19. Satellite

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Il primo fine settimana da dedicare completamente a me.
Questa sera sono tutti alla festa della mia confraternita, ma io me la sono svignata per poter venire al cinema.
È uscito un nuovo film della Marvel ed io non posso perdermelo, non per una stupida festa almeno.
Mi trovo davanti al bancone dei pop corn indecisa su cosa prendere. Sono ghiotta di pop corn.
"Prendo una porzione super" dico al ragazzo col cappellino e la maglia rossi.
"Da bere?" Mi domanda lui.
"Una Dr Pepper"
Subito si volta per prendere il contenitore più grande di tutti e cominciare a riempirlo mentre io prendo a guardarmi attorno.
Ogni volta che ordino qualcosa, in qualsiasi posto io mi trovi, l'attesa mi mette in imbarazzo. Mi sembra quasi come se tutti mi guardassero impazienti di vedere che me ne vada, mentre i commessi puntualmente sono lentissimi. Il cinema è gremito di persone di tutte le età, a partire dai bambini innamorati dei supereroi ai più grandi che come me hanno la passione per i film della Marvel.
Finito di preparare il mio ordine, il ragazzo appoggia tutto quanto sul bancone e io tiro fuori una banconota per poter pagare il tutto; poi mi sporgo per afferrare una cannuccia e, tanto per cambiare, il barattolo si rovescia lasciando cadere tutto il contenuto a terra.
Impreco silenziosamente chinandomi per raccogliere le cannucce e sistemare il casino che ho creato.
Ora sì che la gente mi fissa.
"Dannazione..." dico.
"E così alla fine ti sei inchinata ai miei piedi, eh Clark?"
Impallidisco non appena quella voce giunge alle mie orecchie e noto delle scarpe davanti al mio volto.
Ho paura ad alzare la testa, così raccolgo tutto quando più rapidamente di prima e cerco di evitarlo.
"Non puoi evitarmi Clark, sono qui" continua Adrian muovendo una mano davanti ai miei occhi.
Okay soldato, ci abbiamo provato.
"Non ti sto evitando" Ribatto acidamente afferrando i miei pop corn e la lattina.
"Anche tu amante degli Avengers?"
"Non che a te importi" faccio per andarmene ma lui prende a seguirmi.
Diamine, come sempre è l'ultima persona che speravo di avere alle calcagna.
"E dai, sarà divertente guardare un film insieme"
"No, non lo è affatto. Tu che ci fai qui?"
"Non posso andare al cinema?"
Sbuffo alzando gli occhi al cielo prima di mettere piede dentro la sala e cercare il mio posto.
F5.
"Quello non è il tuo posto!" Lo rimprovero quando decide di sedersi accanto a me.
"No, ma non mi importa" fa spallucce.
"Puoi, gentilmente, spostarti?" Sfoggio un sorriso falso al che lui si alza e scorre di una poltrona.
Sbuffo ancora una volta consapevole del fatto che sarà una lunga serata.
"La smetti di impo-"
"Shh" mi interrompe "Il film sta cominciando"
Prende una manciata di pop corn e se la infila in bocca concentrandosi sullo schermo.
Guardo il suo profilo interdetta prima di ridacchiare e voltarmi a mia volta.
Baker è tutto matto.

•••

"Non montarti la testa Baker, io ti odio ancora" borbotto incrociando le braccia al petto. Il fatto che mi stia accompagnando alla confraternita non mi importa affatto. Non mi importa nemmeno del suo odore afrodisiaco o del sorriso furbo che ha dipinto sulle labbra.
"Tu non mi odi affatto" ribatte con sicurezza continuando a guardare dritto davanti a sè.
Mi volto velocemente con una smorfia in volto disgustata.
"Sì invece" controbatto allora alzando di poco la voce.
"Va bene..." farfuglia allusivo. So che non ci crede, ma è solo il suo ego a parlare per lui.
"Sembri Locky" alludo all'antagonista del film che abbiamo appena visto. Sì, doppiogiochista, egoista e che pensa sempre e solo a se stesso... È esattamente come Baker.
"Scommetto che tu preferisci Thor" ridacchia abbassando la testa beandomi della vista delle sue fossette. Sì okay, non conta nulla, però non posso negare che sia un dio sceso in terra.
"Certo che lo preferisco! Qualsiasi personaggio sarebbe meglio di te"
Scoppia in una risata che risuona nell'ombra di quella strada poco illuminata. Ha anche una bella risata, devo ammetterlo.
"Non ti facevo amante degli Avengers"
"Ed io non ti facevo amante dei pop corn al caramello" glie ne rubo una manciata portandomeli alla bocca senza preoccuparmi di sembrare un maiale. Sì, non ho molta grazia nel mangiare.
"Strano, di solito sai tutto di tutti"
Ecco che ritorna il solito discorso. Sì, mi faccio parecchi pregiudizi, e allora?
"So da chi tenermi alla larga" rispondo con la bocca piena.
"Allora perché sei qui con me?"
Il mio cervello si blocca come d'istinto e i miei piedi si fermano facendo sì che Adrian si volti verso di me.
"Bè perchè tu..." cerco di trovare una motivazione plausibile.
"Non dirmi che ti ho minacciata stavolta" mi rimprovera. Effettivamente ci avevo pensato, magari minaccia così tante persone che poi si dimentica persino di averlo fatto.
"Perché non sei alla festa?" Devio il discorso riprendendo a camminare normalmente e gli frego dal recipiente altri pop corn.
"Preferisco gli Avengers alle ragazze" risponde facendo spallucce.
"O meglio, preferisco le ragazze che guardano gli Avengers"
Comincio a ridere sotto i baffi attirando la sua attenzione. Quello sguardo a metà tra l'interrogativo e il divertito mi spiazza ogni volta. È strano vedere Adrian... Spensierato.
"Hai bevuto per caso? No perché ti ricordo che tu sei quello che si porta a letto dieci ragazze alla settimana. Non so nemmeno dove le trovi"
Fa un'altra volta spallucce stringendo le labbra in una smorfia.
"In fondo in fondo sono un nerd, proprio come te" sorride dandomi una pacca amichevole sulla spalla.
"Io non sono una nerd" alzo gli occhi al cielo per la milionesima volta in una serata.
Questo ragazzo è esasperante, davvero.
Tutt'a un tratto però, la sua espressione cambia. Si fa seria.
"Perché sei amica di Phoebe?"
Domanda facendomi storcere la bocca contrariata.
Non ne sarei infastidita se solo lui fosse consapevole di che persona meravigliosa sia la mia migliore amica.
"Perchè non dovrei?!" Esclamo aumentando il passo per andarmi a sedere su una panchina.

Cinnamon Junks (Endless story)Where stories live. Discover now