Ti sto pensando...

CAPITOLO 25 - Amore e amicizia

Quando torno a casa, la mia amica mi aspetta sul divano sorseggiando

una tisana rilassante.

Ormai sta molto meglio, e quindi prevedo un bel terzo grado su quanto successo il pomeriggio precedente con Andrew.

Infatti, non appena cerco di defilarmi con nonchalance nella mia stanza, Lucy si alza e mi viene incontro con fare furbetto.

"Ferma lì! Non hai niente da raccontarmi?"

La fisso con sguardo innocente mentre torno sui miei passi e appoggio lo zainetto sul tavolino del soggiorno.

"Oh andiamo! Avete passato tutto il Sabato in camera, a fare che?

A giocare a Scarabeo? Stavo male ma non sono mica stupida!"

Scrollo appena le spalle e continuo ad ignorarla, stringendo forte

le labbra per non scoppiare a ridere.

Lei non mi molla, e mi segue fino in cucina, dove vado per versarmi un bicchiere di succo d'arancia.

Sempre più indispettita, si frappone tra me e il lavandino, bloccandomi il passaggio.

Le sue sopracciglia sono completamente inarcate, e gli occhi minacciano di schizzarle fuori dalle orbite, un sorrisino ebete che le mette in evidenza le fossette sulle guance.

Non resisto un secondo di più ed esplodo in una fragorosa risata, mentre la mia amica continua a guardarmi sbigottita.

"Oddio non ce la facevo più, ahahah! Dovresti vedere la tua faccia!"

"Uffa, smettila di prendermi in giro, Ellen!

Ora tu ti siedi con me, e da buona amica mi racconti tutto, ma proprio ogni minimo dettaglio, anche i più sconci."

"Te lo sogni, bella mia."

Mi accomodo attorno al tavolo gustandomi la bibita fresca, la mia sanguisuga personale sempre attaccata.

"Dai, dimmi almeno se ne è valsa la pena."

Mi strizza l'occhio mentre si mordicchia il labbro, non posso fare

a meno di alzare gli occhi al cielo.

Indispettita dalla sua insistenza, le chiedo a mia volta: "Senti un po', piuttosto.

Non mi hai mai detto com'è andata a finire con Chris alla festa di Camilla.

Vi ho visti appartati in un angolino a scambiarvi teneri sguardi.

Non credere che, solo perché ero tanto scossa dalla storia con James,

io fossi così rimbambita da non essermene accorta."

Per una volta la lascio di stucco, vedendola arrossire leggermente.

(Sono riuscita in un'impresa titanica!)

"Tu stai cambiando discorso, non vale!"

"Ah si, e chi lo dice? Sono stanca di parlare di me e delle mie faccende sentimentali, ora è il tuo turno.

Andiamo a metterci comode."

La strascino prendendola per il polso fino in camera sua, dove ci accomodiamo sul suo soffice lettone.

Chiacchieriamo per tutta la sera, prendendo qualche snack e qualche bibita che costituiscono la nostra cena improvvisata.

Siamo troppo prese l'una dalle storie dell'altra per perdere tempo a cucinare qualcosa di serio.