Prologo

244 16 19
                                    

La signora Patricia Cornwell, preside della Patreon High, scuola liceale famosa di Des Moines - capoluogo dello stato Iowa, una città sui duecento milioni di abitanti- era rinomata per il suo essere particolarmente lenta a ricevere i professori e soprattutto ad accettare di riceverne - questo, molto probabilmente, era dovuto alla sua voglia costante di relazioni amorose in giro per l'America e per la sua ossessiva fissazione per i corsetti antichi inglesi, i servizi da the e le parrucche- spacciando tale incapacità - anche pienamente detta mancanza di voglia- per faccende importanti da sbrigare, o almeno così diceva lei.
Per tale motivo, quando la novella professoressa di Filosofia, soprannominata Missis B dagli studenti per via della catenella argento che, appesa al suo collo magro - percorso da un evidente neo-, tintinnava ad ogni suo movimento, aveva detto di voler richiedere un incontro con la suddetta donna, molti dei colleghi la avevano guardata come una pazza con qualche rotella fuori posto.
Alcuni di loro le avevano consigliato calorosamente di lasciar perdere, altri le avevano domandato il perché di tale volere, ma la risposta di Missis B per entrambi i casi era stata un misto tra un lieve sorriso ed un alzare le spalle che decisamente non era stato per nulla comprensibile, ma che in realtà, se si conosceva la professoressa, sarebbe stato ovvio.
Missis B, una donna sui trentacinque -alta, a detta sua, un metro e uno sputo, perciò definitasi "una tap model" - era una tipetta estremamente determinata e aperta ad idee e novità di tutti i generi.
Fin da subito, nelle sue classi, si era distinta per un carattere carismatico ed amabile, ma in maniera particolare.
Sembrava difatti avere una passione per le cause perse e per i dilemmi -doveva possedere una vena piú che alquanto masochista per averla senza pentirsene minimamente- e questo era testimoniato dal motivo per cui ella voleva incontrare la preside della scuola.
Quale fosse questo motivo? Beh, molto semplice.
La Quarta F, una delle sezioni in cui Missis B insegnava, era spesso citata nei discorsi degli insegnanti per essere la classe peggiore della scuola: rumorosa, facile alle risse, tediosa, psicologicamente instabile, poco incline all'ordine e con rapporti con la supplenza che aveva del veramente comico.
Solo pochi alunni sembravano uscire dalla categoria di 'disgraziati' o 'pezzi di merda' che pendeva sulle teste dei presenti... Ma, appunto, erano così pochi che non sembravano neppure esistere quando si entrava nell'aula che i ragazzi occupavano.
Erano così pestiferi, come alunni, che un giorno, Missis B aveva trovato il muro con una particolarissima opera d'arte che aveva portato tutti alla sospensione per una settimana: la rappresentazione gigantesca e stilizzata di un fallo con la scritta 'tua madre succhia meglio', circondato da bottiglie di birra, vino e spumante, accompagnate da fazzoletti in ogni dove e briciole di cibo impossibile da identificare sparso ovunque.
Un altra volta era capitato che avessero ricoperto la sedia a rotelle dietro alla cattedra, la cosiddetta "sedia dei lord", nell'ora di matematica, con colla vinavil ed uno di quegli strambi palloncini che provocavano i suoni di delle scoregge, cosa che il prof non aveva notato per via dei suoi problemi di vista, finendo con il trasformare quell'ora in una vera e propria pagliacciata, ma in generale non vi era un ora scolastica che non risultasse un disastro tra commentini, risate, parolacce e molto altro.
Già, decisamente la Quarta F, classe della Patreon High, una scuola che prendeva alunni di ogni nazionalità e li metteva nella stessa classe per il progetto anti razzismo, aveva dimostrato di saper far partire un nervo -per non dire tutto il cervello- a quasi chiunque con le sue attività.
Ma, alt, sottolineiamo con tre righe quel quasi chiunque, anche perché, a quanto pareva Missis B ne era esclusa.
Non si sapeva quanta pazienza, tale donna, possedesse, ma decisamente non era poca.
Ed il desiderio folle che spingeva la professoressa a voler parlare con quella preside così poco presente era, strano ma vero, di portare quella classe, quella e solo quella classe, in gita per la durata di un mese.
Non era una cosa da chiunque, davvero, la professoressa aveva dovuto passare da insegnante ad insegnante per trovarne uno anche solo minimamente disposto ad accompagnarli in una simile scampagnata.
Lo aveva tirato fuori come un argomento ipotetico ed - in generale- i professori o si erano messi a ridere o le avevano chiesto dove avesse anche solo tirato fuori l'idea, pensandola ubriaca.
Alla fine, dopo aver parlato con tipo sette insegnanti, era riuscita a trovarne uno: quello di italiano, il quale era però un Francese sputato, con una R moscia così evidente che a volte sembrava si mangiasse le parole.
Era stato la sua ultima sponda tra le innumerevoli possibilità, ma proprio ultima-ultima, siccome il professore era... Beh, un Don Giovanni da strapazzo che ci provava con lei puntualmente ogni tre per due, puntando con le mani in posti parecchio spiacevoli.
Non avrebbe voluto ricorrere a tale metodo per portare in giro la sua classe, ma se era l'unico modo possibile, allora lo avrebbe accettato, ingoiando il proprio orgoglio.
Aveva utilizzato tutto il suo fascino, tutte le occhiate da cerbiatto e i movimenti di fianchi che le erano possibili -non era così brutta da dover esagerare con i tentativi- per quel che le aveva garantito il viaggio per il raggiungimento della preside, sorreggendo almeno una ventina di scartoffie.
Prima di poter entrare nel suo ufficio, ne aveva passate delle belle tra il traffico generale e l'aspettare -per più di due ore- la signora Cornwell -finendo col giocare a parole crociate su un giornalino che teneva sempre nella borsa nera, ma alla fine vi era riuscita.
L'obbiettivo era stato raggiunto.
Una volta entrata, il resto era venuto da sé.
Ci aveva messo davvero molto per convincerla, anche perché la signora sembrava quasi essersi divertita ad inventare pretesti o motivi per negare l'autorizzazione, tra il semplice fatto che i costi erano alti e, soprattutto, il dettaglio non trascurabile della 'classe peggiore dell'Istituto' , ma Missis B non aveva mollato la presa e si era portata a casa la vittoria, garantendo in cambio uno sviluppo positivo negli alunni e così, di seguito, la fama della scuola.

E così, il destino dei diciannove studenti di Quarta F era segnato.

*******

Spero vivamente che il prologo di questa storia, il quale precede "l'appello", vi sia piaciuto e che vi spinga a sbizzarrirvi con i caratteri dei personaggi.
Spero anche che vi siate innamorati di Missis B quanto lo sono io 😂
Il suo aspetto è, se ve lo state chiedendo... Questo

Non la ho descritta a pieno nell'aspetto, perché preferivo dare importanza al carattere

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Non la ho descritta a pieno nell'aspetto, perché preferivo dare importanza al carattere

E va beh, io sparisco, adesso. Al 17!

Solo Noi - Storia ad ocWhere stories live. Discover now