Capitolo 17 ➳ "Cristopher"

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I giorni passarono, e andarono stranamente bene, sia con Lauren che con Normani e Dinah, che ultimamente sembravano molto affiatate.

Come'ero solita, saltavo ogni programma, e Lauren, com'era solita, me lo permetteva, ripagandomi però con delle piccole punizioni, come essere sculacciata nel suo ufficio. Forse, quest'ultima punizione non mi dispiaceva, ma questi sono dettagli. Lei non doveva saperlo. Era il nostro piccolo segreto. Nostro perché in fondo sono sicura che anche lei era soddisfatta nel farmi abbassare i pantaloni e sculacciarmi.

Quel giorno era martedì, questo significava solo una cosa : avrei chiamato la mia famiglia. Perché? Come? Lauren ogni martedì mi dava cinque minuti per parlare con la mia famiglia. Non sapevo davvero come ringraziarla. Faceva troppo per me e io niente per lei. Lauren non era cattiva, era costretta ad esserlo, lo avevo capito. Forse erano i suoi genitori a costringerla. Dopo tutto, i suoi genitori erano davvero delle persone da far ribrezzo, e lei invece era così fredda, distaccata malinconica e misteriosa che capì che era molto diversa dai suoi genitori.

Quel giorno, com'ero solita, approfittai della folla nei corridoio e delle guardie distratte per salire al secondo piano, ed entrai nell'ufficio senza chiedere il permesso. Ormai facevo così da giorni e lei mi richiamava ogni volta per quel gesto così confidenziale.

Purtroppo, quando spalancai la porta, rimasi a bocca aperta nel vedere la persona dietro la scrivania.

"Ti sembra il comportamento adatto?!" urlò Cristopher. "Entrare senza permesso?!" sbraitò, alzandosi dalla sedia, fuoribondo.

Cosa ci faceva lì? Al posto di Lauren?

Io indietreggiavo, impaurita, mentre lui si avvicinava a me a passi svelti.

"Come ti chiami, eh?!" urlò, e io deglutì.

Non potevo credere che Christopher avesse preso il posto della sorella, Lauren. Non potevo crederci. Il mio cuore si era distrutto, si era illuso e non riusciva più a trovare il motivo di essere ancora lì, a vivere.

"Ca-Camila. Ca-Camila Cabe-Cabello" balbettai, e i suoi lineamenti, molto simili a quelli di Lauren, si calmarono stranamente.

Lauren gli aveva parlato di me? Se no non riuscivo a trovare altro motivo per quella sua strana reazione improvvisa. Può darsi che fosse bipolare come sua sorella?

"Bene, Camila. Adesso esci da qui, e subito" ordinò, rimettendosi dietro la scrivania, ma la mia testardaggine non lo ascoltò, spingendomi a camminare verso la scrivania.

"Perché Lauren è andata via?" domandai, cercando di trattenere le lacrime.

"Non sono affari tuoi" disse lui, con lo sguardo puntato su delle scartoffie che sfogliava. "Adesso vattene prima che io perdi la pazienza"

"Per favore. Dimmi perché è andata via e ti lascerò in pace" stranamente, o fotunatamentec riuscì a trattenere le mie lacrime.

Lui sospirò pesantemente, chiudendo gli occhi. Si massaggiò il setto nasale e poi mi guardò negli occhi.

"Perché hai cacciato nei guai la mia sorellina" disse lui in modo protettivo. "Perché il suo comportamento nei tuoi confronti non è passato inosservato alle guardie, ed è stato riferito tutto a Mike e Clara Jauregui"

Sgranai gli occhi, sentendo una voce dentro di me che mi incolpava.

"Adesso è chiusa nella sua stanza, a piangere" disse lui, con un tono che si ammorbidì rispetto a prima. "Quindi, adesso, per favore, potresti uscire da quella porta?" chiese, alternando lo sguardo da me alla porta.

Io avevo i pugni chiusi e tremavo.

Avevo cacciato nei guai Lauren. L'avevo persa e forse non l'avrei nemmeno più rivista. Diamine. Come potevo sottovalutare quella situazione? In fondo prima o poi qualcuno avrebbe fatto caso alle mie promozioni speciali.

"Puoi dirle una cosa?" chiesi, alzando lo sguardo dal pavimento, per guardarlo con sicurezza e malinconia negli occhi.

Lui mi guardò, incitandomi a continuare.

"Dille che mi dispiace, e che sono davvero una stupida"

Lui non rispose e io uscì silenziosamente dalla stanza, scoppiando in un pianto disperato che mi fece crollare a terra.

Quel giorno una guardia mi beccò, e mi picchiò per aver saltato la colazione. Quel giorno, Lauren non aveva difesa. Ed io ero sola.

*

Ora qui mi odiate, lo so... ma forse rimedierò. Non vi prometto niente però, eh.
Commentate e ditemi cosa ne pensate della comparsa di Cristopher 💞

Homophobia ➳ CamrenHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin