Capitolo 21

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Alla fine Jungkook si era veramente trasferito a casa mia, fino all'ultimo avevo sperato che non facesse sul serio ma a quanto pare ero stato un ingenuo a pensarlo e, quando una settimana fa me lo ritrovai fuori la porta con la sua valigia non potei far altro che arrendermi al mio triste destino, quelle settimane erano state caotiche a causa del suo trasloco dal suo appartamento al mio, e alla fine lo avevo lasciato dormire anche nel letto per non essere attanagliato dai sensi di colpa e, poi non ero riuscito a resiste al suo visino deluso, infatti realizzai che quel ragazzino sarebbe stata la mia rovina perché non ero capace di dirgli di no. In quel momento Jungkook stava studiando sul divano accanto a me, ed io cercavo in ogni modo di attirare la sua attenzione, ma niente sembrava funzionare così decisi di andare fare una doccia rilassante, mi alzai dal divano e mi recai in camera a prendere il necessario per poi dirigermi in bagno, chiudendo la porta alle mie spalle e girare la chiave nella serratura, adesso che Jungkook era con me non potevo fare la doccia con la porta aperta e se sarebbe entrato per sbaglio sarebbe stato imbarazzante per me, non ero molto soddisfatto del mio corpo e non volevo che lo vedesse, di solito un ballerino dovrebbe essere fiero del proprio corpo ma io non riuscivo ad esserlo non ancora almeno. Quando entrai nella doccia azionai subito l'acqua calda e mi rilassai all'istante sotto quel getto, presi il bagnoschiuma ed iniziai ad insaponarmi e sciacquandomi subito dopo e, lo stesso feci per i capelli. Quando uscii dalla doccia mi asciugai con calma, infilai i boxer e poi infilai una felpa nera di qualche taglia più grande, amavo  i vestiti larghi erano molto comodi, dopodiché uscii dal bagno per andare a prendere un pantalone di una tuta, tuttavia non trovai Jungkook sul divano dove lo avevo lasciato e pensai che forse era andato in camera e infatti lo trovai li steso sul letto, entrai e mi diressi verso l'armadio presi un pantalone di tuta nero e la infilai, tutto questo mentre sentivo lo sguardo del minore addosso e subito dopo sentii due braccia avvolgermi la vita.

" Jiminie se ti abbassi in quel modo le cose potrebbero degenerare."

Disse il minore ridacchiando mentre io arrossivo.

" Quando la smetterai di fare il pervertito?"

Dissi voltandomi verso di lui, ma restando sempre nella stessa posizione.

" Mai perché le tue reazioni sono esilaranti Jimin."

Sentendo quelle parole alzai un sopracciglio, se si divertiva tanto a prendermi in giro allora vuol dire che avrei giocato al suo stesso gioco, senza rispondere o altro intrufolai una mano sotto la sua maglietta sentendolo subito irrigidirsi sotto quei tocchi, gli feci un sorriso che di innocente aveva ben poco, prima di iniziare a baciare il collo e risalendo fino all'orecchio.

" Anche le tue espressioni sono esilaranti Kookie."

Dissi sussurrandoglielo all' orecchio prima di allontanarmi per godermi la sua espressione sorpresa, di certo non si aspettava che io prendessi tale iniziativa e avevo notato come era stato rigido tutto il tempo trattenendo perfino il respiro e, adesso che potevo guardarlo meglio era anche arrossito leggermente, cosa che mi indusse a parlare ancora.

"Anzi direi che tu mi superi di gran lunga."

Dissi sedendomi poi sul letto trattenendo le risate, tuttavia non mi pentivo di ciò che avevo fatto, anzi gli sarebbe servito da lezione, così imparava a non giocare troppo con il fuoco. E dopo aver messo il muso e fatto l'offeso per un po' mi feci perdonare coccolandolo meritando così il suo perdono, ci sdraiammo entrambi sotto le coperte e dopo un po' ci addormentammo entrambi cullati tra le braccia di morfeo.

Apartments 38/ 39. JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora