10. Sei un fottuto cliché

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-Non posso credere che tu abbia stretto un patto del genere con Dorian Hollow - mi dice Julia.

Siamo in bagno, in uno diverso da quello della mia conversazione con Dorian. Quello, di solito, è troppo affollato. Il bagno del terzo piano è famoso per essere il fulcro dello spaccio del nostro liceo, per cui non ci restava che il bagno del secondo piano.

Julia è seduta sul davanzale della piccola finestrella alla quale si trovano delle sbarre, neanche fossimo in prigione.

Io invece non faccio che camminare avanti e indietro.

-Però non può obbligarmi ad avere rapporti con lui - sottolineo a Julia, giusto per trovare qualcosa di positivo in tutta questa storia.

Ma lei alza gli occhi al cielo.

-E' di Dorian Hollow che stiamo parlando, Kim! Sai le voci che girano su di lui, su quello che abbia fatto...

-Ok, credi che mi farà compiere un omicidio? Nascondere un cadavere? Rubare una Ferrari? Rubare un lama? Credi che si possano trovare dei lama nella zona?

-Secondo me dovresti andare a parlargli e rompere il vostro patto. Che male ci sarà se James verrà a sapere che sei Flying girl? Prima o poi verrà a saperlo, è giusto così e davvero, non ci trovo assolutamente niente di male.

Cammino ancora avanti e indietro.

-Non voglio che lo venga a sapere. Non ancora - continuo.

-Proprio non comprendo tutto questo tuo terrore.

Faccio per replicare per l'ennesima volta, ma suona la campanella.

-Bene, abbiamo perso tutta la lezione di spagnolo. Adesso però sbrighiamoci ad andare a mensa, sto letteralmente morendo di fame! - Dico invece.

Senza aspettare Julia, esco dal bagno e mi avvio a passo rapido verso la mensa, mentre il mio cervello lavora alla matta a ricerca di una soluzione. E poi la trovo. Così mi blocco in mezzo al corridoio. Ma certo. Potrei evitare Dorian. Quindi non frequentare i posti che frequenta lui: niente mensa (ma il mio stomaco brontola troppo), cercare un posto lontano da lui nelle lezioni che abbiamo in comune... ma con il corso di teatro come potrei fare? Non posso assentarmi.

Sono ancora bloccata al centro del corridoio quando qualcuno mi investe letteralmente.

-Cosa diamine fai in mezzo al corridoio?! - Chiede una ragazza dalla voce particolarmente isterica. Sarah.

-Oh, sei tu - aggiunge poi, dopo avermi osservata.

-Già, così pare - rispondo io massaggiando la mia spalla.

Mi rivolge uno sguardo tra l'ostile e il preoccupato.

-Bene. Ci vediamo dopo - dice, per poi voltarsi e continuare a camminare lungo il corridoio.

Dopo? Perché mai dovremmo vederci "dopo"?

La cosa mi puzza, ma non ho il tempo di pensarci su più di tanto, non quando sento la sua voce.

-Eccoti, finalmente. Ti stavo proprio cercando - dice Dorian.

Un ricciolo ricade sulla sua fronte e mi sta osservando con uno sguardo cattivo degno da Oscar: la posa crudele della sua bocca con un lato rivolto all'insù, gli occhi verdi stretti in due fessure, il tatuaggio che sbuca dallo scollo della sua maglietta.

Alzo gli occhi al cielo.

-Stammi fuori dai piedi - dico dandogli le spalle e riprendendo a camminare.

Peccato che non vada tanto lontano: la mano di Dorian si chiude attorno al mio polso, per poi attirarmi verso di sé.

Di fronte a quella mossa inaspettata perdo l'equilibrio e gli finisco praticamente addosso, poggiando una mano, quella libera, sulla sua panci- ehm, addominali.

Rimango impietrita, gli occhi sbarrati mentre il suo respiro mi solletica la guancia. Da bravo bad boy, odora naturalmente di menta e tabacco. I miei occhi incrociano i suoi, verdissimi. Come fanno i suoi occhi ad essere così verdi? Vorrei averli io degli occhi così.

Un angolo della sua bocca si solleva nuovamente all'insù.

-Sei già ai miei piedi, Addams - mi dice.

Solo allora mi riscuoto. Diamine, per quanto tempo sarò rimasta imbambolata così?

-Ma smettila. Sei un fottuto cliché, Dorian Hollow - dico mentre mi allontano da lui, ottenendo nuovamente la proprietà del mio polso.

Lui inarca un sopracciglio.

-Cosa sarei?

-Sei un fottuto cliché. Guardati: fumi, hai tatuaggi, una moto, sguardo cattivo che fa cadere le ragazze ai suoi piedi. Sembri uscito direttamente da un romanzetto per ragazzine, niente di più e niente di meno - rispondo incrociando le braccia davanti al petto e fissandolo con aria di sfida.

Lui continua ad osservarmi tra il perplesso e il divertito.

-E sentiamo, cosa accadrebbe in uno di questi "romanzetti" per ragazzine che a quanto pare conosci tanto bene?

A questo punto, non posso evitarlo, avvampo. Ma recupero presto il controllo della situazione.

-A questo punto trovi la verginella della situazione e la fai innamorare di te, ma la stai prendendo solo in giro. Lei lo scopre e le si spezza il cuore, ma a quel punto anche tu ti sei innamorato di lei.

-E la verginella saresti tu?

-Per favore! Proveniamo da due storie diverse, noi due.

-Sicura? Perché io ti vedo qui davanti a me.

Sollevo le spalle.

-Sarà un crossover.

-Cos'è un...?

-Basta parlare. Ho fame da tipo un'ora.

Inizio a camminare, ma naturalmente lui mi segue.

-Dimentichi qualcosa - mi dice per poi superarmi. Allunga un braccio poggiandolo alla parete, sbarrandomi così la strada.

-Cosa, nello specifico? - Domando irritata, pur sapendo esattamente a cosa si sta riferendo.

-Devi fare tutto quello che ti dico, tesoro.

Allunga l'altra mano non poggiata alla parete e poggia i polpastrelli sulla mia guancia, con delicatezza.

Il suo semplice tocco mi fa sussultare.

Che rottura di scatole essere così inesperta a diciassette anni! Se non lo fossi, Dorian Hollow mi sarebbe indifferente. Beh, in realtà lui mi è indifferente. È naturale.

-Devo attivare l'hashtag #NonVoglioDiventareUnFottutoCliché - dico a bassa voce.

-Eh? - Chiede Dorian con una smorfia.

-Niente, niente. Va bene, cosa vuoi da me adesso, Tormento Vivente?

-Lo sai che sei strana, Addams?

-Tu sei più strano, Hollow.

-Il tuo primo obbligo non sarà niente di complicato anzi, un piacere per te, per i tuoi occhi e per il tuo spirito dato che pranzerai con me, al mio tavolo, noi due da soli. Scordati i tuoi amichetti per oggi - mi dice precedendomi e incamminandosi verso la mensa.

Spalanco gli occhi.

-Stai scherzando, spero?!

Non posso farlo. Tutta la mensa ci vedrebbe. E tutti inizierebbero a parlare. Non mi sto mica sedendo con una persona normale...

-Io devo pranzare con i miei amici. Se vuoi, ehm... se vuoi puoi aggiungerti a noi - tento di alleggerire la mia pena.

-Assolutamente no, tesoro.

E purtroppo non mi resta altro da fare che seguirlo.


Instagram: alexa_freya

Weird and weirdoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora