedi un foglio bianco. ti chini per prenderlo, e rientri in camera. Ti siedi sulla sedia della scrivania e inizi a leggere quella che sembrava una lettera di solo una riga:
vediamoci fra un'ora al campo al fiume
Credevi di sapere chi te l'aveva mandato, corri subito in bagno e ti fai una doccia veloce. Prendi un paio di pantaloncini, visto il caldo che faceva, e una maglietta a maniche corte e ti cambi. Una volta asciugata di poco i capelli, li lasci liberi in modo che si asciugano del tutto. Ti metti le scarpe e corri al campo al fiume appena in tempo. Come pensavi il mandante della lettera non era altro che il tuo migliore amico David Samford. Stava facendo dei tiri in porta, tutti tiri che c'entravano con i pinguini, ovviamente. Gli corri incontro salutandolo, lui si gira e ti sorride. Eri felice che lui fosse il tuo migliore amico, avevi parlato solo a lui di tuo padre, e gli avevi detto anche chi era. anche se non l'aveva presa subito bene ha, poi, promesso di non dirlo a nessuno.
"Di che volevi parlarmi?"
"Chi ti ha detto che volevo parlarti? Io ho solo detto di vederci al campo!" ti dice con innocenza.
"David... mi hai fatto venire qui di corsa, è ovvio che c'è qualcosa che devi dirmi!"" gli rispondi tu co fare ovvio.
"Ok.. è vero..mi hai beccato. Eh eh eh" ridacchia lui per poi diventare all'improvviso serio"Si tratta di Stonewall! È diventato strano, non vorrei c'entrasse tuo padre." tu non riesci a capire, ti sembra sempre normale, non l'hai visto diverso.
"Da quanto è diventato strano?"
"emh..."si mette una mano sul mente e inizia a pensare "Pressappoco un paio di mesi" quindi da quando vi siete incontrati la prima volta e hai iniziato a seguirlo!
"Grazie per avermelo detto!" rispondi e senza dire altro corri verso l'edificio da cui eri uscita neanche venti minuti prima. Mentre corri ripensi alle parole del tuo migliore amico. Possibile che prova gli stessi sentimenti che provi tu? Ma lui ti ha visto solo una volta! Possibile che si sia sempre accorto di quando lo seguivi? Pensavi a questo quando senti un gemito soffocato provenire da un vicolo in fondo alla strada. Ti avvicini con passo felpato (Sirius?) verso il vicolo. Lì vedi quello che non avresti mai voluto vedere: dei ragazzi poco più grandi di te se la stavano prendendo con una ragazzo, i vestiti sporchi di terra, la bocca coperta dal braccio i uno dei ragazzi per evitare che attirasse gente con le sue probabili urla di dolore, il piccolo ciuffo castano che gli ricadeva sulla faccia, mentre dei rivoli di sangue gli usciva da un taglio alla fronte. In pratica erano tre contro uno, di cui due lo picchiavano senza pietà e uno lo teneva fermo. Anche loro erano messi abbastanza male, il che stava a significare che il castano a provato a difendersi alla bell'e meglio. Resti immobile a guardare il ragazzo che veniva pestato fino a che non vedi che con un colpo assestato alle costole lo fa piegare in due senza più aria, delle piccole lacrime si vanno a formare ai lati deli occhi, le iridi verde sporco del ragazzo si stavano appannando piano piano. Decidi di intervenire.
"FERMI!" urli contro di loro "LASCIATELO STARE!" continui. Questi, con un ghigno, fanno quello che dici lasciando in ragazzo dolorante a terra e andando via soddisfatti. Corri da Caleb che, malconcio, si teneva a fatica sui gomiti.
"Caleb! Caleb stai bene?" gli chiedi, una certa ansia prende il sopravvento.
"Che razza di domande fai? Sono appena stato picchiato, ti pare che possa stare bene?"
"Effettivamente...vieni ti porto all'ospedale" gli dici cercando di tirarlo su.
"Non c'è bisogno dell'ospedale." ti dice subito.
"ok ok... Però hai bisogno di disinfettare i tagli, quindi vieni in camera mia così ti posso disinfettare!" dici con aria da superiore. lui sbuffa scocciato e ti segue fino all'edificio e poi alla tua camera. Lo fai sedere sul letto e vai in bagno a prendere il disinfettante. Tempo di ritornare in camera che lo trovi addormentato, con la testa sul cuscino e la bocca socchiusa. Sorridi intenerita e piano piano gli disinfetti i tagli. Una volta finito gli sposti di poco il ciuffo e gli posi un bacio sulla fronte. E gli sussurri piano.
Come se ti avesse sentito, un sorriso lieve spunta dalle sue labbra. Un vero sorriso, il primo dei tanti che ti mostrerà.
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Ed ecco il continuo!!! ma quanto è kawaii Caleb??
bene io vi saluto
ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

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Inazuma Eleven/Go/Chrono Stone/Galaxy X Reader {CONCLUSA}
Short StoryHai sempre avuto "una" crush in Inazuma? Ecco qui! Chi non è interessato può benissimo ignorare questa raccolta :3 ATTENZIONE! Lemon alla fine. {S T O R I A C O N C L U S A}