35 - Missione Natale

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Draco's POV

Mi sveglio nel "mio" letto che non considero poi tanto mio considerando che questa casa mi appartiene ben poco. In questa stanza, pochi mesi fa, c'era Hermione distrutta dalla battaglia che delirava nella notte e dicendo parole a caso. Non gliel'ho mai detto ovviamente perché tra quelle parole senza senso ogni tanto potevo sentire anche due nomi: Draco e Ron.

La mia maledizione è questa: vivere all'ombra di un altro. Non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se non fosse morto, si sarebbe comunque innamorata di me o avrebbe continuato la sua storia d'amore adolescenziale?

Mi viene da sperare che prima o poi sarebbe venuta da me anche perché leggendo nella mente di entrambi ho potuto constatare quanto fossero distanti pur essendo così vicini. Hermione, sin da quando era piccola immaginava il suo futuro e si vedeva come una donna in carriera. Il lavoro cambiava spesso: da Ministro della Magia a insegnante di Trasfigurazione fino a immaginare addirittura un futuro alla Rita Skeeter come giornalista da prima pagina della Gazzetta del Profeta. Io continuo a vederla bene in tutte le carriere che lei ha mai immaginato d'intraprendere. Lenticchia invece, beh lui è tutta un'altra storia. Nei suoi pensieri non c'era mai una carriera ma quella sua casa tutta sbilenca con tutti i parenti e con una sottospecie di Hermione - perché quell'immagine che vedevo nei suoi pensieri non somigliava neanche lontanamente alla vera Hermione - con un grembiule addosso, che cucinava insieme a Molly con tanti bambini rossicci che gironzolavano per casa correndo e mangiando. Perché si, nei pensieri di Ron c'era principalmente il cibo.

Sarei curioso di portare indietro il tempo, impedire la sua morte e vedere il loro futuro insieme. Lui che mangia cosce di pollo come se non mangiasse da mesi e lei intenta a rassettare casa e a nascondersi in giro a leggere un libro mentre lui, spaparanzato sul divano le chiede di portargli una burrobirra da bere durante la partita di Quidditch.

Con me, il suo futuro sarebbe molto diverso. Io la appoggerò per qualsiasi scelta sensata che farà e non la ostacolerò mai nel raggiungimento dei suoi sogni, la cercherò di aiutare il più possibile. Se in futuro andassimo a vivere insieme io la aiuterei in tutto. Dovrei imparare visto che in casa mia qualsiasi faccenda domestica l'hanno sempre svolta gli elfi domestici ma solo a immaginare la sua faccia all'idea di avere un elfo domestico mi mette paura. Imparerei a lavare i piatti e a fare qualsiasi altra faccenda di casa, anche senza magia se è questo che vuole. Sarei disposto a fare di tutto per renderla felice e per farlo devo anche iniziare a pensare a cosa fare nella vita, ma prima di fare qualsiasi tipo di programma devo pensare a rendere possibile questo Natale.

Nonostante sia già a metà dell'opera manca la metà più grande: la sicurezza.

«Draco? Smettila di scervellarti e scendi a fare colazione. La madre di Hermione ha voluto preparare una colazione babbana» dice mia madre affacciandosi alla porta della stanza. Chissà da quant'è che ascolta i miei pensieri «Non tanto figliolo ma abbastanza da capire che vuoi fare una pazzia ma ne parleremo dopo. Adesso voglio solo assaggiare queste pietanze babbane».

«Arrivo» rispondo.

Mi do una lavata veloce e mi vesto con abiti comodi, necessari per la partenza. Scendo al piano di sotto e un dolce profumo mi riempie le narici.

«Buongiorno Draco! Siediti, ho preparato la colazione per ringraziarvi per l'ospitalità».

La tavola è imbandita, tantissimi piatti colmi di ogni tipo di cibo sono sul tavolo e attendono di essere mangiati. Come avrà fatto a preparare tutte queste cose senza magia e senza l'aiuto di un elfo domestico?

«Vi verso del tè, come lo preferite? Earl Grey, English Breakfast o Prince of Wales?».

«Ehm, prendo un Prince of Wales».

Love you 'till the end [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora