Capitolo 21

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Salii in camera e cercai cosa mettere, erano all'incirca le dieci di sera e si percepiva quel leggero venticello, a tratti piacevole a tratti causa di influenza. Peter mi chiamò per avvisarmi che era appena sceso e stava arrivando. Misi un jeans ed una felpa velocemente, andai in bagno a sciacquarmi la faccia e mi accorsi di avere, delle occhiaie più prorompenti del solito. Applicai del correttore, non per piacere a Peter ma solo perché mi creavano disagio. Molte persone credono che il prendersi cura di se stessi, si faccia per piacere agli altri, beh mio parere personale credo che sia la cosa più stupida da fare. 

Andai verso le scale di casa, e cosa vidi fu la cosa più assurda che i miei occhi potevano vedere, mio padre stava chiacchierando fuori con Peter. 

Scesi le scale alla velocità della luce e chiesi a mia madre cosa ci facesse li fuori mio padre e soprattutto perchè ci stesse parlando, ero pronta ad andare li e fare una sceneggiata, credendo che mio padre stesse semplicemente avvisando Peter di trattarmi bene o cose del genere ma purtroppo la risposta non fu quella. 

Giunsi come una furia, verso la moto di Peter e dissi con aria innervosita:

<< Papà cosa ci fai qui>>  Si girarono entrambi verso me e Peter abbassò la testa. 

Mio padre fece un sospirò e iniziò a torturarsi le mani, sintomo di ansia o nervoso ma interrompette quel momento di disagio iniziando a parlare, iniziai a preoccuparmi nel momento in cui, mio padre ci chiese di accomodarci all'interno perché ci voleva la mamma.

Le cose decisamente, non si mettevano nel verso giusto.

Noi adolescentiWhere stories live. Discover now