Cinque

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La sera scendemmo a mangiare nella hall dell'hotel per poi andare al concerto di Ligabue: la tavola della cena era lunghissima, perché si mangiava tutti insieme e devo dire che l'ho gradito molto. Il menu offriva antipasti di mare con cozze e calamari,  come primi risotto ai frutti di mare o spaghetti alle vongole, spigola al cartoccio o frittura mista come secondi. La mia amica ed io mangiammo con grande appetito e poi uscimmo per andare al tendone dove Il Liga avrebbe fatto il suo concerto: non vedevo l'ora di arrivare! Finalmente avrei potuto distrarmi da quell'inferno che è il mio lavoro, le scenate violente del mio capo che se veniva male una foto arrivava alle mani e davvero non lo sopporto più. Ma ora voglio solo pensare a godermi questa libertà.

Arrivate al tendone prendemmo il pass per entrare e scoprimmo una cosa grandiosa: potevamo entrare nel backstage ed incontrarlo! Subito ci dirigemmo verso la porta, bussammo e una voce che ormai era impiantata nelle nostre orecchie ci invitò ad entrare «avanti!» disse.
Ci accolse con un sorriso e due braccia aperte pronte ad abbracciarci, chiacchierammo per almeno un quarto d'ora e poi dovemmo uscire perché doveva finire di prepararsi. E in tutto quel tempo passato in sua compagnia non ho pensato minimamente alla mia macchinetta fotografica che non era appesa al collo, ho pensato solo a godermi quei momenti di spensieratezza.

Il Mio Sole A MezzanotteWhere stories live. Discover now