Homophobia ➳ Camren

Capitolo 9 ➳ "Gelosia"

Quella notte, avevo combattuto tutto la serata, poi avevo dormito come al solito, sul retro dell'edificio, sull'erba. Lì non c'era mai nessuno e le guardie non venivano mai, quindi mi ero rassenerata al pensiero che fossi al sicuro, ma mi chiedevo per quanto sarebbe stato in quel modo.

Avrei dovuto dormire in psichiatria, ma come ero solita fare, avevo deciso di abbandonare quel programma, e speravo che nessuna guardia mi stesse cercando, o peggio la psichiatra in persona.

Sinceramente, mi facevano più paura le guardie che Lauren, strano, vero? Non avevo paura del capo di quel posto, ma dei suoi sottoposti sì. Ero molto strana sì, ma anche se Lauren mi facesse paura a volte, mi trasmetteva anche... mistero e pace.

Quella sera, ero sdraiata sull'erba, e mi ero resa conto che il letto che tanto sottovalutavo sempre e mi lamentavo per la sua scomodità, in realtà era la cosa che più desideravo in quel momento insieme a qualcosa da mettere sotto i denti. Il cibo che di solito buttavo, in quel momento mi fece arrabbiare. Avevo finalmente capito cosa significava la fame e il dormire scomodi. Avevo finalmente capito che durante la mia vita ero stata egoista, ignorando quanto fossi fortunata ad avere tante cose che molte persone non avevano, come me quel giorno. Forse era il karma. Non so dirlo con certezza.

"Hey" disse una voce, che mi fece sobbalzare.

"Hey, Dinah" mi misi seduta. "Qualcosa non va?" chiesi, notando le sue sopracciglia corrugate.

"Sei rimasta tutto il giorno con quella persona che nemmeno conosci quando io mi sono preoccupata tanto per te!" urlò. "Mi ha riferito che stai bene, ma avrei tanto voluto che me lo dicessi tu!"

"Dinah, calmati e fai silenzio se no mi trovano" dissi, alzandomi e avvicinandomi a lei.

"Non me ne frega, tanto quella troia di Lauren non ti farà mai niente perchè tu sei la sua preferita e tu sfrutti questo suo debole!" disse, stavolta ferendomi davvero. "In fondo tu stai bene! Fai la buona vita qui dentro!"

"Non è vero" dissi, sentendo le lacrime formarsi. "Non sto sfruttando niente e nessuno, Dinah"

"Mi hai scaricata. Mi hai scaricata per una persona che conosci da davvero poco tempo e non mi hai più parlato oggi. Ti sei dimenticata di me" singhiozzò. "Mi hai delusa. Sei soltanto egoista. Mentre tu dormi qui, tranquilla, ci sono persone di là che dormono scomode e sperano di non morire. E invece tu stai qui, tranquilla, con la consapevolezza che non ti capiterà mai niente" disse, e io rimasi in silenzio, forse perché un po' aveva ragione : ero egoista e Lauren aveva un debole per me, che usavo a mio vantaggio inconsapevolmente, dormendo lì fuori sull'erba e ignorando i programmi.

"Io non ho paura di morire perché so che non succederà, ma semplicemente non ho paura di morire perché non mi cambierebbe niente se succedesse o meno" dissi. "E sì, hai ragione, sono egoista" dissi, stringendo i pugni. "E Lauren ha un debole per me che sfrutto inconsapevolmente, ma non puoi dirmi che mi sono dimenticata di te, Dinah. Non puoi dirmelo"

"Non hai paura di morire?" domandò con incredulità. "Allora muori, sono stanca di te. Sono stanca che ti prendi il gioco di me" disse, per poi andarsene.

Quelle parole mi avevano davvero uccisa, tanto che quella notte non avevo dormito e mi ero fatta tante domande, facendo qualche passo indietro nel passato, per ricordarmi delle persone per me importanti, e qualche passo avanti, fino a quel momento, capendo che forse un motivo per vivere ancora non c'era.

Quella notte avevo preso una decisione. Una decisione definitiva.

Dovevo mettere fine alla mia sofferenza e potevo solo in un modo...

*

Preparatevi che sono sicura che il prossimo capitolo farà molto male... e magari bene, non so. Forse la Camren farà qualche passo avanti, e lo spero perché so che vi faccio sempre soffrire così tanto che sono sicura mi odiate...

Dopo ciò non posso fare altro che farvi una sola domanda :

Cosa vuole fare Camila?

Scrivete nei commenti cosa ne pensate della storia e de capitolo. Grazie per aver letto fino a qui ❤️