Amica fratto alleata-giorno 1 pt 8

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-Che stronzate sono queste- borbottò Ashley, gettandosi pesantemente sul proprio letto, gli occhi rosei che andavano casualmente a posarsi lungo il soffitto, mentre una smorfia le piegava le labbra -Pretende proprio di imporsi in questa maniera, quella?-
-É da praticamente metà anno che fa così. Non dovresti sorprenderti che quella stronzetta cerchi a tutti i costi le attenzioni degli alunni e ci incateni facendoci pensare di essere liberi! Io ho accettato di venire qui solo perché non volevo andare a scuola. Dio solo sa perché la sto ancora frequentando- intervenne Caterina, sbattendo la porta della camera con irruenza.
Se le avessero detto su per questo, se ne sarebbe fregata.
-A me lei non sta antipatica- ribatté la giovane dai capelli azzurri -É solo che si impone troppo e pretende che la seguiamo come cagnolini. E la sua materia è una merda, perlopiù. Ma tutte le materie sono una merda, quindi non è che se ci fosse stato un altro prof sarebbe stato diverso in questo fatto.- portò una mano alle labbra, cominciando a mangiarsi le unghie, concentrandosi principalmente sul mignolo -Posso solo dire che è l'unica che ci avrebbe mai portati in gita, probabilmente-
-Se avessimo minacciato un prof con la mia mazza da baseball probabilmente qualcuno avrebbe accordato all'istante, non trovi, Ash?- Vespa ghignò, portando l'altra ad alzare lievemente la testa e a ridacchiare leggermente prima di farla ricadere all'indietro, prendendola sul ridere più che altro, non sul serio.
-Neh, neh- la ragazza fece dondolare le gambe a destra e manca -Non faresti paura neppure al tuo Brutus con la mazza- scherzò
-Ah, dici? Io non credo.- Caterina andò ad appoggiarsi alle gambe dell'altra di peso, abbastanza da schiacciarle le cosce e farle male, cosa a cui Ashley rispose con un calcio che non andò a segno per poco, portando la seconda ragazza ad aumentare il peso, utilizzando a pieno i gomiti per mantenere a pieno la forza della presa.
-Sei pesante. Staccati-
-E se non volessi?-
-Vorrà dire solo che quando Hikari entrerà in camera si prenderà un infarto pensando che tu mi voglia stuprare.- commentò ironica Ashley -Non vorrai traumatizzare Budino, vero?-
Caterina fece un accenno di ghigno, ma si staccò -Probabilmente sarebbe stato divertente. - si scacciò i capelli castani dal volto, andando a coccolare Brutus con un dito, il quale aveva fatto capolino dalla tasca della sua giacca, lasciata sul letto, per poi riprendere di colpo a parlare dopo aver lanciato un occhiata alla porta -Parlando di lei... Quanto cazzo ci sta impiegando a lavare i piatti?-
-E che ne so. Prima ho sentito il rompersi di qualcosa. Avrà fatto qualche casino- Ashley si mise a sedere, guardando poi Caterina che, alzando le braccia e lasciando che queste andassero a correrle dietro alla schiena, sembrò quasi annusarsi, esebendo una palese smorfia -Viaggio di merda... Mi sa che andrò a farmi una doccia. Puzzo di bidone della spazzatura-
-Te lo stavo per dire io stessa- la stuzzicò nuovamente Ashley, inclinando il capo.
-Bugiarda!- sputò in un ringhio, alquanto seccata Vespa, irritata dall'atteggiamento costantemente strafottente di Ash, la quale era salva da possibili pugni o sberle solo perché una sua "amica fratto alleata" - a detta sua - nelle risse.
-L'unica cosa che hai tirato fuori come protesta era il fatto del possibile stupro. E di Budino svenuta probabilmente sul pavimento dopo l'assistere della cosa-
Jessy ridacchiò di nuovo sfacciatamente, mettendosi in piedi e, da iperattiva qual'era, mettersi ad impiegare il proprio tempo nel modo migliore che le era possibile: slacciando i nodi nei fili presenti sulla linguetta dei pattini a rotelle ed infilandoseli rapidamente, decisa a farsi il suo giro su di essi per la noia.
-Bhe. Mi sarebbe piaciuto in parte vedere la sua reazione- aggiunse di colpo -Ci saremmo sicuramente fatte due risate-
-Ti ricordo che sei stata tu a voler che mi staccassi- puntualizzò Caterina con un sorriso soddisfatto e superiore sulle labbra -Avresti dovuto pensarvi prima. Troppo tardi-
-Come se ti avessi chiesto di violentarmi per davvero- Ashley ruotò gli occhi -Ci vediamo dopo la tua doccia, stupratrice-
-Ci vediamo dopo la tua voglia di scorrazzare, stuprata- ribatté la castana, afferrando i propri cambi e utilizzando un tono alquanto puntiglioso, la voce quasi urlata poco prima che l'altra schizzasse fuori dalla porta e de la richiudesse alle spalle.

Joshua prese frettolosamente le cuffie e l'mp3, ma pochi secondi dopo averle cacciate nelle orecchie con un preciso brano riprodotto in esse, il ragazzo si stufò all'istante, staccandole con stizza e sbattendosi le mani sulla faccia e decidendo dunque di buttarsi su una gomma da masticare.
Forse gli avrebbe spento i nervi, almeno un tantino.
Lo stare in quel mezzo per così tanto tempo gli aveva fatto davvero salire la frustrazione alle stelle: non aveva mai provato una quantità così alta di noia in una mattina, neppure a scuola. Ed era dire davvero tanto, soprattutto perché il suo cervello spesso si spegneva all'entrata e si accendeva all'uscita.
L'unica materia che poteva fare breccia tra le sue rotelle era musica... E il fatto che non fosse riuscito ad ascoltare nulla dall'MP3 era dirla lunga, seriamente.
Lanciò uno sguardo annoiato ed infastidito a Lorenz, senza però dire nulla.
Gli dava fastidio l'odore di sigaretta ed il fatto che fosse ovvio che il ragazzo non sembrasse voler altro che tirare fuori una bottiglia di alcool di qualsiasi tipo per ubriacarsi pesantemente e risultare uno straccio anche prima di cena.
Non aveva detto nulla solo perché sapeva a pieno che una delle cose che faceva incazzare di più il tedesco era di 'non essere lasciato in pace'... E lo capiva, davvero.
Detestava chi gli rompeva le palle per la sua mancanza di voglia nei confronti di qualcosa, non smettendo di parlare neppure se pregato in ogni lingua trovabile nel mondo... E non voleva essere dunque quell'uno a scazzarsi solo per un odore a cui avrebbe dovuto essere abituato, siccome circondato da fumatori ormai da chissà quanto.
Sua madre stessa, per quanto stronza, altezzosa ed insopportabile, si faceva di sigarette su sigarette, tanto che i mozziconi non mancavano mai e l'unico modo per non sentir l'odore di fumo era spalancare le finestre nella speranza di annusare buon'aria fresca o farsi un viaggetto fuori casa per un po' fino a purificare i propri polmoni.
Non si sarebbe meravigliato se sarebbe stato lui ad avere un cancro ad essi, altro che la genitrice...
Strinse i denti, frustrato anche di più rispetto a prima, andando ad immergere le dita nei capelli bianchi, riscuotendosi il più in fretta possibile, uscendo dalla stanza con le mani cacciate nelle tasche, non guardando quasi neppure dove stesse andando, tanto che sbatté addosso a qualcuno.
Subito degli occhi castani scuri, accompagnati dagli occhiali, andarono a scontrarsi con lui, portandolo ad aggrottare la fronte.
Jackie.
-Ma che cazzo, Brontolo! Guardi dove cammini almeno?-
Istantaneamente la guardò male -Vai a fanculo Spina.-
-Scusami, bastardo? Mi vieni contro e mi mandi perfino a fanculo? Dovresti scusarti, diamine-
L'albino la ignorò palesemente, cercando di raggiungere l'uscita dell'abitazione, non sapendo che lo sguardo della ragazza lo seguiva ad ogni suo passo, con un espressione tale di quelle che faceva nettamente presupporre che si stesse chiedendo cosa cavolo quell'idiota avesse per il cervello, finendo per scuotere la testa nel momento in cui Seth comparve al suo fianco.

*Solo io shippo Ashley e Caterina? Sì? Ouch.*

Solo Noi - Storia ad ocWhere stories live. Discover now