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Sono le sei del mattino e io giro per casa come un'idiota dalle cinque, Stephen si alzerà tra qualche minuto e io di solito non mi sveglio così presto. Preparo il caffè  "buongiorno ,che ci fai sveglia?" Stephen mi abbraccia e poggia il mento sulla mia spalla "non lo so ,mi sono svegliata e non sono riuscita a prendere sonno " mi gira e mi scruta attentamente "stai bene?" No "certo,perché non dovrei?"  Ma prima che lui risponda vengo salvata dal campanello. "Chi può essere a quest'ora?" Mi chiede "non sarà, cioè...non sarà lo stalker?" Inizio a tremare e Stephen mi regge per le spalle "angelo...sono sicuro che se fosse lui non busserebbe alla porta ma se ha perso davvero la testa sono felice di rompergliela definitivamente. Ora siediti qui e non ti muovere...chiaro angelo?" Mi fa sedere sulla sedia e non riesco a replicare che lui va ad aprire.
"Che cazzo ci fai qui vecchia?" Lo sento dire e non  so se tirare un sospiro di sollievo o gettarmi dalla finestra "buongiorno anche a te stronzo!" Nonna jemes mi strappa un sorriso e poi appare in cucina "buongiorno bellezza,come stai?" Si avvicina e mi prende il viso nelle mani e mi da due bei baci per guancia "sto bene nonna e tu?" "Sei pallida mia cara,hai fatto colazione? Ti ho portato una cosa" nel frattempo arriva pure Stephen "ti devono chiudere in uno ospizio,non puoi andare a casa delle persone così presto "  "ritieniti fortunato che non sia piombata qui un'ora fa! Tieni cara è ancora calda" mi porge una crostata intera alle ciliegie "ma non dovevi" "perché con lei sei gentile e con me sei una strega" "guarda che ti do il bastone nelle palle se non mi lasci stare stamattina e dammi una tazza di caffè " si siede di fronte a me,Stephen la fulmina e ho paura che la butti davvero dalla finestra ma poi le da la tazza di caffè "posso mangiare una fetta di crostata o vuoi farmi fuori con quel dannato coso?" Nonna jemes alza gli occhi al cielo ma poi gli passa una fetta di torta. "Beh dove andrete oggi?" "In giro per negozi e poi a pranzo e questa casa è  piccola " dice pronta nonna guardandosi intorno. "È da ieri che sei polemica e casa mia va benissimo" "si si credici pure idiota"  " io mi rifiuto di sopportarti ancora,vado a vestirmi e scappo in ospedale " "finalmente dici una cosa sensata " Stephen la guarda male e borbotta qualcosa,ma poi ci lascia per andarsi a preparare "non parleremo di quella faccenda finché lui non sarà fuori di qui,è troppo intelligente e capirebbe il tuo stato d'animo " ed ecco qui la vera nonna jemes, quella che ama ed elogia il nipote ma in sua assenza.
"Angelo per qualsiasi cosa chiama e se la vecchia ti da fastidio chiama mio padre che verrà sub...ahia ma sei pazza davvero?" Nonna jemes gli ha sferrato un colpo alla gamba con il bastone "hai rotto,fuori dalle palle e vai a lavorare!" Se ne va in cucina e ci lascia soli "fa la brava angelo,ci vediamo stasera" mi bacia e va via.
Vado nel soggiorno e appena nonna jemes mi vede butta sul divano tre test di gravidanza "come hai fatto a capirlo?" "Tesoro se i miei conti sono esatti sei incinta di tre mesi, sei ingrassata ma non di ciccia ma di gravidanza,hai uno sguardo diverso, hai cambiato fisionomia" " nonna...ho davvero paura,se dovessi aspettare un bambino non è cercato e non so come la prenderebbe Stephen!" La nonna si alza e mi si avvicina "emily...la vita è una grande stronza e anche mio nipote lo è ma non è cattivo e ti ama. Potrebbe prenderla bene come reagire male perché colpito dalla paura ma bisogna capirlo. È un uomo. Noi siamo programmate alla maternità, alla vita,ai problemi. Noi donne siamo forti. Gli uomini posso avere qualche muscolo,ma sono deboli e si perdono in un bicchiere d'acqua. Ora non preoccupiamoci di Stephen che a lui ci penso io. Preoccupiamoci di capire se aspetti una creatura" le lacrime pungono gli occhi e non riesco a trattenerle.

Non sono riuscita a far restare nonna jemes fuori la porta,quindi sto facendo la pipì sui tre test davanti a lei.
Poggio i test sulla vasca e mi lavo le mani.
Mi attacco alla nonna come una cozza allo scoglio ma lei mi regge "nonna se Stephen non lo vuole..." "gli apro il cranio col bastone!" Bene...
I minuti scorrono lenti,le goccioline di sudore freddo si formano sulla fronte e allo scadere dei cinque minuti mi sento mancare "nonna guarda tu io potrei morire " mi stacco e la lascio passare. Prende i tre test e li guarda insieme "bambina avevo ragione,qui c'è scritto dodici settimane" sbianco di colpo e mi gira tutto ma riesco a sedermi sul water "emily, bambina respira...forza respira..." mi tocco la pancia istintivamente "come ho fatto a non accorgermene? Che razza di persona sono? Dodici...dodici settimane e io non mi sono accorta che un bambino il mio bambino sta crescendo nella mia pancia" inizio a piangere e mi porto le mani a coprire il viso. "Shhhh non fare così, sei alle prime armi è normale che tu non te ne sia accorta bambina,è successo a tutte. Ora la cosa che dobbiamo fare è chiamare un ginecologo, hai bisogno di una visita visto che sei al terzo mese" "nonna tu non mi lasci vero?" "Assolutamente bambina ".

Usciamo di casa dirette da un ginecologo lontano dall'ospedale perché verremmo scoperte subito da Stephen e ancora non sono pronta per dirglielo.
Veniamo accolte dal dottor Robinson, un signore sulla cinquantina di bell'aspetto, i capelli e la barba curati sale e pepe. Con un sorriso rassicurante.  "Sig. Birkam buongiorno, sig.Jemes" "buongiorno dottore" "bene mi parli un po' di quello che le succede" ci accomodiamo e faccio un sospiro "non ho mai sofferto di nausee in questi tre mesi,solo nell'ultimo periodo lo stomaco mi bruciava un po' ma sono molto stressata e di solito ne risente lo stomaco,poi mi sono accorta di un ritardo ma non di tre mesi sinceramente e stamattina ho fatto tre test che dicevano tutti la stessa cosa. Sono incinta.  Di dodici settimane" poggio la bocca sulla mano che trema "posso darle del tu?" Faccio cenno di si con la testa e lui continua "bene emily, a quando ho capito la tua gravidanza non è programmata. Ora faremo un'ecografia e se siamo fortunati potremmo vedere anche il sesso. Ora io voglio chiederti se vuoi portare a termine la gravidanza?" "Certo dottore,ovviamente si" rispondo sicura. L'idea di abortire non mi attraversa la testa nemmeno un secondo. Nonna jemes mi poggia la mano sul ginocchio e stringe per darmi forza. "Bene ,allora vieni e vediamo questo bambino"

Parfum Where stories live. Discover now