Le cose che so su di me (e te)

Ti osservo

Ti osservo
Quando parli con tutti e poco con me, che ho fatto tanto di quegli sbagli.
Il mio sguardo sembra indifferente, in realtà cela soltanto lacrime.
No, non piango adesso davanti a tutti, né davanti a te. Piangerò dopo, in macchina, a casa con me stessa e nessun altro. Sola, come sono sempre stata.
Ti penso tanto, non sai quanto, non c'è niente e nessuno che possa distrarmi da te, ma tu non fai altro che dedicarmi la tua straziante indifferenza. E lo sai, in fondo, che a me tutto questo non piace.
Non sai quanto io stia lottando invano contro i miei sensi di colpa, le mie paure, le mie angosce, solo per te, per te, per te. Dovevo capirlo prima che non sei bravo a perdonare.
Ma forse questa è la mia punizione, è una pena che non sarò mai in grado di scontare perché resti bloccato in me e io non voglio lasciarti andare. Dovrei, devo, ma non voglio, non vorrei mai.
Disegno spesso noi due, i ricordi più belli che ho, quelli che mi rendono felice, ma quei disegni non vengono mai come voglio, perché noi siamo veri, o lo eravamo nel momento che ho deciso di rappresentare, e sul foglio è tutto diverso e quindi posso soltanto ricordare, ricordare ed essere felice per i momenti felici che ho passato con te, perché anche se non vuoi, tu mi rendi felice quando siamo insieme, mi rendi felice e basta.
Ti osservo
Mentre mi saluti svogliato
Mentre abbracci le altre
Ma non me.