La luce del sole che entrava dall'unica fessura delle tende della finestra ti fece aprire lentamente gli occhi. Sbadigliasti e ti stiracchiasti rumorosamente. Ti ritrovasti, poi, a cercare con lo sguardo assonnato la sveglia. Quella mostrava le 7:10. Spostasti le coperte e, sempre sbadigliando, ti avvicinasti al calendario. Una scritta cerchiata prese tutta la tua attenzione: Primo Giorno.
I tuoi occhi si spalancano e tutto il sonno che avevi in corpo si dissolse, avevi solo agitazione, eccitazione e felicità. La tua nuova scuola, la prestigiosa Yuuei. Corsi in bagno a cambiarti con la divisa della scuola: una gonna verde scuro abbinata ad una camicia bianca con sopra una cravatta rossa e una giacca grigia. Dopo aver constatato che la gonna era troppo corta per i tuoi gusti, scendesti a fare colazione. Dopodiché salutasti tua madre e corsi sulla strada che ti avrebbe portato alla scuola per hero. Non vedevi l'ora di incontrare i tuoi nuovi compagni di classe e vedere le diverse Unicità che esistono. Sorridesti e, tra un pensiero e l'altro, arrivasti davanti al cancello di ferro che racchiudeva il giardino dell'edificio da dove escono i più famosi eroi della storia. Entrasti nella scuola e percorresti il corridoio fino ad arrivare alla tua classe, la 1A. Prendesti un bel respiro ed entrasti. Quello che ti ritrovasti davanti fu il caos più totale: un ragazzo dalla testa rasata per metà tranne per un ciuffo castano a striature bianche urlava insulti e stava seduto sul banco con i piedi sul tavolo. Un altro ragazzo dai rasta, con degli occhialini addosso gli ripeteva di smetterla e di scendere dal tavolo. Tra gli altri c'era chi dava man forte al rasta, chi li fissava, chi rideva e chi se ne fregava altamente. Nell'ultima categoria c'era un ragazzo che catturò la tua attenzione. Era scuro di carnagione, quel tanto che bastava per mettere in risalto i capelli biondo platino tenuti su da un bel po' di gel e gli occhi color mandorla che fissavano il chaos con fare annoiato. Alla tua entrata si girò a guardarti, così come tutti gli altri. Sentendoti abbastanza a disagio, fai per presentarti, quando una voce dietro di te i fa girare di scatto. La classe piombò nel silenzio.
"Ci ho messo ben sette secondi per farvi tacere. Il tempo è prezioso, imparate a non sprecarlo." Un uomo alto nella media, con i capelli color lilla ordinati, con un ciuffo che gli copriva un occhio, guardava gli studenti con aria da superiore. "Mettetevi seduti, svelti" Tutti si sedettero velocemente e tu trovasti un posto proprio vicino al biondo, che ancora ti osservava. Quando il professore stava per presentarsi, qualcuno bussò alla porta e un ragazzo dai capelli castani, tenuti da una fascia, ne fece capolino.
"Bu-Buongiorno. Posso entrare?" Il professore lo guardò scrutò, tanto che il ragazzo rabbrividì sotto al suo sguardo. Poi l'adulto gli fece segno di sedersi al posto dietro il punk, che digrigno i denti. Appena il ragazzo si sedette, l'uomo riuscì a presentarsi.
"Io sono Kudou Michiya. E sono il vostro coordinatore di classe."
La giornata passò nel più semplice dei modi. Partì con una prova dei poteri di tutti, poi ci furono le materie basilari, quelle che ci sono in tutte le scuole: italiano, inglese, matematica... Si, eravate lì per diventare eroi, ma non dovevate dimenticare le altre cose. Durante tutto il giorno ti sentisti osservata, ma non diedi molto peso a quella sensazione. Prima che la campanella suonò, il professore dell'ultima ora, vi diede un progetto da fare a coppie.
"Sceglietele voi" questa era l'ultima cosa che vi aveva detto prima di andare via. Sbuffasti per poi raccogliere le tue cose. Pensavi già ad una scusa da usare per non aver fatto il progetto, quando una mano si poggiò delicatamente sulla tua spalla. Ti giri specchiandoti in due luminosi occhi color mandorla.
"T/C che ne dici di fare il progetto insieme?" il biondo che quella stessa mattina fissava il caos annoiato, era davanti a te, con ancora la mano sulla tua spalla.
"Va bene... non ricordo il tuo nome perdonami" il ragazzo ti sorrise.
"Non ti preoccupare. Mi chiamo Goenji Shuuya." tolse la mano dalla tua spalla e la mise davanti a te, aspettando che la prendessi.
"T/N T/C" sorridesti a tua volta.
"Allora alle 16 a casa mia. Se mi dai il tuo numero ti mando la posizione" annuisti e gli diedi il numero del cellulare, per poi correre a casa tua per prepararti: non potevi certo andare da lui con ancora la divisa della scuola. Dopo aver fatto un pranzo veloce, ti incamminasti per la strada. Casa sua era poco lontano dalla tua, ma ci avresti comunque messo una ventina di minuti. Minuti spesi a pensare neanche tu sai a cosa.
Una volta arrivata suonasti al campanello. La porta si aprì e dietro comparì una donnetta un poco bassa con dietro una bambina sorridente.
"Salve, sono una compagna di scuola di Goenji. Dobbiamo fare un progetto insieme" la donna ti sorrise.
"Certo, è in camera sua. in fondo al corridoio, terza porta a sinistra." la ringraziasti e ti avviasti per il corridoio. Una volta arrivata alla porta indicata bussasti tre volte. Il ragazzo ci mise poco ad aprire. Sorrise e ti invitò ad entrare e posare le cose.
"Bene, cominciamo con il progetto"
Skip time
Erano quasi due ore che lavoravate al progetto ed avevate quasi finito. Si sentì bussare. Subito pensasti che era la donna che si occupava della casa, constatato che in quelle due ore bussava per sapere se avevate bisogno di qualcosa, ma ti sbagliavi. Era un uomo sulla quarantina, i baffetti a spazzolino e i capelli grigi. Indossava uno smoking, segno che era appena tornato dal lavoro. L'uomo ti salutò freddamente e chiamò il figlio.
"Stiamo lavorando. Possiamo parlare dopo." rispose a tono il ragazzo. Il padre inarcò le sopracciglia, ma non disse niente. Solo uscì dalla stanza, richiudendo la porta, e se ne andò. Guardasti il ragazzo confusa. Lui sospirò guardando il foglio davanti a se.
"Mio padre non vuole che io diventi un hero. Preferirebbe che io studiassi per diventare dottore." annuisti dispiaciuta.
"Capisco... Ma tu... Cos'è che vuoi fare davvero?" lui alzò lo sguardo e ti guardò dritto negli occhi.
"Diventare il migliore eroe del mondo." disse con fermezza. Tu sorridesti
"Allora tuo padre capirà, prima o poi." lui ti sorrise, poi tornaste a finire il progetto.
Una volta finito era sera, così il ragazzo si offrì di riaccompagnarti, anche se gli avevi gentilmente detto che non ce ne era bisogno.
"Allora ti accompagno lo stesso" aveva risposto lui.
Durante il tragitto avete riso e scherzato, avete persino scoperto di avere delle passioni in comune.
Una volta arrivata davanti alla porta di casa tua ti girasti e gli sorridesti. Lo salutasti con un gesto della mano e facesti per girarti, quando lui ti prese per il braccio facendoti voltare quel poco che bastava per posarti un bacio sulla guancia.
"Grazie T/N" sorrise, per poi salutarti e incamminarsi per tornare a casa. Tu rimasi lì, impalata, con una mano sulla guancia. Sorridesti per l'ennesima volta ed entrasti a casa più felice che mai.

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Inazuma Eleven/Go/Chrono Stone/Galaxy X Reader {CONCLUSA}
Short StoryHai sempre avuto "una" crush in Inazuma? Ecco qui! Chi non è interessato può benissimo ignorare questa raccolta :3 ATTENZIONE! Lemon alla fine. {S T O R I A C O N C L U S A}