5. Ritenta Baker

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Adrian

"È la prima lezione, non importa niente a nessuno che tu ci vada a meno" sto tentando di convincere Alec a non andare al campus. La prima lezione non è mai importante, tanto più l'ultimo anno. Non ho voglia di andare in quel covo di secchioni.
"Importa a Jackie" dice infilandosi una scarpa seduto sul letto, mentre io, appoggiato allo stipite della porta, non ho la minima voglia di prepararmi.
"Jackie di qua... Jackie di là... Chiamala e dille che stai male"
Dall'occhiataccia che mi lancia deduco che non sia l'idea che più gli va a genio.
"Io non mento alla mia ragazza, tanto più solo perché tu non hai voglia di vestirti"
Improvvisamente ho un'illuminazione.
Sicuramente con Jackie ci saranno anche le sue coinquiline... Clark...
"E va bene!" Accetto sbuffando.
"Amico tu sei troppo sottomesso a quella ragazza" aggiungo.
Alec ridacchia dandomi una pacca sulla spalla.
"Ah no, consigli d'amore da te non li accetto proprio. Non credo che tu sappia cosa siano le relazioni"
Davvero divertente.
Gli faccio il dito medio e mi rinchiudo nella mia stanza, deciso a vestirmi.

Il campus illuminato dal sole è gremito di matricole confuse che girovagano qua e là, ragazzi che fumano, altri che chiacchierano tra di loro, le solite pettegole che si raccontano i soliti gossip e uno dei loro argomenti preferiti sono io.
Le guardo meglio e mi stupisco di scoprire che non si tratta delle Alpha Rho, bensì delle Kappa Tau.
"Secondo te si stanno frequentando?" Sento bisbigliare da una.
Stanno sicuramente parlando di me e Phoebe alla festa delle matricole.
No vorrei rispondere non la sto frequentando.
"Non credo, ieri alla festa sembravano ottimi amici" risponde un'altra.
Ottimi amici? Sul serio?
Da quando in qua gli amici si baciano?
"Quella Clark non se lo merita affatto Will"
A sentire quel nome drizzo le orecchie.
Non stanno parlando di me, ma di Clark?
"Dici così solo perché gli sbavi dietro da mesi"
"Dettagli..."
Non riesco a sentire il resto della conversazione perché raggiungiamo l'oggetto di quei pettegolezzi e le sue amiche.
C'è anche quello strano, Ely.
"Ehi" Jackie è la prima a salutare, al contrario di Clark che ha la voglia di vivere di un verme.
"Ciao piccola" risponde Alec, ma io sono troppo preso dal guardarmi intorno alla ricerca di questo famigerato Will e sento solo lo schiocco di un bacio.
Non so nemmeno come sia fatto...
"Baker sto parlando con te"
Mi volto con lentezza verso la ragazza che ha richiamato la mia attenzione.
"Sarebbe carino da parte tua salutare"
Non ero nemmeno riuscito a studiarla per bene, stretta nei suoi jeans e col reggiseno appena in vista sotto la camicetta bianca.
"Mi stai ascoltando?"
"Vuoi chiudere la bocca, ragazzina?" Interviene il più taciturno dei miei amici.
Non so nemmeno per quale motivo lei mi abbia sgridato, non ho fatto niente di male.
"Saresti?" Alza un sopracciglio voltandosi verso Daryl con aria di superiorità.
Ha questo dannato caratterino...
"Ehi ehi voi due, lasciate stare altrimenti si mette male..."
"Tu sta zitto, Alex"
"Mi chiamo Alec... E comunque mi dispiace, ma dovete smetterla"
Non riesco a mettere a fuoco la situazione, ho la testa tra le nuvole, almeno finché non sento l'altra bionda parlare.
"Dove stai andando?"
E allora realizzo che quella tutta pepe se ne sta andando.
"A lezione, non voglio fare tardi il primo giorno"
Non so da quale razza di istinto sia mosso, ma decido di abbandonare i miei amici per rincorrerla con la scusa delle lezioni.
"Come se ti importasse!" Grida Alec incredulo alle mie spalle.
Non ci impiego molto a raggiungerla, ha le gambe corte.
"Ti diverti a fare l'antipatica?"
Domando sperando che si fermi, ma senza riuscirci. Allora mi interpongo tra lei e la porta d'ingresso.
"Sí, mi diverto davvero moltissimo, adesso lasciami passare" cerca di farsi spazio invano sbuffando.
"Dovresti essere più gentile, specie con me. Non sai con chi hai a che fare" mi abbasso fino al suo volto e sento una strana sensazione nel guardarla da più vicino. È come se non fossi mai abbastanza curioso.
"Oh non sai quanta paura mi fai, però ora, se non ti dispiace, levati di mezzo." Tenta ancora di oltrepassarmi, ma la blocco ancora una volta.
"Mi stai veramente mandando in frantumi le ovaie..."
"Esci con me" dico di getto.
Lei deve avermi preso per pazzo. Avrei immaginato che mi tirasse un calcio, invece no, è scoppiata a ridere.
"Ritenta, Baker"
"Okay, esci con me, Clark"
Chiude gli occhi in due fessure e si avvicina ulteriormente.
"Eppure non sembri fatto..."
"Mi stai facendo perdere la pazienza" incrocio le braccia al petto aspettando che accetti la mia proposta.
Voglio uscire con lei, convincerla che non sono poi così male e portarmela a letto una volta per tutte.
È il tipo di ragazza che fa al caso mio, non sembra una pappa molle di quelle che si aspettano la relazione romantica, che io cambi e bla bla bla. Invece Phoebe... Dio, quella si sarà fatta certi film mentali...
"Ma sei serio? Dammi un solo motivo per cui dovrei uscire con te"
"Perché sono incredibilmente attraente e perché tu muori dalla voglia di uscire con me"
"Oh, non sai quanto... Allora Baker"
Ecco che si avvicina ancora di più, tanto a arrivare al mio orecchio.
"Vedi quella laggiù? Bene, è la mia migliore amica e mai, e dico mai, uscirò col ragazzo che le piace, tanto più se quest'ultimo è uno stronzo, doppiogiochista, manipolatore ossessionato dall'altro sesso!"
Ecco che fissa il suo sguardo di sfida nel mio che cerca di ottenere il suo dannato consenso.
Non avrei mai pensato di arrivare a dover convincere una ragazza ad uscire con me.
"Ne hai sentite davvero tante sul mio conto eh..."
"Non ho bisogno di sentire storielle su di te per capire che tipo di persona sei"
Alzo gli occhi al cielo stanco di questi commenti così superficiali.
"Okay, ti va di uscire con me, Clark?"
"No" risponde innocentemente alzando le spalle vittoriosa.
"Bene, allora non ti lascio passare"
Deve odiarmi davvero tanto, perché prende un lungo respiro che mi spinge a continuare.
"Non me me andrò da qui finché non mi dirai di sí"
"E va bene" dice allora lasciando che sul mio viso compaia un ghigno soddisfatto.
"Cosa?"
"Uscirò con te, brutto montato"
"Bene, venerdí alle sette" le dico muovendomi appena per lasciarle giusto lo spazio necessario perché passi strusciando le stesse tette che stavo fissando prima sul mio petto.
Sorrido compiaciuto e la guardo entrare.
Una volta dentro, però, si giro e mi richiama.
"Baker, credevi veramente che sarei uscita con te? Trovati un'altra oca con cui provarci, o magari corri da Phoebe, lei è ossessionata, proprio come piacciono a te"
Corre via lasciandomi solo sulla soglia della hall. Alzo gli occhi al cielo appoggiandomi allo stipite della porta e poi ridacchio.
Questa ragazza è completamente pazza.

Cinnamon Junks (Endless story)Where stories live. Discover now