Capitolo 15

162 30 27
                                    

Solo per una cosa doveva ringraziare la folle corsa di Massimo. Grazie alla sua ansia di arrivare in ritardo, erano riusciti a prenotare i posti che più preferivano, visto che erano giunti a destinazione con mezz'ora di anticipo.
Mentre aspettavano, avevano ordinato da bere al bar un semplice succo di frutta per entrambi, e si erano seduti ad un tavolino vicino alla grande finestra che dava sul patio.
Adesso la porta era chiusa e la musica si era abbassata notevolmente; in questo modo i due cugini poterono chiacchierare tranquillamente, fino a quando non iniziarono a far entrare le prime persone in sala.

Marianne avvertì sua madre dell'inizio dello spettacolo, come aveva chiesto facesse prima che lei uscisse di casa.
Non le era sembrata sorpresa quando, tornata dal lavoro, aveva trovato Massimo in cucina e non le era risultato convincente neanche il tono meravigliato che aveva usato, appena le era stato annunciato il programma per la serata.
Facilmente capì che tutta quella sceneggiata era stata organizzata con la complicità dei suoi genitori, ma fu contenta di ciò.
Significava che le volevano bene e che stavano cercando di aiutarla in qualsiasi modo.

Sua madre, in particolare, aveva sicuramente capito che stava accadendo qualcosa. Non le erano di certo sfuggite le lacrime che alcune volte la prendevano, nonostante lei cercasse sempre di nascondere la tristezza.
Come la settimana prima, che era tornata a casa con gli occhi gonfi e arrossati e il naso gocciolante, chiudendosi subito in camera per disperare in silenzio. Sua mamma era entrata e si era seduta ai piedi del letto, senza dire una parola, ma preoccupata per lei. Quasi subito Marianne si era messa seduta, l'aveva guardata, e poi aveva appoggiato la testa sulle sue gambe, continuando a piangere.
La madre le aveva accarezzato i capelli ed era rimasta con lei fino a quando non si era addormentata.

Non avevano pronunciato neanche una parola per tutto il tempo. La madre non l'aveva sforzata nel sapere cosa fosse accaduto, e di questo ne era grata, ma da quel giorno aveva iniziato a proporle qualsiasi cosa pur di vederla sorridere, anche solo per un secondo.

Aveva di sicuro coinvolto Massimo perché sapeva che lei non sarebbe riuscita a dire di no al cugino. E infatti, così era accaduto.

I due ragazzi mostrarono i biglietti appena acquistati alla donna che li controllava e li timbrava e poi entrarono in sala, accedendo tramite una delle due porte laterali.

Cercarono i loro posti controllando i numeri indicati sullo schienale. Una volta trovati si sedettero e Marianne potè constatare l'estrema comodità di quelle sedie rosse imbottite.
Si guardò attorno curiosa di quel posto nuovo, cercando di captare ogni minimo dettaglio.

Tutta la sala era di legno chiaro, come anche il palco e gli scalini che conducevano a questo. Era stata costruita a mo' di anfiteatro, sicuramente per rendere l'acustica migliore alle ultime file.
Sopra queste, si trovava un piccolo soppalco con solo quattro posti a sedere, a cui, come aveva potuto vedere prima d'entrare, era vietato accedere, come se fossero riservati per chissà quale importante personaggio.

Una tenda rossa delimitava lo spazio tra il palco e la sala, e in quel momento era tirata. Da dietro essa sentiva alcune voci borbottare e confabulare per sistemare gli ultimi dettagli prima dello spettacolo.

Mentre Marianne si stava ancora osservando attorno, le luci si spensero, lasciando la sala nella semioscurità.
Il suo corpo venne percorso da un fremito di ansia e agitazione, che non provava da tanto tempo.
Sentì come l'impressione di non dover essere lì e rimpianse il fatto di non essere a casa a studiare.

«Sta per iniziare» sussurrò Massimo impaziente e lei cercò di scacciare quelle sensazioni che le premevano il petto.
Vedeva quanto il cugino ci tenesse a quello spettacolo e non voleva rovinarglielo per un po' di ansia.
Perciò fece un sorriso forzato al ragazzo e poi si inabissò nella poltrona.

Lo spettacolo teatrale iniziò con una scena talmente comica che Marianne non potè non ridere di gusto. Ma quella sensazione non se ne andava. Non voleva abbandonarla per lasciarla finalmente libera.

E finalmente, dopo quasi un quarto d'ora dall'inizio, ne capì il perché.

Eccoci qui alla fine del nuovo capitolo!
Se prima Marianne era diffidente a passare il pomeriggio con Massimo, ora preferirebbe essere dappertutto fuorché in quel teatro.
Ma cosa è accaduto, secondo voi?
Buon sabato sera e buon fine settimana a tutti voi 😘.

---
Prossimo capitolo sabato 16/03.

Il Suono della Passione [Completa; in Revisione]Where stories live. Discover now