Uno

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«Ah eccoti, sempre in ritardo!!» mi sgridò il mio capo con uno sguardo minaccioso e venendo verso di me. Mi squadrò da capo a piedi e poi con tono arrabbiato mi ordinò di tornare in piazza per aspettare l'arrivo di Francesco Renga e fargli tre quattro foto solo per guadagnarmi due soldi.
«Va bene, vado» sussurrai a testa bassa, misi al collo la macchina fotografica e uscii dell'edificio sbattendo la porta dietro di me.

Camminavo a passo svelto verso Piazza Maggiore per assicurarmi che lui fosse già lì e almeno assicurarmi il pane in tavola. Non feci in tempo ad avvicinarmi al palco che lui mi apparse davanti: salii e lo salutai con un sorriso che ricambiò subito e mi strinse.
Non mi misi a scattargli foto come il mio capo mi ordinò ma mi misi a chiacchierare con lui: gli feci una bella intervista e all'ultimo gli scattai solo due foto per metterle sul giornale insieme all'intervista.

Il Mio Sole A MezzanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora