Abbuffarsi -giorno 1 parte 6

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- Okay, allora, recapitolando brevemente- fece Caroline - Queste sono le disposizioni delle camere che ci siamo dati.
Camera femminile uno: Hikari, Caterina e Ashley.
Camera femminile due:
Io, Hailey, April ed Axelle.
Camera femminile tre: Zoélie, Augusta e Jackie.
Parlando di camere maschili, invece... La prima é di Joshua, Seth e Lorenz.
La seconda di Christopher, Michael e Quentin.
La terza invece di Viktor, Xavier ed Eiji. -
-Perfetto, grazie mille Caroline- Missis B le sorrise, afferrando il foglio con l'elenco che la ragazza dai capelli verde acqua aveva appena letto, lanciando poi un occhiata alla propria, di stanza, tornando presto alla giovane.
-Questi invece sono i turni per lavare i piatti.- fece una pausa, prendendo a rovistare nella propria borsa a tracolla - Ci sono tre gruppi da sette, compresi me e Mr.Rouge.
Ho deciso di dare un nome ad ogni gruppo per comodità, così da non dover mettere un capitano o dover magari recapitolare daccapo tutti i nomi.
Il gruppo Carpe, con Quentin, Axelle, April, Eiji, Michael, Hikari e Lorenz.
Il gruppo Alici con me, Ashley, Xavier, Jackie, Joshua, Christopher e te, Caroline.
E per ultimo il gruppo Salmoni con Mr.Rouge, Zoélie, Caterina, Hailey, Seth, Augusta e Viktor. Andremo nell'ordine dato, a meno che non ci sia un qualche problema, ovviamente.
In quel caso prenderò una decisione su come sistemare definitivamente.
Così facendo, in teoria, sarà più rapido il lavoro e ci divertiremo magari un po' di più, oltre che se vi organizzate vi sarà sicuramente svolto un buon gioco di squadra-
-Perché ha scelto di dare ai gruppi i nomi di pesci?- chiese la giovane, accigliandosi, ma allo stesso tempo ridacchiando un poco.
-Perché da piccola guardavo un programma di nome A Tutto Reality, non so se lo conosci. Lo hai sentito nominare?-
-Sí... Quel programma dove alla fine si ottengono i soldi, ma che ha delle condizioni estreme...- rispose la giovane, annuendo appena.
-Bhe, lì, se ti ricordi, vi era un gruppo chiamato Le Carpe Assassine. Ho semplicemente scelto di togliere l'aggettivo e ho pensato ad altri nomi da dare. Per evitare litigi, li ho scelti basandomi su dei pesci- la donna si spostò dal punto della stanza in cui era, mettendosi in ginocchio ed aprendo una delle proprie valigie, lanciando uno sguardo frettoloso alla candela spenta lasciata su uno dei mobili affianco al suo letto - non vi era l'elettricità, ovviamente, come appunto aveva già spiegato agli studenti. -
Spostando lo sguardo, dunque, tornò a parlare a Caroline -Tra mezz' ora si pranza e le Carpe saranno i primi a mettersi all'opera. Il pomeriggio vi lascio liberi a sistemare ed esplorare un po'. Stasera lavorano le Alici per la cena. Domani partiremo con la nuova missione della giornata-
-La nuova missione?- se Caro prima era stata accigliata, in quel momento lo era anche di più, tanto da risultare davvero confusa, soprattutto nel suo tono di voce -Di cosa si tratta?-
-Eh. Lo scoprirete domani- un sorriso molto particolare ed alquanto incomprensibile si dipinse sul volto di Missis B mentre questa cacciò fuori dalla prima valigia un completo quasi completamente a tinta unita -era bordeaux-, con disegnata una piccola bandiera inglese al di sopra della felpa, per poi fare cenno con la testa all'alunna di uscire dalla sua camera per andare dagli altri a comunicare quello che le aveva detto.
Ella, quasi immediatamente, ponderando in generale solo per pochi secondi, obbedí, sparendo di vista.
Missis B continuò a sorridere con quel che di suo, scrollandosi nelle spalle ed accarezzando la superficie di legno del muro prima di continuare a tirare fuori la propria roba dalle valigie e a cercare loro una postazione nella camera, postazione che avrebbe assolutamente dovuto ricordarsi se non voleva rischiare di compromettere le serie di pianificazioni che si era fatta.
Era sicura che tutto sarebbe andato come doveva, almeno con i ragazzi.
Forse l'unica gatta da pelare avrebbe potuto consistere in Mr. Rouge, ma avrebbe attentamente e , in maniera anche abbastanza cauta, pensato a come muoverlo senza che le si ritorcesse contro... E allo stesso tempo avrebbe cercato di gustarsi quel mese in compagnia dei suoi alunni.

La mezz'ora prima del pranzo corse più lentamente di quanto quasi chiunque si sarebbe aspettato, un po' per la curiosità di cosa si sarebbe mangiato, un po' perché la maggioranza degli stomaci brontolavano vistosamente -escluso quello di colei che aveva deciso di abbuffarsi a tutti i costi di pizza nel caso in cui la cucina dell'anzianotta fosse stata di cattivo gusto, definendo tale gesto, di fronte agli altri, una sorta di funerale felice per il suo palato-
Viktor invece non lo aveva sentito, il tempo, per il semplice motivo che il suo cervello si era letteralmente buttato sul proprio giallo e basta, come aveva fatto anche nei momenti in cui l'autobus si era fermato, non volendo rischiare di vomitare durante il viaggio, tanto che proprio a tratti non aveva neppure sentito la voce insistente di April che lo chiamava per farlo schiodare dal letto e per andare così in salotto.
Al suo arrivo, si ritrovò difronte alla tavolata che aveva già visto, con l'unica differenza che era quasi decorata di ciotole piene di riso bianco fino all'orlo.
Alcuni ebbero smorfie -probabilmente si sarebbero aspettati qualcos'altro- mettendosi a tavola con l'aria di chi avrebbe mangiato con i denti davanti, altri invece accettarono il piatto di buon grado, afferrando subito le bacchette e rapidamente svuotandole dal primo all'ultimo chicco di riso, tanto che un attimo prima vi erano ed un attimo dopo la fonte di sostentamento era già sparita nel nulla, come se non ci fosse mai stata.
Viktor fu uno di quelli che mangiò lentamente, non tanto perché non gradisse il riso, ma perché era un po' troppo in quantità ed in calore per i suoi gusti, tanto che neppure arrivato a metà era già pieno... E non poteva non essere parzialmente sorpreso dalla foga con cui gli altri avevano divorato tutto.
In generale non li ammirava, anzi! Si vedeva decisamente molto al di sopra di loro, al di sopra di chiunque... Ma beh, per una volta la situazione poteva anche essere diversa,seppur non sarebbe sicuramente durata a lungo, anche perché ben presto sarebbe tornato a chiudersi nella stanza a leggere, come era ben solito a fare.
Dopotutto il pomeriggio era libero, no? Quindi non c'era problema.
-Qualcuno vuole la mia metà?- chiese con tono atono, vedendo gli altri guardarlo straniti per il semplice fatto che aveva aperto bocca e non aveva usato alcun termine scurrile o comunque verbalmente maleducato.
-Io! Io!- fece di tutta risposta Hailey, gettandosi sul restante cibo nella ciotola appena questo le venne dato, finendolo in quattro e quattr'otto.

Solo Noi - Storia ad ocWhere stories live. Discover now