A/n: questo è il capitolo più lungo che abbia mai scritto, voglio ringraziare chi ha seguito questa storia dall'inizio, chi ha provato le stesse emozioni di Sara e Dylan e chi ha riso e pianto con loro. Siete magnifici. Questa storia è stata una grande prova per me e sono felicissima di come sia venuta fuori. Voglio ricordarvi che questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo. Ho deciso di pubblicarlo oggi vista la mia imminente partenza per Londra domani. L'epilogo sarà disponibile la prossima settimana. Grazie grazie grazie di cuore a tutti. Ricordatevi di non mollare mai.
-Sara"Andiamo a prepararci adesso così non faremo tardi" disse Lea afferrando la mano di Julia.
Newt abbassò lo sguardo grattandosi la nuca per tornare poi con lo sguardo fisso su di me. Lo guardai scuotendo leggermente la testa come per spronarlo a parlarmi. "Che succede Newt?"
Il biondo scosse la testa "A me niente" mi rivolse uno sguardo interrogatorio. "A te piuttosto?" Arrossii violentemente senza nemmeno sapere a cosa si stesse riferendo, ma la prima cosa che mi venne in mente fu Dylan.
Mi voltai per sistemare velocemente le ultime cose. "Cavolo, lo sapevo" iniziò Newt sogghignando "Sei davvero un libro aperto. Avanti" mi afferrò per un braccio facendomi sedere sul letto affianco a lui. "Dimmi che succede" mi rivolse un sorriso sincero ed io non potei far altro che iniziare a parlare.
"Non so cosa fare Newt, non so come comportarmi" iniziai mentre lui stava annuendo dolcemente per permettermi di continuare.
"Credo che i miei sentimenti siano in netto contrasto con quello che vuole la mia testa. Il mio cuore continua a gridare a gran voce un nome, mentre la mia testa non fa altro che screditare quei sentimenti, come se non fossero onesti solo perchè ho da poco lasciato Tyler ed io non ho mai provato niente di simile." Sputai tutto fuori guardando altrove per nascondere al biondo le lacrime che avevano da poco iniziato a rigare le mie guance.
"Il fatto che il tuo cuore gridi quel nome è il vero motivo per cui devi ascoltarlo e seguirlo Sara, sai bene che è l'unico che devi ascoltare. L'amore si fa con il cuore, non con la testa" mi sorrise il biondo afferrandomi tra indice e medio il naso dolcemente come si faceva con i bambini per farli sorridere. "Non credo che io e lui- insomma è... ridicolo. Si è appena lasciato dalla sua ragazza, non-" Newt mi sorrise in segno di conforto.
"Io credo che molto presto ti renderai conto di quello che sto dicendo, fino ad allora rilassati e cerca di far pace con il tuo cuore. Non solo per questa situazione, ma in generale sempre." Newt si alzò per avviarsi verso la porta e mi lasciò in camera seduta ancora sul letto. Solo in quel momento mi resi conto di aver stretto tra le mani qualcosa per tutto il tempo della conversazione avuta con Newt poco prima abbassai lo sguardo e trovai una felpa blu. La stessa felpa blu che mi aveva prestato Dylan e che non so per quale motivo, non gli avevo restituito.
-Dopo circa una mezzora di musica sparata nelle orecchie in modo da riuscire a vedere nitido, scesi le scale che collegavano la zona notte e i bagni con la zona giorno e mi ritrovai di fronte i miei amici, davanti alla porta che mi stavano facendo gli auguri applaudendo. In quel momento capii che la festa si sarebbe tenuta a casa di mio fratello e che aveva veramente bisogno di un diversivo per non avermi tra i piedi quella mattina. Sorrisi portandomi le mani alla bocca sorpresa dal vedere non solo Newt, Lea e Julia, ma anche Jackson e alcuni suoi compagni di squadra. Finii di scendere gli ultimi due scalini che rimanevano da scendere ringraziando uno per uno le persone che erano lì, a Toronto solo per festeggiare il mio compleanno e, nel caso di Jackson, per partecipare all'ennesima festa dove potersi ubriacare senza avere niente da ricordare il giorno successivo. Lasciai per ultimi i ringraziamenti per Dylan che non vedevo da quel pomeriggio dopo esser tornati dal lago perchè mi sentivo troppo imbarazzata e temevo di far brutta figura. Mi avvicinai lentamente a lui sorridendogli mentre lui stava facendo lo stesso. Tossicchiò leggermente e pensai che forse si fosse preso un malanno a causa della pioggia di quella mattina. Era davvero bellissimo. Aveva dei pantaloni blu scuro in raso e la camicia bianca che gli fasciava perfettamente il busto, i capelli erano sistemati con il gel e quando lo abbracciai chiusi gli occhi per respirare meglio il profumo della sua pelle, quello che tanto mi era mancato nonostante fossero passate solo poche ore.
STAI LEGGENDO
Unexpected ||Dylan O'Brien||
Fanfiction🏅16 in #dylanobrien Sara Martin, originaria di Los Angeles, vive a New York da qualche anno. Futura ragazza in carriera fidanzata con un futuro imprenditore Dylan O'Brien, sbruffone e arrogante pieno di se vive a Los Angeles e non é in grado di ge...