Acquisti- Giorno 1 parte 3

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Appena l'autobus si era fermato ad un rifornitore di benzina sul ciglio della strada, praticamente quasi tutti gli alunni erano scesi al volo.
Alcuni, non sentendone il bisogno, erano rimasti dentro la vettura, ma risultavano veramente pochi, - che, riassumendo, erano Viktor, decisamente preso nella lettura del suo giallo, Zoèlie, con le cuffiette immerse nella sua musica classica, Lorenz ed il suo videogioco- tanto che il professore di italiano aveva già preso a sgolarsi per dare una tempistica a quella breve pausa dal viaggio, esigendo che i ragazzi si tenessero per mano - cosa che fece ridere davvero molto alcuni di loro. E no. Non lo avrebbero fatto di certo-.
Axelle, appena scesa, si era subito gettata nel primo bagno disponibile, seguita da April ed Hailey, mentre i restanti si erano diretti verso il discount.
Seth, in precedenza, avrebbe voluto poter restare dentro l'autobus a sua volta, leggendo come Viktor, magari, ma Jackie, impossibile da far smuovere dalla sua decisione, aveva scelto per lui la sua sorte, cosa che aveva portato il Bibliotecario ad arrendersi in partenza e ad unirsi al gruppetto, anche se di malavoglia.
Quando Spina ci si metteva, per lui era veramente impossibile anche solo provare a lottare e la cosa era testimoniata da molti avvenimenti che vi erano stati tra lui e la sua migliore amica, anche proprio direttamente a scuola...
Tipo quando lei lo aveva tirato fuori dallo sgabuzzino in cui si era rinchiuso per leggere solo e soltanto per portarlo -o più che altro obbligarlo- ad uscire dall'Istituto per comprare dei muffin al cioccolato in sconto al supermercato quasi dall'altro lato della città, per tornare in classe all'ultima ora e fare finta di niente, come se ci fossero sempre stati, fregandosene palesemente del parere degli insegnanti o in generale della classe stessa -e tutto questo soltanto perché c'era il due per uno che stava per finire-.
Lui odiava i cibi dolci, non capiva il senso di questa passione per i muffin, ma, beh, per fare contenta lei, la aveva sì accompagnata e aveva eccome ricevuto un ennesimo rapporto dal professore di greco -tale prof sembrava non stancarsi mai di dargliene per qualsiasi cosa facesse. A tratti anche se respirava o si azzardava a starnutire.-
La sua attenzione per tali pensieri, andò a sciamare con una voce che irrompeva nel suo udito, voce che attirò la sua attenzione.
-Ohh... Io vorrei comprarli tutti questi pacchetti di patatine- fece Wilson con tono alquanto frustrato, guardando il proprio portafoglio con afflizione.
Quasi totalmente al verde: pochissime monete ricacciate nell'angolo, accompagnate da uno scontrino che si era dimenticata di buttare.
I genitori adottivi non le avevano dato niente, parlando di soldi, per il viaggio, sostenendo di aver già speso troppo per la partenza in sé e commentando infine con -Beh, in ogni caso, non credo ti serviranno!-.
Ciò che vi era, quelle poche -troppo poche- monete, le erano state date dalla sorella maggiore.
-Io qualcosa te lo offro, se lo vuoi- asserí Seth, sistemandosi la frangia -Ma non tutti i pacchetti, okay?-
-Andata- accettò ella, sorridendo a Lovecraft per poi annuire, afferrando, a seconda del prezzo, due pacchetti, mettendosi in coda dietro a Christopher, già lì da tempo imprecisato.
Il ragazzo rigirava tra le dita di una mano un sacchetto con dei Mars, mentre nell'altra delle Marlboro, aspettando che Augusta finisse di afferrare tutti i suoi acquisti -erano davvero tanti. E la percentuale di pizza sul totale era del novanta percento.-
-Già finite quelle dell'altro ieri? O sono di scorta?- chiese Jackie, muovendo leggermente il capo per indicare il pacchetto di sigarette, con Seth sempre al suo fianco.
-Scorta.- rispose frettolosamente il corvino dagli occhi verdi - Anche perché se mi capita di finirle, né Lorenz né Xavier me ne cede una. Uno mi risponderebbe acidamente,l'altro perfino mi ringhierebbe contro-
-Cane randagio non presterebbe niente a nessuno...- fece una pausa-  Se non forse a Queen- osservò lei, stringendosi nelle spalle con parziale disinteresse -Mi chiedo perché non si sia ancora confessato. Forse lui li accetterebbe... e automaticamente Lanwall si addolcirebbe almeno un po', risultando meno animalesco e più un essere umano. Chi lo sa-
- Così, al posto del ringhiare, sentiremmo altri tipi di rumori di mattina presto- fece lui con tono ed espressione palesemente maliziosa, con ghigno ed un rapido e ripetuto alzare le sopracciglia che sapeva di perverso, portando Jackie a mollargli una gomitata, facendolo ridacchiare tra sé e sé.
Vi fu un attimo di silenzio tra i tre, in cui di sfondo vi era soltanto il rumore
-Parlando di questo genere di cose, però...- sopraggiunse puntigliosamente Jackie -Mi sembra che vi sia qualcun'altro con un plateale interesse per un compagno. O sbaglio?... Seth, tu che ne pensi?-
-Sono d'accordo- si limitò a rispondere il castano, sempre sistemandosi i capelli castani, cercando di sistemarli in ordine e senza risultati, lanciando un occhiata al corvino che all'istante divenne rosso in volto, ma per breve tempo, difatti la sua spavalderia gli permise di riprendersi al volo, assumendo un aria schizzinosa.
-Pff- allungò le sigarette e i Mars alla cassiera, la quale finalmente aveva concluso di passare tutti i prodotti ad Augusta, la quale, presi tutti, si era avvicinata a Caroline, uscendo dal negozio con soddisfazione.
-Come se fosse possibile. Io non ho interesse per nessuno- asserí lui, pagando, atteggiandosi di colpo con un netto nervosismo, prima accelerando nella velocità dei suoi movimenti nel pagare e poi storcendo il naso.
-Non avevamo specificato nessuno- asserí Spina di colpo, senza dare particolare tono alla sua voce, strappando un sussultare a Chris, il quale passò da color pelle naturale a vaghe striature di bordeaux perfino sulle orecchie.
Stringendo le mani nella felpa, il giovane si allontanò in fretta dai due e né uno, né l'altra, vollero minimamente procedere nella conversazione con lui, permettendogli di "sfuggire" ad ogni genere di domanda o frase che sarebbe potuta nascere e così metterlo totalmente a disagio, anche più di quanto già non risultasse.
Seth, dopo questo, pagò i due pacchetti che Jackie aveva preso ed insieme a lei finí con il lasciare il market, avanzando a passo spedito.
Quando tornarono a salire sull'autobus, si resero conto di essere praticamente stati gli ultimi ad arrivare -Cosa strana, anche perché generalmente il gruppo Ashley-Caterina-Hikari ad esserlo-, se non per il Cane Randagio che se ne stava appostato al mezzo per farsi un rapido tiro, la mano non impegnata a sorreggere la sigaretta che era cacciata nella tasca sinistra dei suoi jeans scoloriti e l'espressione sempre tinta di irritazione.
Missis B, in tutto il tempo della pausa se n'era stata invece a chiacchierare con il guidatore, scrutando per la milionesima volta la cartina del luogo in cui erano diretti.
Ormai, la donna l'aveva imparata a memoria, ma per lei un ripasso non guastava mai.
Poi, ovviamente, era più che sicura che sarebbe comunque riuscita a perdersi, quindi cercare di essere più informati era meglio che perdere un ora per girare a vuoto.
Oltre all'osservare la cartina, aveva cominciato a scrivere accuratamente su bigliettini di dimensioni stile post-it, cacciandoli tutti in una cartellina gialla, la quale stava tranquillamente nella sua borsa.
Ed una volta dopo che anche il Cane Randagio salì sull'autobus, questo tornò a partire, mettendosi in moto per raggiungere in maniera definitiva la destinazione che li aspettava.
Appena il rombo occupó nuovamente l'aria, tutta la classe sembrò "risvegliarsi",  perfino più rumorosa che in precedenza, strappando urla, nuove risate, altre parolacce e non solo, tanto che, nel caos generale, la donna schivò per un pelo un paio di scarpe che era stato lanciato da chissà chi verso qualcun'altro, sempre di incomprensibile, finendo invece col centrare il prof di italiano, facendogli cadere il parrucchino biondo, strappandogli imprecazioni stridule mentre cercava di coprire il capo, simile ad una palla da bowling per la lucidità.

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