Capitolo 37. Il mio salvatore.

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Leggete assolutamente lo spazio autrice alla fine del capitolo, è importante! 

Mi sento in trappola, senza via d'uscita. Questa sotto-specie d'uomo non mi toglie le mani di dosso nonostante cerco invano di allontanarlo.

"Togliti." dico premendo le mani sul suo petto. É sudaticcio e la maglietta è zuppa del suo sudore. Sento che potrei vomitare da un momento all'altro. Vorrei piangere e urlare, ma non voglio mostrarmi così debole.

"Ferma." grugnisce bloccandomi i polsi sopra la testa. Adesso sono davvero in trappola.

"Aiutoooo!" urlo piú che posso cercando di sovrastare la musica assordante prima che la sua enorme mano mi copra mezza faccia facendomi tacere.

"Zitta." dice con voce bassa e minacciosa.

Gli mordo il palmo e un senso di disgusto mi invade i sensi. Mi tiene i polsi con una mano mentre con l'altra mi tira i capelli così da tenere il mio viso rivolto verso il suo.

Sento solo puzza di alcool ed io sento che potrei vomitare da un momento all'altro. Luke ti prego, vienimi a salvare.

"Adesso possiamo divertirci davvero." dice con un sorriso sbilenco.

"Niky?" sento la voce di Luke alla mia sinistra e cerco i suoi occhi. É arrivato, grazie a dio.

"Luke, aiuto." riprendo a dimenarmi cercando di sfruttare a mio vantaggio la distrazione di questo scimmione.

"Lasciala stare!" grugnisce Luke. Non gli avevo mai sentito usare questo tono di voce. É davvero arrabbiato.

"Perchè é tua?" dice mostrando di nuovo quel suo sorriso da ubriaco.

"Si. Adesso toglile le mani di dosso o lo faró io." lo minaccia avanzando piano. É giá accanto a noi e si fissano con aria di sfida.

"Okay amico. Volevo solo divertirmi un po'." dice facendogli un sorrisetto cercando di alleggerire la tensione.

Luke mantiene la sua posizione, incenerendolo con lo sguardo. Finalmente mi lascia andare e so che Luke non gli fará nulla per non rovinare l'immagine, o almeno non ora che siamo riusciti a ricostruirla.

Ma a me non frega nulla. Poggio le mani sulle spalle dello scimmione e vedo affiorare un sorriso di vittoria sul suo volto.

Il mio ginocchio colpisce violentemente il suo inguine mentre lo tiro giu dalle spalle. Si accascia a terra emettendo versi di dolore.

"Stronzo." gli dico con rabbia e guardandolo con disprezzo. Luke mi trascina via per poi abbracciarmi stretta a lui.

"Stai bene piccola? Ti ha fatto male?" dice allontanandosi da me ed iniziando a controllare possibili ferite sul mio corpo.

"Ehi, sto bene. Sei arrivato giusto in tempo." dico poggiando una mano sulla sua guancia e costringendolo a guardarmi negli occhi.

"Ti ha toccata?" dice stringendo la mascella. Sospiro ed annuisco piano. Sento che sto per vomitare sul serio. Lo spingo via e corro di nuovo in bagno. Arrivo appena in tempo e svuoto il mio stomaco in pochi minuti. Luke è entrato e adesso mi regge la fronte mentre tiene i miei capelli stretti nella sua mano.

Potrei continuare a vomitare solo pensando che le sue labbra hanno toccato il mio collo. Riprendo fiato e allontano via Luke. Non è il miglior modo di passare una serata. Sono una stupida.

"Non devi allontanarti da me. Voglio aiutarti. Mi sento così in colpa." sospira scuotendo la testa. Mi ripulisco meglio che posso. Per fortuna nella borsa tengo sempre una scorta di mentine.

I have a dream, him. |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora