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Federica guarda le persone che entrano ed escono dagli Uffizi. C'è una fila lunghissima. Siede all'ombra mangiando un gelato, fa troppo caldo per stare a scioglersi in casa. Si rilassa. Ha spento il telefono. Resta ferma fino all'arrivo di Gabriele, vedendolo è sorpresa.

-Buonasera. Cosa fa a Firenze? Non pensavo avesse tempo di girae dopo l'incendio.-

-E' lei Federica Giacona? Ma... non ci siamo già parlati durante l'incendio del Pantheon?-

-Sì. Come sa il mio nome? Ci conosciamo?-domanda confusa fissandolo.

-Me lo dica lei! Mi ha fatto fare quattro ore sotto quel sole rovente senza ara condizionata! Spero che sia importante!-esclama imaziente Gabriele.

-Io? E perché avrei dovuto chiamarla, scusi? Ci siamo prlati solo una vlta.-

-Guardi. Questo è il suo numero, gusto?-aggiunge irritato Gabriele mostrandole il telefono.

-Sì... ma... non capisco comepossa averla chiamata...-risponde perplessa.

-Non mi facia perdere tempo con questi giochetti idioti. Ho lasciato il lavoro.-

-Non so cosa irle. Se è venuto fino qui, vuole venire a mangiae qualcosa con me? E deve assolutamente vedere la Galleria Degli Uffizi.-

-Ha ragione. Ho fae. Lei vieve qui?-chiede curioso seguendola. Camminano. A quell'ora c'è poca gente in giro, salgono sull'atobus.

-Sì. Mi sono trasferita a Roma per lavoro. Faccio la restauratrice pittorica. Sto restaurando l'affresco della Cappella Sistina. È stata volutada Papa Sisto.-

-Non lo sapevo... sperò a pensarci benec, ha senso. Sisto. Sistina...-

-Dopo la sua morte un altro Della Rovere diventa Papa. È suo nipote e come lui ama l'arte, infatti chiama Michelangelo Buonarroti a dipingere.-

-Non capisco perché abbia scelto proprio lui...-aggiunge pensieroso Gabriele scendendo dall'autobus.

-Semplice. Lui è cresciuto con Lorenzo De' Medici. Veniva chiamato Lorenzo Il Magnifico perché amava l'arte come i Papi Della Rovere. E Michelangelo studiava nell'Orto Di San Marco.-spiega contenta aprendo la porta del ristorante.

-Perché non sei rimasta? L'arte è anche qua.-chiede curioso Gabriele sedendosi al tavolo.

-Prima facevo la guida agli Uffizi, non mi piaceva. Volevo toccare l'arte. Vivela da vicino. Appena ho potuto farlo me ne sono andata.-

-Capisco. Prima risolvevo omicidi. Dopo una sparatoria ho preferito fare un'altra cosa.-

-Devi assaggiare lo zuccotto e il peposo alla fornacina...-ordina allegra aspettando che arrivi il cameriere. Gabriele non sa cosa aspettarsi dal nome: peposo alla fornacina. Pensa a qualcosa con il pepe, ma non è sicuro.

-Mi sono dimenticarto di dirti il mio nome. Gabriele.-dice stupito osservando il cameriere che scrive l'ordinazione sul quaderno. Se ne va a prendere una bottiglia di vino Toscano e la posa davanti a loro.

Federica e Gabriele chiaccherano di tante cose, anche lei la mattina seguente decide che deve tornare a Roma.

Federica si prepara per andare nella Cappella Sistina, quando riceve una telefonata da Gabriele.

-C'è stato un omicidio dentro alla Cappella Sistina. Davanti all'affresco della Genesi.-

-Un omicidio? Come? Ne sei sicuro?-domanda scovolta pensano subito al sangue che rovna l'arte, ma non lo dice per paura che le dia dell'insensibile.

Mi sono innamorata di teWhere stories live. Discover now