Capitolo 4

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Cinque anni prima

«Kacchan è andato all'estero...?» Midoriya apprese di getto la notizia da Kirishima. Erano diplomati da qualche mese alla UA che ancora molti di loro lavoravano insieme per darsi una mano.

«Sì, a quanto pare Bakugo è andato negli USA sotto raccomandazione di Jeanist. Midoriya, niente hai sentito?» gli chiese Eijiro pensando lo sapesse.

«No... Non ho sentito nulla...» Era davvero scosso da ciò che aveva appena ascoltato, era vero che non sapeva nulla.

«Vedo. Non l'ha detto ai suoi colleghi. Neanche Kaminari l'aveva sentito! Che schifo. Ma è meraviglioso! È solo un novellino. Devo lavorare sodo anche io» disse il rosso per poi salutarlo e tornare a lavoro.
Izuku lo salutò ma sempre nella sua testa rimbombavano le proprie parole. Lui non aveva sentito nulla.

Cinque anni dopo

«Ha sposato una donna che ha incontrato negli Stati Uniti, ma sua moglie è morta in un incidente inaspettato. Farle da padre con il lavoro sembrava impossibile, così è tornato in Giappone. Per molto tempo è stato goffo in modi strani. Ti preoccupi davvero per Katsuki, uhu.»

Presente

"Non l'avevo sentito. È giusto, non sono come Kirishima con cui hai un'amicizia alla pari o come Mitsuki che è tua madre, sangue del tuo sangue. Perché non mi dici mai cosa è importante per te... Perché... Perché..."

Midoriya stava sognando quando la bambina lo destò dal suo sonno.
«Svegliati! Il tuo cellulare continua a squillare!»

Il ragazzo aprì lentamente gli occhi ancora assonnato. «... Giorno.»
Ma la piccola era molto vispa. «Buon giorno! Il tuo cellulare ha continuato a squillare e fare bip bip è mi ha svegliato.»

«Ok, grazie», le disse facendosi porgere l'apparecchio. «Dov'è Kacchan?» le chiese.

«Kacchan?» rispose la bambina.

"Ieri sono piombato a casa di Kacchan. E poi... E poi..." ripensò alla sera prima controllando il cellulare. Una chiamata persa da Todoroki e due da Uraraka.
"Uwah... Ci sono un sacco di chiamate perse da Uraraka... e Todoroki... Mi chiedo perché. Oggi sono sicuro di dover lavorare nel pomeriggio..." ma si rese conto che in realtà doveva andarci proprio a quell'ora e perciò di fretta e furia si precipitò dagli altri.

«Deku!» gli urlò Uraraka appena lo vide, anche Todoroki rimase sorpreso, visto che aveva il telefono in mano ancora intento a chiamare l'amico. Insieme entrarono dentro l'edificio che usavano per il lavoro di ufficio riempiendo scartoffie varie, raggiungendo anche Iida.

«Accidenti! Non rispondevi, così mi sono chiesta che stesse succedendo. Ero preoccupata» lo rimproverò Ochaco.

«Abbiamo questo incontro importante una volta al mese, non posso credere che hai dormito fino a tardi. Ti stavamo aspettando!» disse diligente Iida.

«Chiedo scusa...» disse costernato Deku.

Iida gli porse dei fogli. «Qui c'è il riepilogo di oggi. Controllalo.»

«Scusa per tutto questo...» disse prendendoli.

«È passato un po' dall'ultima volta che ho visto Bakugo. Ho sentito che è tornato a casa un paio di mesi fa» gli disse Todoroki non sapendo ancora che in realtà Izuku l'aveva già incontrato, perciò indicò la direzione in cui stava il biondo mentre parlava insieme a Kirishima e Kaminari. Midoriya guardò verso la direzione indicata e gli saltò in mente ciò che era successo a casa sua. Quindi continuò a guardarlo.

"Non potevi svegliarmi? Nonostante abbiamo fatto una cosa del genere, la distanza tra noi due non è cambiata."

Era tornato a guardare gli altri per continuare il controllo dei fogli che gli aveva dato Todoroki, quando Kacchan parlò dietro di lui: «Oi, Deku!»

«Eh...» lo guardò con la coda degli occhi lui.

«Sono libero stasera. Vieni a casa mia.»

«E-eeh!? Ma io non sono libero!»

«Ah? Sei solo un deku che vuole sfidarmi...» lo afferrò dalla maglia facendolo girare verso se stesso.

«P-p-p-perché casa tua?»

«Ho delle commissioni da portare a termine stasera. Tu puoi badare alla piccolina.»

I due si guardarono dritti negli occhi, poi Kacchan andò per la sua strada.

"Eh? Kacchan sta contando su di me...?" pensò sorpreso Midoriya.

Lacrime azzurro cobaltoWhere stories live. Discover now