7.

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Diana

Quindi dopo essermi preparata sono scesa di casa e sono andata fino al negozio di Liam con Filippo.

Sblocco il mio cellulare per vedere i messaggi, leggo un po' qualche nuovo post su Instagram.

"Che fai dopo, Fil?" chiedo senza accorgermene

"Non lo so,perché princi?" ridacchia un po'

"Pura curiosità" gli dico senza guardarlo

"Siamo arrivati" dice tirando il freno a mano

"Oh, ehm...grazie" esco subito dalla sua auto e ritorno a respirare normalmente

Non mi ero nemmeno accorta che il mio respiro era aumentato.

La situazione con Filippo peggiora sempre di più. Non capisco cosa mi porti a lui, c'è qualcosa che mi nasconde ne sono certa.

Filippo

"Merda" sibilo mentre la vedo allontanarsi

Mi metto nella mia auto, stringendo troppo il volante. Le nocche delle mie mani sono rosse e giuro che butterei giù un'intera casa.

Devo calmarmi.

Metto in moto, tenendo le mani strette sul volante, per poi partire e arrivare nel parcheggio abbandonato dove sono di solito con Vanessa.

Ma mi rendo conto che la situazione non è cambiata quasi per niente, così prendo una sigaretta dal pacchetto e la metto tra le labbra.
La nicotina mi calma un po', ma alla fine decido di ritornare a casa.

Mi rendo conto che stare in un luogo chiuso peggiori.

Penso che sia meglio che esca di casa e vada a farmi un giro, possibilmente lontano da qua.

"Oh, figliolo! Sei già a casa?" dice mio padre visibilmente preoccupato

"Si, e sto per andarmene. Ho delle faccende da sbrigare. Ci vediamo più tardi okay?" gli dico prima di chiudere la porta alle mie spalle

Mi rendo contro troppo tardi che ho dimenticato i miei appunti sul comodino, ma non ritornerò indietro.

Mi metto in macchina, con la musica a volume piuttosto alto.

Queste canzoni mi gasano, sono piene di ritmo e ti rimangono in testa per troppo tempo.

Decido che andare in altro luogo dove posso stare da solo possa aiutarmi.

Diana è una di quelle ragazze che ci mette il cuore nelle cose. Io vorrei starle lontano, ma non ci riesco.

Sento come se qualcosa dentro di me, mi spingesse a starle accanto continuamente, di proteggerla.

Ma allo stesso tempo sento che qualcun altro me la porterà via.

Qualcuno che sa cosa ci vuole per lei, che sa trattarle bene. Qualcuno che la stringerà accanto a sé e la conquisterà con le proprie parole. Qualcuno che le dirà quanto è bella quando si morde il labbro inferiore, o quanto è bella quando si sistema i capelli in una semplice coda.

Mi metto qui, in questo luogo ancora così magico. Ancora così segreto.

Mi piace venire qui, osservare le nuvole e tenere la mia musica nelle orecchie.

Mi piacerebbe scrivere un disco, uno di quelli che poi fanno la storia. Platino, oro, doppio platino. Il meglio del meglio, detto in poche parole.

Mi piacerebbe diventare qualcuno nella vita. E dimostrare che io posso farcela, nonostante tutto.

Nonostante le difficoltà.
Nonostante gli ostacoli.
Nonostante le porte in faccia.
Nonostante i problemi.
Nonostante le necessità.

Vorrei che lei, la mia mamma, mi osservi da lassù e pensi di me che sono diventato grande, maturo e soprattutto forte. Che mi sono creato la carriera da solo, senza l'aiuto di nessuno.

Voglio trasmettere la mia passione ai miei figli, che crescano con della buona musica, proprio come la mia mamma ha fatto crescere me.

Voglio che i miei figli crescano insieme alla musica, insieme a me, tra le note delle canzoni improvvisate al piano.

Voglio essere d'esempio per qualcuno, voglio che qualcuno si faccia coraggio e si sblocchi.

Ci riuscirò?

Non ne ho la più pallida idea, però ho tanta voglia di provarci.

Ho una voglia tremenda di provare, tentare qualcosa che fa dannatamente paura. Perché il successo è pieno di ostacoli, significherebbe niente più privacy.

Ma delle volte mi dico che la mia vita mi sta bene così com'è. Nessuno ha dei piani, c'è chi cerca di trovare la strada migliore per sé, da qui c'è chi ci riesce e chi no. C'è chi crede che nella vita c'è tempo per decidere sul proprio futuro, così si ritrova senza idee.

E poi ci sono io, che sono deciso ma allo stesso tempo ho paura di ciò che mi potrebbe portare quello che voglio davvero.

Qualche giorno fa, avevo una melodia in testa e una frase che canticchiavo ogni due secondi.

Da quella frase sono riuscito a tirare fuori un ritornello, il mio ritornello della mia canzone.

Ed è da lì che ho cominciato a scrivere, senza finire più.

"Se ti ho detto: "SEI MIA!" è soltanto perché almeno tu creda all'eternità"




17/03/19 ; 23:54

Di nuovo noi? ||IRAMA PLUME||Où les histoires vivent. Découvrez maintenant