Capitolo 1

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«Bakugo è tornato e credi che abbia avuto una figlia!?» A gridarlo nello stesso momento erano stati Kirishima, Kaminari e Uraraka.

Izuku dopo essere stato sbattuto malamente fuori dalla porta di casa di Kacchan si era dato appuntamento con i suoi ex compagni della UA, ma rimasti amici nel tempo, nel pub di proprietà di un uomo che avevano salvato da uno dei tanti villain.

"Come mi aspettavo, nessuno lo sapeva..." pensò il ragazzo dai capelli verdi.

«Non sapevamo nulla, non siamo stati capaci di contattarlo in questi ultimi anni. Eravamo molto preoccupati» ammise Kirishima.

«Eh, credi che si sia sposato?» continuò Kaminari.

Uraraka era accigliata. «Davvero era sua figlia? Vedi, forse gli hanno chiesto di prendersi cura di lei» glielo disse con convinzione.

Izuku non sapeva che pensare, beveva la sua birra in compagnia degli altri tre. «Mi ha buttato fuori prima di poterglielo chiedere» sbuffò il ragazzo «ma... più di ogni altra cosa sembrava molto simile a Kacchan.»

Ci fu un minuto di silenzio mentre continuavano a bere, per assorbire le parole del loro amico. Kaminari e Kirishima si riappoggiarono allo schienale.

«Sul serio... Non è male se è davvero sua figlia» sentenziò Denki. «Che Bakugo sia tornato finalmente in Giappone è una grande notizia. Ma di sicuro tutto ciò non è facile da digerire.»

«Ad ogni modo, perché lui non ci ha detto niente? Davvero siamo così inaffidabili...»
Eijiro ne era proprio stranito, pensando che alle superiori lui e Katsuki avevano instaurato una bella amicizia.

«Chi è sua moglie? Suppongo che non l'hai vista. Quindi forse è qualcos'altro...» rimuginava Kaminari. «Ah, Midoriya, esiste anche questa possibilità.»
Denki puntò il dito a mo' di illuminazione. «Ha partorito la bambina e se n'è andata lasciandolo! Non è l'altro che fugge normalmente?»

Izuku lo guardò in malo modo, ma Denki ormai bisbigliava a Eijiro cose del tipo "che le abbia messo le corna, sarebbe una vera merda" e l'altro annuiva.
Ma Izuku era troppo pensieroso e Ochaco se ne era accorta guardandolo senza che lui se ne rendesse conto. Gli altri due erano intenti a fare altre supposizioni e a scolarsi la loro birra.

«Andrà bene, Deku, Bakugo te lo dirà certamente. Non è il tipo che mantiene segreti» parlò la ragazza per farlo riprendere.

«Uraraka...» Il ragazzo prese il suo boccale di birra. «Sì, che me lo abbia nascosto è ciò che sorprende.»

Lei non capì.

«Lo conosco da quando eravamo bambini, ma non sapevo nulla di questo. Anche se, se consideri il nostro rapporto, immagino sia naturale, ma cose come la persona che ti piace o il tuo partner, o il tuo matrimonio... Non avrei collegato quel tipo di relazione amorosa con Kacchan.»

La ragazza soppesò le sue parole.
«Di sicuro Bakugo non sembra quel tipo di persona. Questa conversazione sarebbe vergognosa averla con un amico d'infanzia o con la famiglia, vero? Non ho amici d'infanzia, sarei timida a tal proposito se fossi io.»

Izuku stava quasi sudando e aveva la bocca semi aperta. "Famiglia... Eh?" «Certo...»
"Capisco... Mi domando perché mi sento tanto depresso. No, non è questo... In qualche modo è più come un sentimento incomprensibile."

Finita la loro bevuta in compagnia e dopo aver parlato di come fossero andati i loro lavori, i quattro uscirono dal pub, Kaminari, Kirishima e Uraraka presero una strada diversa da quella di Deku e lo salutarono con tanto vigore e lui rispose altrettanto.
Mentre camminava in direzione del suo quartiere, sentì il suono del clacson di una macchina.
Non sapendo chi fosse, si girò a vedere. Il finestrino della macchina si abbassò rivelando la figura di una donna dai capelli biondi.

«Lo sapevo che eri tu, Izuku» sorrise quest'ultima.

Il ragazzo la inquadrò meglio e capì di chi si trattasse. «Mitsuki?»

Mitsuki era la madre di Katsuki.

«Stai camminando? Ti do un passaggio» propose lei.

«Grazie mille, mi hai salvato!» senza tanti complimenti, il ragazzo salì in macchina.

La donna ripartì. «Non preoccuparti, stavo rincasando anch'io. Vivi nella stessa casa, vero?» gli chiese lei.

«Ah, sì! Giusto, sto vivendo a casa adesso.»

«Adesso?»

«L'anno scorso vivevo da solo a Tokio. Dopo che mamma è stata male, mi sono preoccupato... Ma lei dice che sta bene.»

«Oh,  sei davvero un bravo ragazzo. Hinko ha un figlio molto obbediente, che invidia. Il nostro Katsuki se n'è andato tutto ad un tratto negli Stati Uniti, e dopo anni è tornato all'improvviso. Katsuki non vorrebbe che parlassi di ciò, probabilmente non ti dirà niente, è possibile che se lo porti fino alla tomba.»

Midoriya era scioccato.

Mitsuki fece arrestare la macchina al semaforo rosso. Si voltò verso il suo interlocutore. «Izuku, l'ascolterai? La storia dei cinque anni di Katsuki.»

Lacrime azzurro cobaltoWhere stories live. Discover now