Capitolo 14

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NICHOLAS POV

Ho bussato alla porta ma non risponde.
Immagino stia dormendo, sono contento, io non riesco a prendere sonno. Il pensiero di averla fatta arrabbiare non mi fa stare sereno, ci tengo troppo a lei. È stato il così detto ‘colpo di fulmine' dal primo istante che l’ho vista. Ho subito pensato che la donna della mia vita si fosse presentata davanti a me. Le sensazioni che ha generato in me non le ho mai provate prima. Nemmeno con Lauren.
A dire la verità se ci penso bene lei non ha mai suscitato nulla in me, aver scoperto che mi tradisse e l’esserci lasciati aveva creato rabbia e vuoto in me.
Pensavo di tenerci un po’ ma ho realizzato che stare insieme era semplicemente un abitudine, quindi quando fai dei cambiamenti inizialmente ti senti vuoto ma poi realizzi che certe abitudini sono inutili e dannose.
Ecco io ho realizzato che Lauren era l’abitudine più sbagliata della mia vita.
Non posso stare con qualcuno per abitudine, la vita è troppo preziosa da sprecare inutilmente.
Ho avuto la grande fortuna di incontrare Lola e sentirmi vivo, vivo per davvero, ora più che mai voglio amare, voglio riempire d’amore la ragione di ogni battito del mio cuore.

Provo a bussare di nuovo.
“Lola posso entrare?”
Ovviamente nessuna risposta. Era molto stanca. Decido di entrare.

Quanto è bella, anche quando dorme, la luce del lampione che splende sulla finestra della stanza mi dà la possibilità di vedere il suo bellissimo viso. Sembra una bambina indifesa mentre dorme. Potrei passare ore a guardarla.

Mi sdraio accanto a lei, quanto vorrei abbracciarla, ma mi limito a starle accanto, annusare il suo profumo e sentirmi vivo.

“Hai ragione a dire che le scuse non risolvono nulla, dovresti sapere che l’ho sempre pensato anche io. Bisogna prevenire piuttosto che curare. Eppure con te ho fallito. Ci tengo troppo a te. Immagino qualcosa tu abbia capito, almeno lo spero. Lo so che tra le cose positive e quelle negative prevale sempre la seconda categoria. Chissà per quale strana ragione si memorizzano di più nella nostra memoria cancellando in un batter d’occhio il buono che c’è stato. Non so cosa farai domani, spero tanto che deciderai di rimanere e darmi una possibilità. Non chiedo altro di più. Una sola possibilità per conquistarti. Sono sempre stato abituato alle ragazze che mi corteggiavano e non lo sopportavo proprio, so che lo facevano, prevalentemente, per il mio nome, ma non mi piaceva comunque. Mi piace la donna che si fa corteggiare, colei che non corre dietro ad un uomo ma lo fa cadere ai suoi piedi con il suo fascino. Tu sei così” uno sbadiglio è giunto a me. Mi sono rilassato un’po' stando vicino a lei e parlarle, nonostante lei stia dormendo mi fa sentire più leggero, aver tirato fuori a voce alta i miei pensieri è un peso in meno.
Mi ero promesso di stare qui solo per un’po'. Ora che la stanchezza si fa sentire parecchio dovrei andare sul divano.

“Buongiorno intruso” una voce familiare, apro gli occhi e mi ritrovo il viso di Lola a pochi centimetri dal mio.

“Che ci fai qui? Non avevo detto che potevi dormire sul divano?”
Si aveva detto che potevo dormire sul divano. Mi guardo intorno e realizzo solo ora che mi sono addormentato qui accanto a lei.
Ottimo!!! Ben fatto Nicholas, semmai avessi avuto qualche chance mi sono bruciato tutto.

“Si avevi detto divano, ero venuto a vedere come stavi e devo essermi addormentato” sono un imbecille patentato.

“Hai intenzione di tenermi stretta a te tutto il giorno?” guardo le mie braccia che avvolgono il suo bacino e mi affretto a liberarla.

“no scusa. Cioè vorrei ma so che non posso” quanto vorrei!!!

“Bene. Non lavori oggi? Io mi faccio un bagno e mi preparo. Nel caso avessi bisogno c’è l’altro bagno”

“ti prepari?”

“certo. Non voglio fare tardi al lavoro”

“lavoro?” ha detto veramente lavoro. Non capisco.

“Certo. Ti ricordo che ho firmato un contratto e lo devo portare a termine e tu mi stai facendo fare tardi” entra nel bagno e si chiude la porta alle spalle.
Ok mi sono perso qualcosa, ieri ha detto che sarebbe tornata in Italia e stamattina si è svegliata dicendo che deve andare al lavoro.
Non sto capendo, ma non voglio chiedere, ho paura a farlo.
Questa donna mi farà uscire fuori di testa.

“Eccomi, ho fatto. Tutto a posto?” deve aver notato il mio sguardo spaesato.

“Si tutto a posto. Tu?”

“Si dai. Sono un po’ affamata, sai ierisera ho saltato la cena” ha ragione, ci siamo persi a discutere e non abbiamo nemmeno mangiato.
“O meglio abbiamo saltato. Andiamo a mangiare qualcosa, così saremo carichi” che carina ha pensato anche a me, quasi non la riconosco stamattina.

“Si hai ragione. Andiamo”

Arrivati al bar, ordiniamo e ci sediamo ad un tavolo abbastanza appartato. Vorrei sapere cosa passa in quella testolina meravigliosa, ma mi limito ad osservarla.

"Penso che dovrei spostarmi  da qui"

"E perché?"

"Perché un bel ragazzo mi sta mangiando con gli occhi, è molto affamato oggi quindi mi devo dare una mossa a muovermi"

"Un ragazzo? Dove? Dove è? Gli spacco la faccia!"

"È di fronte a me"

"Ci sono solo io, non vedo bei ragazzi"
Scoppia in una risata sonora. Ma quanto è bella? È la fine del mondo in ogni sua sfaccettatura.

"Fai la seria per favore Lola. Chi è sto coglione?"

"Scemo sei tu. Da quando siamo qua hai lo sguardo fisso su di me e visto la tua astinenza da cibo temevo mi mangiassi"

Giuro che oggi non la riconosco. Prima mi dice vado al lavoro e non torno in Italia e ora fa la simpaticona non capisco.

"Magari avessi questi poteri aspetta un attimo hai detto un bel ragazzo? Pensi che sono un bel ragazzo?"

"Beh sei nella norma dai"

"Ah. Tu dai del bel ragazzo a chiunque vedi?"

"Se è nella norma si" che stronza, ha girato bene la frittata.

"Mmm .. ringrazia il cameriere che sta portando la colazione se no non ne uscivi così facilmente da questa discussione"

"Si certo. Buon appetito permaloso"

"Buon appetito splendore"

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