Chapter 5

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* questo capitolo tratterà maggiormente della vita personale di Taehyung

Taehyung sentí il cuore pensante all'invio di quel messaggio, "hey Kook, scusami ma non posso davvero fare le foto oggi, devo assolutamente portare a termine questo impegno che è saltato fuori all'improvviso. Possiamo trovarci domani?"
Non gli piaceva mancare agli incontri con Jungkook perché lo rendevano davvero felice, ma i suoi genitori avevano cercato così a lungo di spingerlo a vedere un terapista che alla fine si era deciso di andarci, giusto per farli felici.
"Taehyung, tesoro, sei pronto?" Chiese amorevolmente la madre prima di varcare la soglia, il figlio sospiró ma subito dopo annuí.

Taehyung si passó una mano tra i capelli arancio ruggine ormai scoloriti, prendendo un profondo respiro quando si dovette sedere di fonte al terapista, questo era una donna sulla trentina che indossava un lungo camice da medico, Taehyung sperava solo fosse simpatica. A quel punto sua madre lasció la stanza e il ragazzo stette zitto finché non fu lei a parlare: "ciao taehyung, come stai oggi?" Disse con un sorriso luminoso e alzando lo sguardo sul volto nervoso dell'altro. Taehyung esitó e poi scrisse qualcosa sul quaderno per poggiava sulle sue gambe.
"Sto bene e tu?"

"Sto bene grazie. Quindi, ho sentito dire che non parli, è corretto?" Chiese gentilmente sfogliando alcuni documenti organizzati in un raccoglitore che teneva in mano.
Il giovane di fronte annuí velocemente sistemandosi sulla sedia.
La dottoressa annuí lentamente osservando in modo attento Taehyung.
"Vorresti dirmi il motivo? O meglio, scrivermelo magari?" Chiese improvvisamente facendo irrigidire il paziente; infatti a Tae non piaceva spiegare alle persone perché aveva smesso di parlare.
L'ultima volta che aveva dovuto parlarne era stato due anni prima.
Il ragazzo scrisse velocemente sul suo quaderno che non gli piaceva molto doverne parlare; così la dottoressa non obbietto e propose di cambiare argomento, sorridendo innocentemente, cosa che fece sorridere anche Tae; gli faceva piacere che non l'avesse forzato.

Prima che lei potesse andare avanti, Taehyung
le mostró qualcosa che aveva scritto.
"Nella mia vita c'è un ragazzo. Penso che mi piaccia".
Parlarono per poco più di un ora ma Taehyung continuó a rifiutarsi di parlare del suo passato con lei.
Il ragazzo si ritrovò a sperare che Jungkook fosse lì con lui, lui non aveva mai provato a forzarlo per fargli parlare del passato, anche per questo lo apprezzava tanto.

Il giorno dopo sembró tornare tutto alla normalità, Jungkook era andato a casa di Tae per aiutarlo a tingere i capelli per la stagione estiva. Dopo la fine del servizio fotografico, la curiosità di Jungkook prese il sopravvento.
"Tae, uh- posso- posso chiederti una cosa?" Disse esitante il ragazzo, guardando attentamente Taehyung per scorgere la sua reazione. Questo annuí serenamente così Jungkook proseguì: "posso c- chiederti perché non- non parli mai? Non che questo mi dia fastidio eh, è S-solo curiosità..." Disse nervosamente, senza neanche osare guardare Taehyung mentre parlava.

L'interessato rimase in silenzio per un tempo che infinito prima di afferrare il suo quaderno e rispondere all'altro.
"Non mi piace molto parlare, ti prometto che te ne parlerò un giorno, okay?"
Jungkook lesse le parole e annuí in risposta, così Tae gli sorrise rassicurandolo.
Jungkook rispettava e capiva la risposta di taehyung, non l'avrebbe mai forzato su argomenti delicati; perfino lui aveva alcuni argomenti di cui non amava parlare, per cui sapeva benissimo come ci si poteva sentire.

Alla fine Jungkook disse a Tae che avrebbe dovuto tornare a casa per rifinire gli ultimi dettagli del progetto e , come al solito, Taehyung si offrì di accompagnarlo a casa, questa volta però accettò.
I due fecero praticamente l'intero tragitto in un silenzio piacevole, camminando l'uno accanto all'altro.
Dato che Taehyung aveva dimenticato il suo notebook a casa, indicó con un dito la cicatrice che l'altro aveva sulla guancia e inclinó la testa da un lato; inizialmente Jungkook risultó confuso.
"Ah, la mia cicatrice? Me la sono fatta a otto anni mentre giocavo in giardino con mio fratello minore" ridacchió subito dopo.
Quella risata aveva fatto bloccare per un secondo il cuore di Taehyung.

Quando arrivarono a casa di Jungkook, l'altro aspetto che Jungkook entrasse in casa prima di voltarsi e andarsene, prima di farlo sorrise ampiamente e salutó con la mano l'altro, che lo stava guardando dalla finestra. Taehyung fece un cuore con le dita a Jungkook il quale sorrise così tanto che perfino sua madre glie ne chiese il motivo.

*spazio autrice*
Eccovi un'altro capitolo di questa bellissima storia!!!

Mute|| taekookWhere stories live. Discover now