♦️Revelations

621 44 5
                                    

ALESSIA's POV

"Voglio dirvi qualcosa che non avrei mai pensato di dire in pubblico. Prima di scrivere 'Sempiternal' ero un cazzo di tossico. Ero dipendente dalla droga; la prendevo da anni ed ero strafatto. La mia band voleva uccidermi, i miei genitori volevano uccidermi e anche mio fratello lo voleva; tutti mi volevano morto, tutti volevano mandarmi all'inferno, ma non l'hanno fatto. Mi sono stati accanto, mi hanno supportato e abbiamo scritto 'Sempiternal' grazie a questo supporto.
Non lo sa nessuno ma sono stato in riabilitazione un mese e in quel periodo, assieme alla mia famiglia, voi - che non avevate la minima idea che fossi in rehab - avete continuato a scrivermi lettere, mandarmi messaggi, inviarmi email.
Uscito dalla rehab non volevo più urlare, volevo cantare il mio stato d'animo dai tetti cazzo. Tutto grazie a voi, quindi vi ringrazio molto".

Finii di asciugarmi le lacrime mentre guardavo Oli in diretta su MTV aprire il cuore davanti ai fan di tutto il mondo. Fissavo il suo viso, i suoi lineamenti, e capivo che per lui era stato uno sforzo sovrumano mettersi a nudo davanti a tutti. Mi collegai su internet: su tutti i social erano presenti messaggi di amore e di incoraggiamento verso di lui. Nessuno l'aveva giudicato: i suoi fan lo amavano più di prima.
Oli fini' il discorso annunciando un imminente tour mondiale, dopodiché scese dal palco e spari', scortato dalla sicurezza . La sua aria da cucciolo spaurito con un pizzico di strafottenza non era cambiata. Oli era tornato, tornato sulle scene ma non da me. Da quanto era a Londra? E perché non mi aveva nemmeno chiamata? Ero felice di vederlo di nuovo su un palco ma ero triste che non avesse voluto condividere con me il suo ritorno. Pensavo che mi amasse ma evidentemente mi ero illusa di nuovo: i segnali c'erano tutti , nelle ultime settimane si era fatto sentire sempre meno, per poi sparire. Mi aveva fatto capire che non mi voleva più eppure mi ero illusa di troppe cose.... Ero stata una stupida, come sempre. Accesi una sigaretta e formai dei piccoli cerchi che si perdevano verso il soffitto uno dopo l'altro pensando a come sarebbe proseguita la mia vita ora che lui era così vicino a me, ma anche così distante.
Guardavo e riguardavo il suo video su YouTube, notando che a quell'intervista erano presenti un sacco di persone che conoscevo ma che non vedevo da anni. Il mio posto non sarebbe forse dovuto essere in prima fila? Mi facevo pena da sola.
Questi pensieri negativi vennero interrotti dal suono del campanello. Andai alla porta trascinando i piedi. Chi diavolo poteva essere? Speravo fosse Oliver... In quel momento l'avrei perdonato per qualsiasi cosa pur di averlo li' con me. Aprii, piena di speranze ma davanti a me non c'era lui..oh, no. C'era una ragazza bassa, magra, con un caschetto di capelli neri. La riconobbi subito.
"Hannah." Dissi, più a me stessa che a lei.
"Alessia, ciao. Posso entrare un attimo? Ti devo parlare"
Mio malgrado la feci entrare, la curiosità vinse sul rancore almeno in quel momento. Non la vedevo dal giorno in cui mi aveva tatuata, nel suo studio poco distante dal mio vecchio appartamento.
"Alessia non voglio sembrarti scortese ma sono passata per dirti che anche se è' passato del tempo , amo ancora Oliver. Prima che tu ricomparissi tre anni fa io e lui stavamo iniziando una storia ... E non ho intenzione di arrendermi ora che è' tornato. Lui tento' il suicidio dopo che tu lo lasciasti solo scegliendo Kellin e quindi la tua scelta l'hai fatta allora. Sappi che non te la darò vinta facilmente. Dopo che ti ho tatuata mi sono fermata a pensare e ho collegato parecchie cose capendo che tu e lui non eravate semplici amici"
Ero senza parole.
"Seriamente hannah.. Non mi puoi incolpare del tentato suicidio di Oli! "
"Sai anche tu che è' così. Il vostro rapporto non è' sano. Rassegnati e lascia che lui sia felice con me."
E con queste parole se ne andò. Ancora dovevo realizzare ciò che mi aveva detto. E se anche gli altri Bring Me la pensavano come lei? Se sotto sotto tutti pensavano che la fine della loro band, anni prima, era colpa mia?
Mi sdraiai con una forte nausea. Perché la mia vita era sempre così un casino?

OLI'S POV

Ero stato a casa di Duane fin troppi giorni. Era ora di affrontare Alessia e tornare da lei, tornare a condurre una vita alla luce del sole. Rifiutai l'offerta di Hannah di stare qualche tempo a casa sua. Non avevo dimenticato che Hannah a suo tempo aveva dimostrato di amare più la mia fama e i miei soldi, piuttosto che me come persona. Era ancora maledettamente sexy, comunque. Accidenti a lei. E a me. Feci fatica a rifiutare anche il suo invito ad uscire a bere qualcosa per festeggiare il mio ritorno, ma prima volevo chiarire con Alessia sperando che mi avrebbe capito e accettato di nuovo.

Camminai fino a casa sua. Stavo fuori dalla porta da dieci minuti, senza avere il coraggio di suonare . Eravamo sempre stati una coppia drammatica. Mi decisi finalmente e sentii dei movimenti, stava venendo alla porta.
La ragazza che mi trovai davanti non poteva essere Alessia. Cazzo. Il suo aspetto era terribile.
"Hey hun.." Bisbigliai, imbarazzato. Lei mi fissava, i grandi occhi azzurri segnati dalle occhiaie e pieni di lacrime. Le tremava il labbro inferiore e vidi che non riusciva a dire nulla. Le asciugai qualche lacrima dalle guance con il dito e lei mi fece cenno di entrare.
In casa regnava il disordine ed era buio. Dio mio... Non mi avrebbe perdonato molto in fretta...di questo ne ero certo.

There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)Onde histórias criam vida. Descubra agora